Pedra de Jaspi. La tecnica pittorica dell'artista e' una sintesi cromatica attraversata da intensi grovigli di segni e simbologie, il tratto fitto e denso riempie tutto lo spazio disponibile e le immagini, per quanto astratte, sono legate al divenire della vita ed esprimono la ricerca della gioia e della bellezza.
Pedra de Jaspi
La tradizione antica descrive il giardino dell’Eden come un luogo ai confini del mondo nell’estrema zona occidentale; in questo eterno incanto crescevano alberi sacri i cui frutti, i diaspri multicolori, erano pietre preziose capaci di conferire l’immortalità , ma proibiti all’uomo.
Secondo i Babilonesi, il Dio Sole Shamash si cibava di diaspri prima di varcare il tramonto in modo da rinvigorirsi per attraversare il mondo sotterraneo e risorgere all’alba del nuovo giorno.
Il Diaspro simboleggia la vita eterna ed il titolo della mostra, Pedra de Jaspi, va interpretato alla luce di questo sacrale riferimento, così come la preziosità cromatica propria di questa pietra indica la predilezione assoluta dell’artista per il colore, che come più volte lui stesso ha affermato, è il suo modo segreto di guardare il mondo e di studiare se stesso.
La sua cifra pittorica è sostanzialmente una sintesi cromatica attraversata da intensi grovigli di segni e simbologie, il tratto fitto e denso riempie tutto lo spazio disponibile e le immagini, per quanto astratte, sono legate al divenire della vita ed esprimono la ricerca della gioia e della bellezza.
Sono sempre colore e tessitura segnica ad interessare l’artista il quale, nelle sue ultime opere su tela e tavola, adotta come unica tecnica l’encausto: la qualità materica della cera risulta funzionale alla leggerezza grafica e cromatica, opacizzando segni e colori scelti in una gamma cromatica luminosa e solare.
Artista catalano nato in Africa Equatoriale nel 1954, Sergi Barnils vive e lavora a Barcellona, le sue opere sono molto apprezzate dal pubblico e dalla critica, oltre che in Spagna, in Germania, in Austria e in Italia dove è presente dal1995.
Dopo esordi legati alla rappresentazione del paesaggio è approdato a una personalissima sintesi tra i colori e le suggestioni della tradizione catalana e una pittura primordiale carica di segni e visioni, recuperando diverse influenze culturali: dal concetto di scrittura automatica, propria degli artisti surrealisti e sviluppata dall’Informale, al senso decorativo che caratterizza la cultura visiva araba.
Inaugurazione: sabato 2 luglio ore 19.00
SpiraleArte artecontemporanea
P.zza Duomo, 22 – Pietrasanta (LU)
Orari:tutti i giorni 10:30/12:30 – 18:00/20.30 - 21:30/0:30