Spazio Oberdan
Milano
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Giorgio De Chirico
dal 22/11/2000 al 11/2/2001
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Spazio Oberdan




 
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22/11/2000

Giorgio De Chirico

Spazio Oberdan, Milano

La Metafisica del Mediterraneo. La mostra è l'edizione arricchita e più approfondita dal punto di vista storico analitico di quella organizzata dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico nell'anniversario della morte di Giorgio de Chirico presso il Castello Aragonese di Taranto nel 1998. Viene illustrato un motivo centrale allo sviluppo della pittura di Giorgio de Chirico: il rapporto con il mondo classico.


comunicato stampa

La Metafisica del Mediterraneo.

La mostra è l'edizione arricchita e più approfondita dal punto di vista storico analitico di quella organizzata dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico nell'anniversario della morte di Giorgio de Chirico presso il Castello Aragonese di Taranto nel 1998. Viene illustrato un motivo centrale allo sviluppo della pittura di Giorgio de Chirico: il rapporto con il mondo classico.

Il Mediterraneo (allo stesso tempo luogo e mezzo di diffusione della civiltà greca) recita nella Metafisica il ruolo della conoscenza in filosofia, poesia, scultura e pittura. I confini della visione dechirichiana sono accertati attraverso la presenza in mostra, accanto alle opere dell'artista, di reperti archeologici greci provenienti dal Museo Archeologico di Taranto. Nato a Volos, in Grecia, nel 1888, de Chirico poneva alla base della propria autobiografia il paesaggio culturale della sua infanzia, non separato dalla considerazione dell'impatto svolto dal Mediterraneo come irradiatore delle informazioni.

La mostra é articolata in sezioni che scandiscono la tematica: Archeologi, I frutti e gli déi,Trofei, Pietas ed epica omerica, Cavalli in riva al mare, La pittura e le Muse, Bagni Misteriosi, Il luogo rovesciato, Sparito il metafisco. La scelta delle opere insiste sul periodo "mediterraneo" di de Chirico, corrispondente al suo secondo soggiorno parigino (dal 1925) che implica permanenze dell'artista sulle coste mediterranee della Francia. E' questo il momento di ripresa della composizione poetica e della scrittura, il momento in cui nascono l'immortale romanzo "Hebdòmeros" e le litografie per i "Calligrammes" di Apollinaire, visibili nella mostra .

"Archeologi", "Mobili nella valle", "Cavalli in riva al mare", "Gladiatori", "Nature morte con emblemi classici", "Bagni misteriosi" arricchiscono di una gamma impressionante l'archivio di immagini metafisiche già coniate da de Chirico nelle fasi precedenti. Tutti temi questi che riappaiono in una visione fragrante e vivace, assieme con le forme della prima Metafisica, nella fase finale della vita di de Chirico, detta Neo-metafisica. I disegni, in qualche caso inediti, e le poesie, anche queste in gran parte inedite, pubblicate nel catalogo a fronte dei quadri , mirano a far rilevare l'imponente fronte iconografico delineato da de Chirico in questa che si staglia come la fase "eroica" della sua pittura, sia per i temi trattati, sia per le sfide raccolte nonché lanciate da lui rispetto all'establishment, vuoi surrealista in Francia, vuoi novecentista in Italia.

La scultura, a cui de Chirico si dedica dopo il suo rientro in Italia dagli Stati Uniti nel 1938, é visibile per esteso nella mostra, a partire dalle prime terrecotte esposte a Milano nella Galleria Barbaroux nel 1941. Compito della mostra, oltre a sottolineare la dimensione di massimo mediatore artistico tra presente e passato di Giorgio de Chirico nel XX Secolo, é anche quello di denotare i vincoli positivi intercorsi tra l'artista e la città di Milano, nella quale l'artista trovò la più assidua disponibilità sia presso le gallerie, sia presso le case editrici di riviste e libri, come quella del suo primo editore italiano, Giovanni Scheiwiller.
(Jole de Sanna)

Orario:
tutti i giorni, 10.00 - 19.30;
martedi' e giovedi', 10.00 - 22.00;
lunedì chiuso.

Ingresso:
intero £ 12.000;
ridotto £ 8.000-6.000;
gruppi scolastici accompagnati £ 5.000.

Spazio Oberdan - viale Vittorio Veneto 2 - Milano - Tel: 02.7740.6300/6355

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