Comune di Ferrara - Ufficio Giovani Artisti
Unusual Portraits. L'artista non fotografa ma crea con il suo obiettivo un atteggiamento che azzera la materialita' e sposta le problematiche sul pensiero dell'uomo. Egli rende la macchina fotografica un occhio speculare e riflessivo, inventa un nuovo universo, esplora i soggetti, degenera nelle preziosita' e si dispone nelle zone piu' ardue della luce.
Unusual Portraits
Con la mostra di Joe Oppedisano prosegue il progetto Viavai. Pontespositivo, avviato a partire dall’anno 2001 dal Comune di Ferrara e dalla Regione Emilia-Romagna. Il percorso espositivo, che fino all’anno 2004 ha visto l’organizzazione di 14 mostre visitate da oltre 40.000 persone, nel 2005 è caratterizzato da due importanti elementi innovativi: l’articolazione degli eventi espositivi su più spazi, non soltanto dell’Amministrazione Comunale di Ferrara ma anche di soggetti privati attivi in ambito artistico e culturale, ed uno specifico filone di indagine che si propone di documentare gli esiti più interessanti e stimolanti della ricerca fotografica contemporanea.
Joe Oppedisano con le sue opere non fotografa ma crea con il suo obiettivo un atteggiamento che azzera la materialità e sposta le problematiche sul pensiero dell’uomo, su quella fascia di mondo che ricorda Brecht e Benjamin. Oppedisano rende la macchina fotografica un occhio speculare e riflessivo, inventa un nuovo universo, esplora i soggetti e degenera nelle preziosità , rompe ogni convenzione di spazialità e si dispone nelle zone più ardue della luce e oltre ogni trasparenza. E’ evidente che le immagini dell’artista vivono l’artificio di una prorompente sensibilità divinatoria. Accostandosi al suo mondo fotografico, il fruitore dovrà abbandonare la propria realtà ed entrare nell’indagine e nell’esplorazione di un linguaggio mutevole nelle direzioni delle ombre dell’anima.
Forse per istinto o forse per decisione ragionata, le figure di Joe Oppedisano vivono una simbologia filosofica che lo ha condotto negli anni a sviluppare un proprio stile ove il movimento diviene dinamica di un’ampia gamma di domande inconsce. Gli animali del suo zoo acquisiscono abbinamenti patologici della dinamica umana, mentre i suoi personaggi vivono lo spostamento frantumato del tempo in uno spazio apparentemente inusuale ma in verità consono alla crescita umana. L’occhio magico dell’artista fotografo opera una transustanziazione dell’io e rende fondamentale l’idea dell’inconscio.
Sul piano stilistico, Oppedisano ammette la seduzione della materia e del movimento ma solo se appartiene all’unicità del “fare†fotografia. Le sue immagini in movimento che “compongono la rappresentazione†sono sicuramente imparentate con le pellicole fotografiche e le trasparenze che egli coglie hanno un riferimento primordiale con la pittura. Oppedisano parte dall’immagine per elaborare un sistema visivo della materia e renderla come un racconto visivo letterario.
Joe Oppedisano è un artista che crea la sua personale formula d’arte e ad essa contravviene per liberarsi della formula stessa. L’adolescenza vissuta a New York, la frequentazione di illustri fotografi, di particolari scuole statunitensi, di prestigiosi personaggi dell’â€intelligenza†degli U.S.A., hanno inciso moltissimo sull’immaginario del giovane fotografo che, agli inizi degli anni ’70 del secolo scorso, si trovò a vivere il mondo della fotografia come visione esistenziale dell’essere. La macchina fotografica è così divenuta parte della sua anatomia in cui istinto, predisposizione, fisiologia, vocazione, scelte culturali, sentimento e passione convergono verso quella che caparbiamente Oppedisano è riuscito a tradurre in una “professione†che riempie totalmente la sua vita.
Joe Oppedisano è nato nel 1954 in Italia ed ha vissuto a New York fra il 1961 e il 1982, anno in cui si è trasferito a Milano. Fra il 1978 e il 2004 ha realizzato numerose mostre personali e preso parte a molte esposizioni collettive in Italia, Stati Uniti, Francia, Giappone, Svizzera, Principato di Monaco, Germania, Repubblica Ceca, Spagna, Croazia, Egitto, Corea del Sud, Gran Bretagna. Ha realizzato campagne pubblicitarie per Adidas, Hitachi, Pioneer, Panasonic, Grundig, Kodak, Apple, Fiat, Alfa Romeo e Campari.
La mostra, a cura di Angelo Andreotti, è organizzata dall’Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali e dall’Assessorato alle Politiche per i Giovani del Comune di Ferrara e dall’Assessorato al Progetto Giovani della Regione Emilia-Romagna.
Inaugurazione: Sabato 4 giugno alle ore 18.00
Sedi:
Porta degli Angeli
Rampari di Belfiore 1 - Ferrara
Casa dell'Ariosto
Via L. Ariosto 67 - Ferrara
Zuni Arte Contemporanea
Via Ragno 15 - Ferrara
Date e orari:
L’esposizione, corredata di catalogo e ad ingresso gratuito, rimarrà aperta nei due spazi della Porta degli Angeli e di Casa dell’Ariosto fino a domenica 3 luglio, mentre presso Zuni Arte Contemporanea la chiusura della mostra è prevista per domenica 26 giugno.
Gli orari di apertura saranno i seguenti: dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso la Porta degli Angeli; dal martedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00, e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso Casa dell’Ariosto; dal venerdì al mercoledì dalle ore 18.00 alle ore 02.00 presso Zuni Arte Contemporanea.