Il presente e' l'unico tempo a nostra disposizione. Dimensione vitale, luogo d'esperienza dove l'intuizione spesso non trova la giusta attuazione. Jan Christensen, David Maljkovic, Martin Sedlak: in maniera diversa questi artisti indicano e oltrepassano un'ipotetica soglia spazio-temporale oltre la quale operare e realizzare un'idea di Presente; un luogo metaforico dove intuizione e azione accadono in sincronia, fino quasi a identificarsi.
Artisti: Jan Christensen, David Maljkovic, Martin Sedlák
Il "presente" è l'unico tempo a nostra disposizione. Dimensione vitale, luogo di
esperienza dove l'intuizione spesso e volentieri non trova la giusta attuazione.
Qualcosa sfugge sempre, qualcosa manca poiché le nostre azioni quotidiane sono pur
sempre grossolane, e le intuizioni tardano a prendere forma. Presente perfetto! è un
tempo dinamico, reattivo e ricco, frutto dell'innesto tra realtà e simulazione, tra
senso storico e realtà futuribili, tra intuizione e azione, tra coscienza storica e
senso critico. La galleria T293 è lieta di ospitare, nella sede di via Tribunali, le
ricerche artistiche di Jan Christensen (Svezia), David Maljkovic (Croazia), Martin
Sedlà k (Repubblica Slovacca). In maniera diversa questi artisti indicano e
oltrepassano un'ipotetica soglia spazio-temporale oltre la quale operare e
realizzare un'idea di Presente perfetto! Il presente diviene luogo metaforico dove
intuizione e azione accadono in sincronia, fino quasi ad identificarsi. Il presente
perfetto è una tensione che protrae l'istante nel futuro rendendo possibile la sua
progettazione attraverso l'operatività "qui e ora" dell'artista. Se i confini
culturali, sociali e politici intesi come entità fluttuanti sono ormai un dato di
fatto, meno evidente appare che a questo fenomeno globale corrispondano una serie di
mancanze e gap di senso sui quali sembrano interrogarsi molti artisti delle recenti
generazioni. A tanta densità dinamica (culturale, sociale, artistica, etnica)
corrisponde una reazione uguale e contraria ad unificare e regolamentare le
differenze da parte dei sistemi economici e politici. Per questo gli attuali
spostamenti, migrazioni di idee, informazioni, tradizioni e immaginari spingono gli
artisti ad interrogarsi e a sottolineare il tempo presente come unico tempo e luogo
possibile dove poter rivitalizzare le differenze e gli scarti. Luogo, per esempio,
dove anche la storia può essere riletta attraverso visioni sciamaniche: nel video
Scene for a new Ermitage/Scena per un nuovo Ermitage David Maljkovic immagina di
trovarsi nel futuro (2045) e di seguire tre uomini fino ad un monumento devastato
durante il recente conflitto nella ex Jugoslavia: il tempo ha alleggerito le
conseguenze della guerra creando una sorta di primitiva amnesia. Presente perfetto!
è il principio di qualcosa di nuovo e di trascinante che corrisponde ad una
impronta, ad un'azione diretta che conduce a rivendicare un "proprio tempo" e, di
conseguenza, un proprio luogo. Painting myself into a corner/Dipingendo me stesso in
un angolo è il titolo del wall drawing di Jan Christensen che spingendosi
letteralmente dentro la sua stessa opera, porta all'esasperazione il concetto che
unisce l'artista alla sua cifra personale. Christensen attraverso una gestualitÃ
scarna e medianica indica un processo teso ad evocare la sua presenza come
impronta/presenza del colore. Le sculture di Martin Sedalk stravolgono, con
un'essenzialità sorprendente, entità del tutto ordinarie arricchendo il presente di
precise qualità sensoriali. Adoperando, per esempio, la luce e le sue proprietÃ
evocative il giovane artista slovacco utilizza dei fili elettroluminescenti per dar
vita a sottili crepe che lasciano intravedere una labile e misteriosa presenza
luminosa.
Immagine: David Maljkovic
Inaugurazione: lunedì 27 giugno, 2005 - 19,00
T293, Via Tribunali, 293 - 80138 Napoli
Orari: 16 - 20, martedì - venerdì