Fondazione Ambrosetti c/o Palazzo Panella
Palazzolo sull'Oglio (BS)
via Matteotti, 53
030 7403169 FAX 030 7403170
WEB
In viaggio con Enrico Baj e Fortunato Depero
dal 27/5/2005 al 24/6/2005
030 7403169 FAX 030 7403170

Segnalato da

Emanuela Filippi


approfondimenti

Augusta Venanzi



 
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27/5/2005

In viaggio con Enrico Baj e Fortunato Depero

Fondazione Ambrosetti c/o Palazzo Panella, Palazzolo sull'Oglio (BS)

La rassegna comprende circa sessanta 'creazioni' che hanno visto la luce a conclusione di due diversi laboratori didattici ideati e condotti da Augusta Venanzi, museologa e collaboratore didattico presso il Mart di Rovereto, a partire dal mese di gennaio 2005.


comunicato stampa

L’arte come creatività e pensiero fantastico

L’esposizione “In viaggio con Enrico Baj e Fortunato Depero” è costituita dai lavori realizzati dai bambini della Scuola per l’Infanzia Paola Guarneri di Palazzolo sull’Oglio, di San Giovanni di Chiari e della Scuola Elementare di Urago d’Oglio. La rassegna comprende circa sessanta “creazioni” che hanno visto la luce a conclusione di due diversi laboratori didattici, promossi dalla Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea, ideati e condotti da Augusta Venanzi, museologa e collaboratore didattico presso il Mart di Rovereto, a partire dal mese di gennaio 2005.
I bambini dell’ultimo anno della Guarneri e quelli della IV elementare di Urago d’Oglio, nel laboratorio ''Conoscere la realtà attraverso l’esperienza polimaterica di Enrico Baj”, hanno avuto modo di sperimentare il linguaggio polimaterico e surreale dell’artista. Il percorso è stato ideato traendo ispirazione dalla vena narrativa che traspare nelle sue opere, in particolare nell’Apocalisse, grande installazione realizzata nel 1983.
La conoscenza delle opere di Baj, popolata da immagini grottesche, ha introdotto i bambini di cinque e nove anni al processo di mutazione delle forme reali che l’artista ha prediletto. Se la metodologia applicata ha tenuto conto delle diverse età dei bambini, in entrambi i casi il laboratorio ha preso l’avvio dal racconto di una storia in cui i bambini sono stati direttamente coinvolti anche a livello emotivo.

Il passo successivo è stato quello di realizzare i paesaggi delle rispettive storie, utilizzando, come faceva Baj nelle sue opere, materiali quali stoffe preziose, passamanerie, bottoni, pezzi di vetro, cordoni, ovatta, fili colorati, monete e medaglie di cui di volta in volta è stata “trasformata” la funzione.

Nonostante Enrico Baj abbia aderito e sostenuto con la sua arte politiche sociali e umanitarie, l’obiettivo del laboratorio è stato di stimolare nei bambini di 5 anni un’osservazione attenta della realtà esterna e, soprattutto nei bambini di 9 anni, un pensiero critico sul concetto di “trasformazione”.

L’esperienza presso la Scuola per l’Infanzia San Giovanni di Chiari, ha preso invece spunto da un argomento che le insegnanti stavano trattando dall’inizio dell’anno: il tema degli animali. Si trattava di fare in modo che i bambini di 5 anni imparassero a riconoscere negli animali attitudini e comportamenti comuni anche agli uomini. Un tempo infatti si imparava proprio attraverso gli animali a riconoscere nei propri simili la furbizia di una volpe o la pigrizia di un gatto o ancora la velocità di una lepre.

L’opera scelta per questo laboratorio da Augusta Venanzi è stata Serrada, un arazzo del 1920 dell’artista futurista Fortunato Depero che raffigura un paesaggio di alta montagna in cui l’artista rappresenta, oltre ad altri elementi, anche immagini di animali.
I bambini hanno tratto dall’opera di Depero alcuni elementi fondamentali per la ricostruzione del paesaggio di Serrada, avvalendosi della tecnica del ricalco prima su carta e poi su stoffa. Tutte le immagini riprodotte sono state in seguito trasferite su un supporto di tela, dove hanno trovato posto anche altre figure di animali, tratte da materiale fotografico o da animali in qualche modo legati all’esperienza diretta dei bambini.

Così la rappresentazione su stoffa con la tecnica del collage è un nuovo paesaggio di Serrada e della sua storia raccontata per immagini dai bambini della scuola materna.
Nel singolare allestimento del I piano di Palazzo Panella, sede della Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea, si confrontano così tre esperienze didattiche diverse con cui la Fondazione Ambrosetti ha continuato il suo percorso di conoscenza e di divulgazione dell’arte contemporanea anche sul fronte della scuola primaria.

A cura di Augusta Venanzi

Inaugurazione sabato 28 maggio, ore 11.00

Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea
Palazzo Panella, via Matteotti n. 53 - Palazzolo sull’Oglio (BS)
Orari: dal lunedì al venerdi ore 9-13 14,30-18,30

Ufficio Stampa: Eventi e Comunicazione - Emanuela Filippi 02.4547.9017 – 349.409.3389

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