Angelo Battel
Angelo Bertani
Mirella Brugnerotto
Elisa Capitanio
Guido Cecere
Mark Cloet
Gennaro Di Bisceglie
Luigi Collarile
Flavio Massarutto
Mara Peruch
Jerica Ziherl
14ma edizione. La manifestazione nasce per dar spazio alla contemporaneita', alle ragioni del 'qui e ora'. Grandi spazi espositivi a carattere storico-paesaggistico ospitano 30 mostre con circa 60 artisti che interagiscono con i luoghi attraverso installazioni, video, performance, net art, pittura, scultura e fotografia. Sono previsti inoltre una decina di eventi fra concerti, conferenze, spettacoli teatrali
Rassegna d'arte contemporanea 14ma edizione
Direzione artistica
Angelo Bertani
Curatori
Agricola de Cologne, Angelo Battel, Angelo Bertani, Mirella Brugnerotto, Elisa Capitanio, Guido Cecere, Mark Cloet, Gennaro Di Bisceglie, Luigi Collarile, Flavio Massarutto, Mara Peruch, Jerica Ziherl.
Comitato scientifico
Angelo Bertani, Guido Cecere, Caterina Furlan, Paolo Goi, Luciano Padovese.
La rassegna HICETNUNC (il cui titolo deriva dalla locuzione latina hic et nunc, “qui e oraâ€) è nata a San Vito al Tagliamento (Pordenone) nel 1992. In Regione è stata la prima rassegna d’arte contemporanea sperimentale a coinvolgere ambiti storici, ad avere continuità e cadenza annuale. Nel 2000, 2001 e 2002 una sua vasta e articolata sezione è stata ospitata a Villa Manin di Passariano (Udine), sede espositiva regionale che per la prima volta accoglieva nelle sue antiche stanze l’arte di ricerca. Destinata non solo agli addetti ai lavori quanto a tutti coloro che vogliano accostarsi con intelligente curiosità alle espressioni visuali contemporanee, la rassegna negli anni ha saputo corrispondere alla domanda di un pubblico nuovo, oramai molto attento alle espressioni e alla ricerca visuale del nostro tempo. Oggigiorno molti riconoscono ad HICETNUNC un ruolo di assoluto rilievo nel campo della ricerca artistica regionale e del Nord Est.
Scopo principale della rassegna è di dar conto di alcune forme della sperimentazione contemporanea mettendo in contatto le più significative espressioni artistiche di questa regione di confine con l’ambito nazionale e internazionale. Tale obiettivo è perseguito senza alcuna connotazione localistica, bensì nella convinzione che la crescita culturale debba passare necessariamente attraverso l’apertura e il confronto, tanto più che molte espressioni contemporanee del Nord Est possono ormai essere poste sullo stesso piano di quelle elaborate nel resto d’Italia e all’estero.Localizzare per significare, localizzare per non cadere nelle trappole della generalizzazione: questo in fondo l’obiettivo di HICETNUNC, una rassegna il cui metodo consiste principalmente in uno sguardo allargato, curioso, aperto, ma per nulla succube di un qualche estemporaneo e surrettizio principio di autorità .
In stretta relazione con il suo carattere fondativo, la rassegna dà particolare attenzione alle proposte artistiche emergenti nel territorio regionale e più in generale nel Nord Est: ciò corrisponde alla fiducia nella qualità delle energie espresse dal territorio, ma anche alla necessità di superare ogni provincialismo alla rovescia che non crede se non in ciò che viene da fuori. Tuttavia si è cercato di mantenere alla rassegna anche il necessario carattere internazionale invitando a collaborare istituzioni e realtà artistiche di Belgio, Croazia, Germania, Slovenia e Svizzera. Continua anche in questa nuova edizione l’ormai consolidato rapporto con l’Accademia di Belle Arti di Venezia al fine della realizzazione di una sezione espositiva dedicata ai giovani artisti.
