Una struttura realizzata in materiali poveri che rilegge e traduce il volume del chiostro che la ospita, disegnando inedite geometrie senza modificare l'identita' del luogo. In occasione di Modelmania, appuntamento veneziano di ArtExperience 2005: eventi e workshop organizzati da Domus Academy e Progetto Italia durante la Biennale d'Arte. Dalle 19,30 conversazione con l'artista, Olafur Eliasson e Hans Ulrich Obrist, modera Maurizio Bortolotti
In occasione di Modelmania, il primo appuntamento veneziano di ArtExperience 2005,
ciclo di eventi e workshop organizzati da Domus Academy e Progetto Italia durante la
Biennale dell'Arte, Yona Friedman realizzerà l'opera “Merzstrukturen†*.
Merzstrukturen, la cui base misura circa 3mx4, è una struttura realizzata in
materiali poveri che rilegge e traduce il volume del chiostro che la ospita,
disegnando inedite geometrie leggere – senza modificare l'identità del luogo.
L'installazione sarà visibile nei chiostri di San Salvador, sede di Future Centre, a
partire dalle ore 19,30 del 10 Giugno, in concomitanza con la conversazione pubblica
tra Friedman, Olafur Eliasson e Hans Ulrich Obrist dal titolo Intersecting
Experiences, moderata da Maurizio Bortolotti, curatore di Modelmania.
Yona Friedman (Budapest, 1923) è uno degli esponenti di spicco del dibattito
architettonico degli ultimi decenni, ha saputo sviluppare una forma di architettura
basata sulle relazioni umane e realizzata a partire dall'uso materiali poveri.
Le sue proposte, che sono spesso apparse come delle provocazioni o una forma di
architettura utopistica, si basano sulla progettazione di interventi architettonici
in grandi città e capitali del mondo per la realizzazione di costruzioni a partire
dalle esigenze fondamentali degli individui e non da quelle di una pianificazione
generale tesa a suddividere le città per funzioni. Le sue architetture di forma
molto semplice sono spesso realizzate in luoghi improbabili per le logiche
urbanistiche correnti, in forma di grandi coperture aeree al di sopra degli edifici
preesistenti o poste su ponti di città come Londra o Parigi. “Architettura mobile†e
“Architettura spaziale†o “Architettura della sopravvivenza†sono alcune delle
definizioni inventate da Friedman per la propria architettura.
I suoi interventi si sono indirizzati anche alla città di Venezia ed è nell'ambito
di tali proposte che può essere collocata anche l'opera “Merzstrukturenâ€, che va
pensata come intervento nella città all'interno di uno degli edifici storici
importanti che compongono il particolare tessuto urbano di Venezia.
Il suo lavoro si è spesso collocato all'incrocio tra l'architettura e vari ambiti,
tra i quali l'arte, proprio perché tralasciando le logiche funzionali
dell'urbanistica razionalista, il suo modo di progettare tocca le esigenze degli
individui su scala generale.
Anche il progetto veneziano mantiene questa duplice caratteristica di proposta
insieme architettonica e artistica, che costituisce una direzione verso la quale
guarda il dibattito artistico-architettonico contemporaneo e lo stesso esplicito
riferimento dell'installazione di Friedman al Merzbau di Kurt Schwitters appare
significativo in proposito.
Durante la conversazione a tre che concluderà Modelmania (10 giugno dalle 19,30 nei
chiostri del Telecom Future Centre) alla presenza dell'artista, di Olafur Eliasson e
di HUO, verranno presentati i due volumi che Yona Friedman ha pubblicato per il
CCA-Kitakyushu, dal titolo ''CITIES'' (2005) e ''The trompe l'oeil Universe'' (2002)
insieme a ''your difference & repetition'', il volume che Olafur Eliasson ha
pubblicato per gli stessi tipi nel 2001.
Sarà inoltre presentato il numero del magazine ''Point d'Ironie'' dedicato a Friedman.
* collaborano con Friedman alla realizzazione dell'installazione alcuni studenti
dell'Accademia di Belle Arti di Venezia
Informazioni al pubblico:
Progetto Italia: 041/ 5213200-211
Domus Academy: 02 42414001
Opening 10 giugno ore 19.30
Chiostri di San Salvador, Telecom Italia Future Centre
Campo San Salvador - San Marco, 4826
30124 Venezia