Domenico D'Oora – Manlio Onorato. Silenzio come ulteriore possibilita' di visione, di conoscenza, d'ascolto degli accadimenti, dei suoni, che ci circondano, fuori da noi stessi, dal rumore delle nostre idee, dai punti di vista delle nostre ideologie.
Domenico D’Oora – Manlio Onorato
La mostra, presentata da un penetrante testo sul tema dell’Identità , di Bruno Bandini, che scriveâ€â€¦ E’ pressoché inevitabile che, attorno ad un tema tanto incerto e - per molti aspetti - vertiginoso, si incontri una zona minata, una dislocazione di prove d’accertamento che sostengano il processo attraverso il quale l’identità viene affermata.
Quella zona di confine, piena di insidie e di inquietudini, ma che comunque occorre varcare, è - molto spesso - l’universo strumentale, nel quale si consuma un patto scellerato tra il corpo ed il mondo…â€, nel confronto delle nuove modalità della pittura contemporanea con la forte identità del luogo, vuol essere un’occasione di riflettere attorno i complessi interrogativi della nostra epoca.
Dopo la recente serie di mostre in Italia e all’estero in importanti spazi pubblici e privati - fra cui La Civica Galleria d’Arte Contemporanea di Portogruaro, il Museo Casa Bianca di Malo, le gallerie Peccolo di Livorno, Folini Arte Contemporanea di Chiasso - D’Oora e Onorato presenteranno nei suggestivi ambienti della Casa di ros un’accurata selezione di loro ultime opere pittoriche.
Silence, silenzio come ulteriore possibilità di visione, di conoscenza, d’ascolto degli accadimenti, dei suoni, che ci circondano, fuori da noi stessi, dal rumore delle nostre idee, dai punti di vista delle nostre ideologie, contenitori, labili confini che vorrebbero dare un’unica forma alla percezione dell’imprevedibile evolversi dell’esistenza, schemi e concezioni estremamente semplici in rapporto a ciò che realmente avviene e che non fanno che minimizzare l’effettiva natura di ciò di cui si sta facendo esperienza. La vita nel silenzio dell’opera, nella considerazione della sua effettuale significanza, in dialogo con gli ambienti pregni di memoria, di silenzio e suoni, di vita, dello spazio della Casa di ros.
A sottolineare la ricchezza di rimandi tra contemporaneità -silenzio- memoria-suono concorrerà il commento musicale del compositore – di notorietà internazionale – Giusto Pio di cui verranno proposte musiche appositamente realizzate.
Per l’occasione i due artisti, in collaborazione con le edizioni Pulcinoelefante, hanno realizzato due plaquettes d’arte a tiratura limitata -33 esemplari- contenente ognuna un’opera originale.
Domenica si effettuerà una scelta di letture poetiche contributo a possibili interpretazioni dell’evento.
Inoltre la fragranza del pane appositamente cotto, proprio come un tempo, con la passione e il piacere di una riscoperta, dall’amateur d’arte e “coltivatore†di civiltà materiale, Zeli Vincenzi, con il forno a legna della Casa di ros, in connubio con altre genuine ricchezze della terra mantovana, nel corso dell’evento contribuirà a suggellare la continuità , l’inscindibile unione, nel recupero e riproporsi nel presente, di memoria e piaceri estetici.
Immagine: Domenico D'Oora, Untitled, 1997 cm.60 x 60 tecnica mista su tavola
Sabato 2, ore 19.00 - inaugurazione presentazione di B. Bandini
Domenica 3, aperto dalle ore 10.00 - ore 19.00 letture poetiche
La Casa di ros - San Benedetto Po (Mantova)