Grandi spazi espositivi a carattere storico o storico-paesaggistico (Complesso dell’Antico Ospedale dei Battuti, Chiesa di Santa Maria dei Battuti, Chiesa di San Lorenzo, Parco e Giardino di Palazzo Rota, Museo di Vita Contadina, Giardino e Parco di Palazzo Altan, Antiche Carceri, Torre Scaramuccia, Antiche mura e fossato difensivo, Villa Linussio-Rota in località Casa Bianca) sono stati riservati alle mostre o agli interventi di artisti che comunque interagiranno con i luoghi e in modo da favorire un puntuale rapporto tra le opere e gli spazi. Infatti una delle peculiarità di Hicetnunc è quella di scegliere gli artisti in rapporto alla loro capacità di rapportarsi con gli spazi antichi o naturali ad essi assegnati. Quando è stato possibile, specie per i luoghi più suggestivi e adatti, le opere sono state dunque progettate appositamente; in tutti gli altri casi sono stati selezionati lavori già realizzati, ma sempre tenendo conto di una particolare sintonia con gli spazi che li accoglieranno. Tale rapporto delle opere con i luoghi e il loro carattere storico o paesaggistico contribuirà pure alla valorizzazione culturale e turistica degli stessi.
Le numerose mostre in programma metteranno in campo i linguaggi artistici contemporanei (dall’installazione al video, dalla performance alla net art) ma anche le più attuali declinazioni degli altri generi artistici (pittura e scultura. Un’attenzione specifica sarà anche riservata alla fotografia: la Torre Scaramuccia accoglierà le immagini di un giovane autore italiano. Non mancheranno infine momenti dedicati al teatro e alla musica. Nel campo della ricerca musicale sono già stati programmati un concerto presso l’Auditorium sanvitese e alcuni altri interventi in spazi storici. Un concerto dedicato la ricerca organistica contemporanea è in programma a Valvasone, nella cui parrocchiale si conserva il celebre e prezioso strumento realizzato da Vincenzo Colombo nel XVI secolo.
Una rassegna intenzionalmente senza tema, ma con qualche filo rosso da seguire…
La rassegna HICETNUNC, abitualmente, non si organizza per temi, per soggetti, e tanto meno per generi, proprio perché vuole essere uno sguardo allargato sul mondo dell’arte contemporanea, del Nord Est e oltre, senza pregiudizi né forzature strumentali o d’occasione.
E però chi abbia già visitato alcune delle precedenti edizioni certamente si sarà reso conto che spesso c’è qualche filo rosso che crea legami diretti o indiretti tra le opere esposte. A volerlo individuare è solo necessaria un po’ di attenzione in più, per saper vedere e magari andare oltre la superficie delle cose.
Ebbene, anche quest’anno ci sono due o tre fili rossi da rintracciare e seguire tra le opere per meglio intendere il carattere propositivo della rassegna.
Il primo filo rosso riguarda il tema dell’ambiente e del paesaggio, intesi in senso proprio ma anche metaforico. Nell’Antico Ospedale dei Battuti è allestita una sezione che si intitola “Paesaggi aforistici†e accoglie i lavori, molto diversi, di quattro artisti: quelli esposti sono in prevalenza paesaggi interiori, ma in ogni caso trovano un loro riflesso sublime o problematico dello spazio concreto del mondo che ci circonda. C’è poi una serie di interventi artistici in esterno (in due parchi urbani e in un giardino storico: Parco di Palazzo Altan, Parco e Giardino di Palazzo Rota) che si confrontano direttamente con la natura, sia pure regolata dall’uomo. Ma c’è di più: nell’ambito di Villa Casa Bianca, poco fuori dal centro storico, troviamo un vasto intervento ambientale del Gruppo Opla+ che interpreta il rapporto tra l’antico edificio e il territorio circostante, mentre all’interno della Villa sono esposte le fotografie di Alberto Cadin, che documentano con un che di metafisico l’infaticabile metamorfosi del paesaggio cittadino, e vengono fatte germogliare le strutture geometriche minimali di Valter Zavagno, che invece ci invitano a scoprire le coordinate stesse dello spazio che noi percepiamo e percorriamo.
