Francesco Bocchini
Botto & Bruno
Martina Della Valle
Paolo Fabiani
Sabine Finkenauer
Greta Frau
Marcello Maloberti
Maria Marshall
Antonio Marras
Marina Paris
Eric Pougeau
Luigi Toccafondo
Sandra Tomboloni
Giuliana Altea
Maria Luisa Frisa
Il titolo e' una parola in dialetto che significa infanzia e che evoca uno sciame di bambini, animato e rumoroso come quello che irrompe dalle scuole al termine delle lezioni. In mostra i lavori di 13 artisti emergenti che operano con mezzi diversi, dalla fotografia alla scultura, dalla pittura al video, fino alla performance e all'installazione, rivelando un ritrovato interesse per la sfera domestica ma esplorando i risvolti oscuri della fanciullezza. A cura di Giuliana Altea e Maria Luisa Frisa
A cura di Giuliana Altea e Maria Luisa Frisa
Francesco Bocchini, Botto & Bruno, Martina Della Valle, Paolo Fabiani, Sabine Finkenauer, Greta Frau, Marcello Maloberti, Maria Marshall, Antonio Marras, Marina Paris, Eric Pougeau, Luigi Toccafondo, Sandra Tomboloni
Antonio Marras ha sviluppato negli ultimi anni un’esperienza creativa indipendente dalla moda che lo ha spinto a ricercare momenti di scambio e di confronto con artisti. E’ nato così Trama Doppia, un ciclo di eventi a cadenza annuale, organizzato in sedi sempre diverse nella città di Alghero.
Col 2005 Trama Doppia arriva alla terza edizione. E per questa volta cambia formula: l’appuntamento non è, come i precedenti, un evento che vede un artista (Maria Lai nel 2003, Claudia Losi nel 2004) coinvolto in episodi di dialogo o di collaborazione con lo stilista, ma una mostra collettiva, Minyonies, che nasce da una suggestione lanciata dallo stesso Marras. Minyonies è una parola algherese che significa infanzia e che evoca per associazione onomatopeica uno sciame di bambini, una ragazzaglia animata e rumorosa come quella che irrompe dalle scuole al termine delle lezioni.
La mostra scaturisce infatti dal ritrovamento, improvviso come l’affiorare di un ricordo, di uno struggente repertorio di ritratti e momenti di vita quotidiana dei bambini di Alghero, filmati negli anni Cinquanta dal parroco della città don Gallo, figura di instancabile collezionista di immagini con la sua cinepresa. Dalla scoperta di quelle pellicole è nato il desiderio, e in qualche modo la necessità , di costruirci sopra un nuovo racconto.
A partire da questo spunto evocativo, gli artisti invitati conducono una riflessione sull’infanzia. In un momento in cui gli adulti decidono di vivere una eterna adolescenza, i bambini, meno numerosi che in passato, vengono visti come creature rare, preziose e fragili, da proteggere e salvaguardare come una specie in estinzione, e allo stesso tempo appaiono come alieni, catalizzatori delle inquietudini e delle ansie degli adulti.
I lavori della mostra, di un gruppo di artisti tra i più interessanti delle ultime generazioni che operano con mezzi diversi - dalla fotografia alla scultura, dalla pittura al video, fino alla performance e all’installazione - rivelano da un lato un ritrovato interesse per la sfera domestica e i sentimenti familiari, nei quali cercare rifugio da un presente sempre più difficile, dall’altro esplorano i risvolti oscuri della fanciullezza (la solitudine, il disagio, il senso di esclusione, i turbamenti) e rivelano la falsità agrodolce degli stereotipi con cui viene di solito rappresentata. Dalle opere di Minyonies, quasi tutte pensate apposta per la mostra, l’infanzia emerge come una fase difficile e delicata dell’esistenza e insieme come dimensione della libertà , della creatività e del gioco; come il tempo delle scoperte, delle rivelazioni e delle meraviglie, ma anche come un’età ambigua che continua a proiettare i suoi spettri sull’adulto.
ELENA PAGANINI
Ufficio Stampa Antonio Marras Tel 0289075001 press@antoniomarras.it
In collaborazione con il Comune di Alghero
Inaugurazione: 23 luglio, h. 19.00
Scuola elementare "Sacro Cuore", via Vittorio Emanuele Alghero