Hearth. Site-specific installation. Un cuore preso come simbolo della passione, di un'energia interiore, innata. Il progetto si presenta come un'interazione tra aspetti differenti ma paralleli di ricerca sulla contemporaneita', tra arte e analisi sociologica.
Hearth. Site-specific installation
a cura di Silvia Gherardi, Davide Nicolini, Antonio Strati
Il progetto site-specific di Stefano Cagol si presenta come un’interessante interazione tra aspetti differenti ma
paralleli di ricerca sulla contemporaneità , tra arte e analisi sociologica. In quest’ottica prosegue il percorso iniziato dalla Facoltà di Sociologia di Trento con un’installazione di Loris Cecchini (2003) e con l’intervento di Maurizio
Cattelan (2004). A caratterizzare il progetto è comunque un più specifico inserimento all’interno dell’attività di
ricerca dell’Ateneo, rendendo la stessa arte strumento per capire e approfondire nel corso di un convegno
internazionale: l’argomento, quanto mai trasversale, è riferito all’idea di forte intensità passionale nel vedere, nel capire.
Il progetto è realizzato su iniziativa della Facoltà di Sociologia con la collaborazione della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento.
HEART è un cuore preso come simbolo della passione, di un’energia interiore, innata. Per riassumere
il concetto di sensualità , d’istintualità , di tensione, la forza totalizzante della passione.
L’idea di questa interiorità forte è sintetizzata attraverso un elemento estetico e uno sonoro.
HEART è una video installazione, la proiezione di dimensioni
elevate all’ingresso della sede di storica Sociologia a Trento.
Lo schermo su cui viene proiettato il video è posizionato nell’arcata centrale all’ingresso della struttura. Lo screen occupa l’intera apertura: l’accesso alla scalinata che sale ai piani dell’edificio è così convogliato verso le due arcate laterali.
La pluridimensionalità dell’immagine video rende quindi l’installazione estremamente visibile e di forte impatto per chiunque entri nella struttura oppure, grazie alle porte a vetri dell’ingresso, passi anche solamente di fronte allasede. Il progetto si rivolge per questo ad un pubblico preparato alla riflessione e all’interazione tra ambiti differenti,
come anche ad una fruizione pubblica più ampia.
Il progetto è realizzato grazie ad un’iniziativa della Facoltà di Sociologia dell’Università di
Trento di cui fanno parte i due curatori Silvia Gherardi e Antonio Strati referenti dell’intero convegno - con lacollaborazione della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento.
Stefano Cagol nato a Trento (Italy) nel ’69, vive in Italia. Spesso lavora a New York.
Nel 2004 ha realizzato una project room alla Stefan Stux Gallery, New York, e un work in progress a Tokyo.
Nel ha realizzato una mostra personale a Platform, London.
In Giugno - Settembre 2005 tiene la mostra personale Babylon Zoo alla Galleria Oredaria di Roma, con catalogo.
Skira e testo critico di Pier Luigi Tazzi.
Opening: 8 Giugno ore 18
Università di Trento
Facoltà di Sociologia
via Verdi - Trento