Un altro filo rosso da rintracciare nella rassegna è certamente quello dell’arte al femminile, o meglio, quello di una certa sensibilità per il corpo e per l’anima di cui alcune artiste ci offrono significativa espressione con le opere esposte ancora nelle stanze della Villa Casa Bianca.
In verità altri legami tra le opere in mostra potrebbero essere facilmente rintracciati (ad esempio quello dell’identità nel mondo della globalizzazione, della salute/malattia, e perfino dell’ironia nell’arte). Però, a rivelarli tutti, si priverebbe il visitatore del gusto di saperli individuare e apprezzare come segni (magari minimi ma non trascurabili) della nostra epoca, del nostro essere qui e ora. Non rimane dunque che visitare la rassegna.
HICETNUNC propone quest’anno 30 mostre e una decina di eventi (concerti, conferenze, rappresentazioni teatrali); circa 60 sono gli artisti partecipanti, italiani e stranieri: più precisamente saranno esposte opere provenienti da Corea del Sud, Croazia, Belgio, Germania, Israele, Italia, Portogallo, Porto Rico, Romania, Slovenia, Spagna, Stati Uniti e Svezia.
Inaugurazione generale della rassegna: Sabato 11 giugno ore 17.00 Auditorium Civico di San Vito al Tagliamento (Pordenone)
MOSTRE ED EVENTI:
Antiche carceri
Hic... Hac
installazione di Gianni Pasotti e Giammarco Roccagli
Antico Ospedale dei Battuti
Munjena Hiža / Casa Matta
Installazione di Tomislav Brajnović
Pomeca
Installazione di Dragana Sapanjoš
Spring
Opere Di Studenti Dell’accademia Di Belle Arti Di Venezia:
Elena Armellini, Elena Pizzolitto, Shamal Rosso, Giulio Smaniotto
Paesaggi aforistici
Bruno Aita, Elio Caredda, Guerrino Dirindin, Ward Denys
Casa del Cappellano:
Welcome
installazione di Edy Carrer
Corte interna:
L’orto delle realtà nascoste
installazione di Andrea Penzo
La zattera della follia
scultura di Alexej Giacomini
ex falegnameria:
Selection 03 by VideoChannel
Video opere internazionali sul tema della memoria e dell’identità .
Agricola De Cologne, Rafael Alcalà , Empar Cubells, Calin Dan, Li Hyung Kim, Dana Levy, Daniel Lo Iacono, Christina Mcphee, Margerida Paiva, Jens Salander/Mikael Stroemberg
Torre Scaramuccia:
Fotosculture
opere di Ulrich Egger
Tower/Microphone
installazione sonora di Teho Teardo
Chiesa di Santa Maria dei Battuti
Apocrifo
video opera di Paolo Comuzzi
Chiesa di San Lorenzo
Asclepiei
installazione di Viviana Nicodemo
Palazzo Altan, Museo di vita contadina e Parco
Comunicazione/Non Comunicazione
Opere di studenti dell’Istituto Statale d’Arte “E. Galvani†di Cordenons (Pordenone):
Annachiara Bianchin, Elisabetta Jereb, Sara Michieli, Erika Negro, Caterina Shanta, Francesco Venuti
Palazzo Rota, Giardino:
Oasi
installazione ambientale di Patrizia Devidè
Palazzo Rota, Parco:
Arte nella Natura
installazioni ambientali del gruppo “Le Donne Del Bosco†(Luisa Cimenti, Franca Morandi, Maria Grazia Paderi, Sandra Palazzi, Vera Paoletti, Laura Piovesan, Maria Luigia Valtingojer, Carol Wears)
Villa Casa Bianca
Prato antistante la Villa:
Oops
installazione ambientale del Gruppo Opla+
Piano terra:
Di là dal fiume e tra gli alberi
fotografie di Alberto Cadin
Ore 17.30: lezione di musica
video opera di Lucia Flego
mmm
video opera di Lieve Vanderschaeve
Germinazioni
opere di Valter Zavagno
Primo Piano:
Self-confident bride
opera di Lucia Flego
Fishing
videoinstallazione di Manuela Morana
Amoris Victima
installazione fotografica di Isabella Pers
Flesh and Skin
installazione fotografica di Tiziana Pers
Attraverso gli occhi miei
opere pittoriche di Laura Pozzar
Originali
opere di Fulvia Spizzo
alovaF
fotografie di Debora Vrizzi
Altri appuntamenti
San Vito al Tagliamento
Villa Casa Bianca
Sabato 11 giugno, ore 21
Teho Teardo in concerto
special guests: Martina Bertoni, violoncello; Stefano Muzzin, basso.
