Naturalismo esistenziale. Tema principale della ricerca dell'artista e' il desiderio di descrivere il rapporto conflittuale fra uomo e natura. Egli cerca di rimettere in gioco la pittura 'di natura', di ridiscuterne l'identita' attraverso evoluzioni materiali e ideologiche. In mostra una ventina di dipinti realizzati negli ultimi anni.
Naturalismo esistenziale
a cura di Vittorio Sgarbi e Giovanni Faccenda
Il percorso espositivo comprende una ventina di dipinti di grandi
dimensioni, selezionati fra quelli realizzati dall’artista in questi
ultimi anni d’attività .
Gli anni fra il 2000 e il 2005 rappresentano infatti una stagione
creativa particolarmente interessante che segna il successo critico
ottenuto con il ciclo espositivo di Azzurro Amazzonia, presentato in
diversi ed importanti Musei sudamericani.
Il tema principale della ricerca artistica di Antonio Pedretti è il
desiderio di descrivere il rapporto conflittuale fra uomo e natura,
forte e doloroso. Egli si applica nel rimettere in gioco la pittura “di
naturaâ€, di ridiscuterne l’identità attraverso le evoluzioni materiali
e ideologiche che nel contempo ha subito anche il concetto di modernità .
La natura in questa epoca perde la funzione principale di rasserenarci a
tutti i costi e di donarci solo momenti d’esaltazione dove illudersi
d’essere in perfetta armonia con l’universo intero e la coscienza
collettiva non concepisce più la natura così come nel XIX sec.
Anch’essa ha subito un’evoluzione e assieme a al nostro pianeta ha
assunto un’autonomia e una logica non più strumentale ai nostri bisogni
e che per questo riesce a sfuggirci imprevedibilmente.
L’arte di Pedretti piena di significato, d’ispirazione e di forti
investigazioni formali, predilige l’acqua, un’acqua di palude, immobile.
Dove questa si fa palude - dichiara l’artista – lì è il luogo fisico e
mentale che rivela segreti sulla mia vita, sulla nostra breve storia
temporale e forse è anche un regno del silenzio dove senza essere
disturbato posso compiere i miei viaggi interiori.
La palude intesa come condizione intellettuale, ha generato una
situazione stagnante, molto diffusa nell’epoca post-moderna,
caratterizzata da stati di soddisfazione e di insoddisfazione che
nascono a causa della mancanza di punti di riferimento ma che
sorprendentemente però nessuno avverte come problema.
Pur affidandosi a sensazioni visive egli ricrea uno studio, sul filo
della memoria, con visioni già presenti nel suo immaginario che
ritornano e si accumulano ad ogni nuova esperienza.
Non è infatti lo scorrere del tempo a definire l’immagine di Pedretti ma
il flusso della coscienza intesa come realtà del vissuto in cui
convivono uomo e natura.
Il catalogo edito Torcular, comprende oltre alle opere in mostra, una
documentazione in grado di testimoniare l’intera attività artistica di
Pedretti, attraverso una serie di riproduzioni di sue tele realizzate
dal 1969 al 1999 ottenendone così una vera e propria monografia.
Inaugurazione. Giovedì 7 luglio alle ore 19.00
La Conferenza Stampa è prevista alle ore 11.00 presso la Sala Loggia.
Museo nazionale del Palazzo di Venezia - Sala del Refettorio
via del Plebiscito, 118 - Roma
Orario: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 - Chiuso il Lunedì
Ingresso Libero