Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea
Roma
piazza Aldo Moro, 5
06 49910365 FAX 06 49910365
WEB
Due mostre
dal 4/7/2005 al 29/7/2005
06 49910365 FAX 06 49910365
WEB
Segnalato da

Giorgia Calo'- Ufficio Stampa




 
calendario eventi  :: 




4/7/2005

Due mostre

Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea, Roma

Giuliano Lombardo: Canone Pitagorico. In mostra una serie di scatti fotografici che rappresentano l'artista immobile all'interno di una situazione di vita quotidiana apparentemente aliena dall'intenzionalita' rappresentata. Anna Valeria Borsari: Se i Papi non hanno piu' bisogno dell'arte. L'artista ha preso spunto dalla full immersion mediatica a partire dalla morte di Papa Giovanni Paolo II fino all'insediamento del suo successore.


comunicato stampa

Giuliano Lombardo

Canone Pitagorico

a cura di Simonetta Lux e Domenico Scudero

Il 5 luglio 2005 alle ore 18:30 presso la sala A del MLAC dell’Università di Roma “La Sapienza” sarà inaugurata la mostra personale di Giuliano Lombardo per la cura di Simonetta Lux e Domenico Scudero. Giuliano Lombardo, giovane artista residente a Roma, lavora prevalentemente con un’attituine multidisciplinare che coinvolge l’uso di esperienze musicali, video, fotografiche e realizzazioni di lavori espressamente concepiti attraverso l’agire comportamentale. Giuliano Lombardo si è formato negli anni Novanta ideando i primi eventi di Disordinazioni, una sorta di movimento aperto alle dinamiche casuali dell’incontro artistico, nate e sviluppatesi dietro l’impulso dell’artista alle sue prime prove. Le successive esperienze coltivate dall’artista hanno sviluppato il carattere polivalente con puntate musicali – di cui è in via di pubblicazione un CD compilation edito da Pogus Records – e nuovi progetti.

Con Canone Pitagorico l’artista focalizza e porta alle estreme conseguenze l’idea del sovversivismo ideologico maturato nell’ambito di Disordinazioni attraverso la sua resa muta e immobile, come di un’azione priva di conseguenze e che rappresenta uno snodo simbolico all’interno dell’agire quotidiano e che chiamiamo arte. Si tratta di una serie di scatti fotografici che rappresentano l’artista immobile in una posa riflessiva all’interno di una situazione di vita quotidiana che sembra aliena dall’intenzionalità che vi si rappresenta. I lavori fotografici di medie dimensioni sono corredate da una pianta in cui sono riportati i luoghi cittadini, all’interno della città di Roma, in cui gli scatti fotografici sono stati realizzati. Le location degli scatti non sono casuali ma rappresentano altrettanti punti di una piramide pitagorica, che viene disegnata attraverso i suoi dieci punti. La mostra è corredata da una base sonora dell’artista eseguita da David Cossin con uno strumento inventato e realizzato dal percussionista che si relaziona con la piramide pitagorica ed in cui la lunghezza dei campioni di elementi sonori è in proporzione con i rapporti della piramide qui rappresentata.

In occasione dell’inaugurazione, alle ore 20:00 sarà realizzata una performance coreografica musicale ideata dall’artista con la collaborazione di Juan Diego Puerta Lopez e che attraverso il movimento tradurrà in proporzioni temporali le relazioni spaziali che sono proprie nel lavoro esposto.

La mostra è realizzata nella programmazione Laboratorio del MLAC con il contributo della Regione Lazio per le ricerche in “Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea”, voluti dal direttore Simonetta Lux e realizzate dal curatore del MLAC Domenico Scudero.

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Anna Valeria Borsari

Se i Papi non hanno piu' bisogno dell'arte

L' Arte come cura del Mondo /Il Mondo come cura dell'Arte - 2

a cura di Simonetta Lux e Domenico Scudero

Il 5 luglio 2005 presso la sala tecno del MLAC si inaugura la mostra personale di Anna Valeria Borsari dal titolo Se i Papi non hanno più bisogno dell'arte. L'Arte come cura del mondo / Il mondo come cura dell'arte - 2 a cura di Simonetta Lux e Domenico Scudero.

Dopo un esordio concettuale a metà degli anni '70, Anna Valeria Borsari, ha ideato le sue opere attraverso la partecipazione personale, esperienziale, di un'apertura agli agenti esterni, al caso, all'imprevedibile. Oltre all'uso di fotografie e video, lavora con strumenti pittorici e con interventi diretti in luoghi pubblici destinati a costituire parte integrante delle opere sino ad
assorbirle completamente.

L'installazione realizzata appositamente per il MLAC consiste nella partecipazione obiettiva ad elementi occasionali dovuti alla storia dei nostri giorni. L'artista ha preso spunto dalla full immersion mediatica cui siamo stati sottoposti dal momento della morte di Papa Giovanni Paolo II sino all'elezione ed all'insediamento del suo successore. Un evento che oltre a trascinare la partecipazione di folle di giovani e meno giovani da tutto il mondo, ha indotto alcuni a considerazioni sul rapporto tra arte visiva e fede (in particolare fede cattolica): rapporto che ai tempi di Giotto o Beato Angelico era strettissimo ed indiscutibile, ai tempi di Michelangelo era
stretto anche se a volte conflittuale ed è poi divenuto semprte più carente, fino a cessare del tutto ai nostri giorni. Il ruolo che un tempo aveva l'arte visiva nei confronti della Chiesa è stato assunto dai media e da oggettistica a basso costo e produzione industriale più che artigianale.

Esponendo nel Museo Laboratorio registrazioni televisive fatte in questo recente periodo e sequenze di videocassette per l'occasione immesse in gran numero sul mercato, assieme a gadget acquistati prevalentemente in via della Conciliazione, alle porte del Vaticano, Anna Valeria Borsari intende riaprire un dibattito su queste tematiche, dibattito cui sono invitati a partecipare, in un secondo momento, studiosi di storia dell'arte, teologi, filosofi, sociologi, oltre che artisti. Da quando ha iniziato a lavorare, verso la fine degli anni Settanta, Anna Valeria Borsari ha operato prevalentemente con interventi su territorio, in vecchi ospedali, corsi d'acqua, edifici fatiscenti, producendo arte pubblica.

La mostra è realizzata nella programmazione Laboratorio del MLAC con il contributo della Regione Lazio per le ricerche in "Applicazione nuove tecnologie multimediali arte contemporanea", voluti dal direttore Simonetta Lux e realizzate dal curatore del MLAC Domenico Scudero.

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Immagine: Giuliano Lombardo

Ufficio stampa: Giorgia Calò

Inaugurazione 5 luglio 2005 ore 18:30

MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea
piazza Aldo Moro, 5 / Roma
Lun - Ven ore 10:00 - 19:30

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