Auditorium Civico
Venerdì 17 giugno, ore 21
Short-cuts in jazz
Testi di Vitaliano Trevisan e musiche di Luciano Caruso. Con la partecipazione di Vitaliano Trevisan-voce narrante; Luciano Caruso-sax soprano; Massimo De Mattia-flauti; Daniele D’Agaro-clarinetto basso; Giovanni Maier-contrabbasso; U.T.Gandhi-batteria; Ermes Ghirardini-percussioni.
Villa Casa Bianca
Sabato 18 giugno, ore 21 e ore 22
Prove di condizionamento
opera teatrale del gruppo Cosmesi.
Palazzo Municipale, Sala Consiliare
Venerdì 24 giugno, ore 18.30
L’arte contemporanea tra éthos e páthos
conferenza del prof. Aldo Trione, docente di Estetica presso l’Università degli Studi di Napoli, e del prof. Federico Vercellone, docente di Estetica presso l’Università degli Studi di Udine.
Auditorium Civico
Venerdì 1 luglio, ore 21.
Universal Tribes
concerto di U.T. Gandhi. U.T. Gandhi - percussioni, tastiere, elettronica; Nevio Zaninotto - sax, elettronica; Luca Zampar - danza; Marta Bevilacqua - danza.
Sesto al Reghena e Cordovado
Località Fontana di Venchiaredo
Lunedì 11 luglio, ore 21
Suoni dal mondo. Strumenti e colori delle tradizioni
serata musicale in collaborazione con Folkest 2005
San Vito al Tagliamento
Villa Casa Bianca
Giovedì 14 luglio, ore 21
Il sogno di una cosa
di P.P. Pasolini, prova generale. Regia di Andrea Collavino, CSS Teatro Stabile di innovazione; produzione Mittelfest 2005.
Valvasone
Duomo
Venerdì 15 luglio, ore 21
Attraverso
concerto di musiche antiche e contemporanee. Organista: Roberto Scarpa Meylougan
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Promozione
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Assessorato all’Istruzione e Cultura; Provincia di Pordenone; Comune di San Vito al Tagliamento.
Organizzazione generale
Assessorato alla Cultura della Provincia di Pordenone, Comune di San Vito al Tagliamento, Assessorato alla Cultura del Comune di San Vito al Tagliamento
Segreteria organizzativa
Angelo Battel, Roberto De Marin, Flavia Leonarduzzi, Nicolò Molea.
Segreteria
Francesca Benvin, Mara Bortolus, Micaela Paiero.
Ufficio stampa e comunicazione
Quattro s.r.l., Pordenone
Informazioni
Ufficio Cultura, via Amalteo n. 41, 33078 San Vito al Tagliamento (Pordenone, Italia)
Tel. + 39 0434 833295 Fax + 39 0434 877589
Orari mostre:
dal venerdì al sabato ore 15.00 - 20.00
la domenica ore 10.30 - 12.30 e 15.00 - 20.00
L’ingresso alle mostre e agli altri appuntamenti è libero