Chiostro del Bramante
Roma
via della Pace (piazza Navona)
06 68809035 FAX 06 68213516
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Giuseppe Bergomi
dal 20/7/2005 al 4/9/2005
06 68809035
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Segnalato da

Italian Factory



approfondimenti

Giuseppe Bergomi



 
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20/7/2005

Giuseppe Bergomi

Chiostro del Bramante, Roma

Sculture. Cinquanta opere circa, in bronzo, terracotta policroma e alluminio, formano la galleria di personaggi dell'artista. In mostra figure, ritratti, sentimenti ed emozioni in un alternarsi di volume e malinconia, di monumentalita' e solitudine; bellezza eterna e realta' quotidiana a confronto


comunicato stampa

Sculture

Cinquanta opere circa, in bronzo, terracotta policroma e alluminio, formano la galleria di personaggi che Giuseppe Bergomi così magistralmente sa formare, plasmandoli, in materia scultorea.
In mostra: figure, ritratti, sentimenti ed emozioni in un alternarsi di volume e malinconia, di monumentalità e solitudine.

Il classicismo moderno di Bergomi diventa così l'anello di congiunzione fra il bisogno di una bellezza eterna e il confronto con una realtà quotidiana, il momento di passaggio tra l'Auriga di Delfi e i cadaveri bloccati nella terra di Pompei: un greco, un pò meno di idealizzazione rispetto al bronzo greco, un pò più di sublimazione rispetto al calco d'epoca romana. Quella di Bergomi è una dimensione artistica a parte. Speciale." Vittorio Sgarbi

Giuseppe BERGOMI

Giuseppe Bergomi è nato a Brescia nel 1953. Si è formato a Milano, dove frequenta l'Accademia di Brera, diplomandosi in pittura. Esordisce nel 1978 con una personale di dipinti (Brescia, Galleria dell'Incisione) e dal 1981 si dedica in modo univoco alla scultura. Nel 1982 espone le prime terracotte policrome (Brescia, Galleria dell'Incisione): sono bagnanti, figure di donne colte nell'intimità, autoritratti con la sposa Alma. "Con queste figure Bergomi si afferma di colpo come uno scultore già personalissimo e padrone di tutti i più sottili segreti dell'arte plastica, dal modellato sensibile e delicato alla purezza e musicalità dei ritmi, alla trasparenza tenera e lieve del colore, all'espressione come trasognata dei volti" (Elvira Cassa Salvi). È del 1984 la sua personale alla Fondazione Corrente di Milano, curata da Mario De Micheli, e l'anno successivo a Cortina d'Ampezzo lo scultore è presente con un'esposizione a cura di Vittorio Sgarbi, che nel 1987 si occupa anche del progetto Dialoghi di Scultura. "Mi era apparso, nella sua prima maturità, Giuseppe Bergomi, come un artista della realtà, nella grande tradizione bresciana identificata e celebrata da Roberto Longhi." (Vittorio Sgarbi). Tra il 1987 e il 1989 l'artista presenta due esposizioni a curate da Marisa Volpi "emozionata guardando l'opera di Bergomi nel ritrovare il senso di formulazioni di pensieri così importanti per l'arte moderna come pura visibilità e valori tattili" (Brescia, Galleria dell'Incisione, 1988; Bologna, Galleria Forni, 1989). Dopo il primo premio Suzzara 1990, Bergomi è il vincitore del Grand Prix Château Beychevelle 1993 dell'omonima fondazione per l'arte contemporanea nei pressi di Bordeaux, mentre due anni dopo è tra gli ospiti della Biennale di scultura di Montecarlo 1995. È tra gli artisti della XII Quadriennale Italia 1950 -1990 nel 1996 (Roma, Palazzo delle Esposizioni), e nel 1997 Furio Colombo e Vittorio Sgarbi lo invitano al Premio della Camera dei Deputati. La sua Valentina in piedi entra a far parte della collezione permanente di Montecitorio: "Il classicismo moderno di Bergomi diventa così l'anello di congiunzione fra il bisogno di una bellezza eterna e il confronto con la realtà quotidiana, il momento di passaggio fra l'Auriga di Delfi e i cadaveri bloccati nella terra di Pompei." (Vittorio Sgarbi). Nel 2002 Bergomi vince un'importante commessa internazionale per l'ideazione di una monumentale scultura in bronzo destinata all'acquario di Nagoya, in Giappone, "per la quale l'artista ha creato una serie di personaggi su parallelepipedi immersi in una vasca d'acqua, come figure affacciate sull'Oceano, mentre dei delfini saltano dal mare verso uomini, donne e bambini" (Fausto Lorenzi). Ancora nel 2002, Bergomi è presente con una personale a Iseo (Galleria la Quadra), nella quale espone terrecotte policrome e fusioni in bronzo; la mostra è accompagnata da un catalogo antologico con testi di Tino Bino, Mario Botta e Vittorio Sgarbi. A Sabbioneta, in occasione della Notte Bianca della Cultura 2004 Bergomi ha esposto nelle sale di Palazzo Ducale, all'interno del progetto Italian Factory. Nel luglio 2005 Giuseppe Bergomi presenta una mostra personale al Chiostro del Bramante di Roma, e una monografia edita per i tipi di Electa.
Tra le numerose esposizioni collettive ricordiamo:
Monza, Villa Reale, Ipotesi per otto sculture contemporanee, a cura di Paolo Biscottini (1990); Suzzara, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Premio Suzzara, a cura di Vittorio Sgarbi (1990); Sciacca, ex Convento di San Francesco, Anni 80 in Italia, a cura di Philippe Daverio (1990); Macerata, Per Mari e Monti, a cura di Vittorio Sgarbi (1991); Roma, Galleria Netta Vespigiani, Interior, a cura di Plinio De Martiis (1992); Bordeaux, Centre International d'Art Contemporain, Justice et art contemporain (1993); Erba, Il disegno degli scultori, a cura di Luciano Caramel (1994); Venezia, Galleria del Leone, Progetto Scultura, a cura di Pierre Higonnet (1995); Castello di Nocciano, Difesa dell'immagine, a cura di Mario De Micheli (1995); Roma, Villa Strohl-Fern, La casa della vita, a cura di Duccio Trombadori (1998); Roane, Musée des Beaux Arts (1999); Londra, Canary Wharf, Italian vision (2000); Pontedera, Museo Piaggio, Il tempo del Cuore - scolpire come segno, (2002).
Giuseppe Bergomi vive e lavora a Brescia.

catalogo Electa

Inaugurazione giovedi' 21 luglio dalle ore 18.00

Immagine: Giuseppe Bergomi, Valentina accovacciata, 2004, bronzo policromo, cm 154,1x40x40

Chiostro del Bramante
Via della Pace (Piazza Navona)
Roma
tutti i giorni 10.00 - 20.00
venerdì 10.00 - 24.00
chiuso il lunedì

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