L'Uomo e i suoi Spazi. Opere di: Alba Amoruso, Massimo Franchi, Ettore Frani, Giuseppe Linardi. Strade e piazze, corpi e natura, tecnologia e semplicita' primordiale, individui alle prese con il vivere quotidiano. Tutto sotto l'occhio degli artisti che valutano i cambiamenti della societa' e li trasfigurano.
L'Uomo e i suoi Spazi. Opere di: Alba Amoruso, Massimo Franchi, Ettore Frani, Giuseppe Linardi
a cura della Pro Loco di Teggiano e della Neoartgallery di Roma
Questa prima Rassegna di Arte Contemporanea ''ESCAPE, l'uomo e i suoi spazi'',
voluta con energia dalla Pro-loco di Teggiano per valorizzare il patrimonio
culturale della città e dare a tutti i visitatori e ai cittadini stessi la
possibilità di conoscere le nuove tendenze dell'arte contemporanea ,
costituirà una delle numerose manifestazioni che animeranno l'estate
culturale di Teggiano(città Museo) affiancandosi all'ormai nota rievocazione storica
della visita, nel 1480, di Costanza di Montefeltro,sposa di Antonello Sanseverino, Signore di Diano e Principe di Salerno.
(Alla Tavola della Pricipessa Costanza -11,12 e 13 Agosto 2005-).
Attraverso il lavoro di giovani artisti di talento, tutti i visitatori di
questa rassegna potranno ammirare lavori di grande intensità e suggestione,
di coraggiosa denuncia o di analisi approfondita della nostra società , senza
tralasciare la bellezza e il fascino proprio
di ogni opera d'arte.
Una rassegna che è soltanto l'inizio di un programma di manifestazioni
culturali ambiziose e di altissimo livello che arricchiranno la città e
valorizzeranno tutto il Vallo di Diano con progetti di concreto valore e di
grande attualità .
Artisti che operano in diverse città e che scambiano idee e visioni d'arte.
Testimoni di realtà diverse eppure simili, ognuno con la propria
personalità , la propria sensibilità e le proprie esperienze urbane.
Opere come tesi di filosofia. Immagini che analizzano e reinventano l'uomo
ed il suo ambiente vitale. Un'analisi creativa di realtà esterne ed interne,
spazi sociali e spazi mentali, sino ad analizzare , alla fine, la nostra
stessa esistenza e l'attuale modo di essere uomini.
Strade e piazze, corpi e natura, tecnologia e semplicità primordiale,
individui alle prese con il ''vivere'' quotidiano e con una modernità presunta
o reale.
Tutto sotto l'occhio attento degli artisti che valutati tutti i cambiamenti,
che il nostro paese e il mondo in generale hanno subito, li descrivono
trasfigurandoli e riconsegnandoceli carichi della poetica che gli è propria,
sino a renderli commoventi e suggestivi come solo l'arte riesce a fare,
senza per questo rinunciare a rendere tali visioni meno forti,
confrontandosi senza esitazione con realtà urlanti e disperate. Perchè
l'artista denuncia sempre il misfatto. La sua purezza lo pone al di sopra di
tutto.
Egli può additare il colpevole, può urlare allo scandalo, può mettere il
dito nella piaga sino a farla sanguinare per poi amorevolmente curare tutti
i feriti, vittime e carnefici, sè stesso incluso, calandosi prima nel dolore
e nell'orrore della vita per poi, alla fine, redimersi.
Nulla scalfisce l'artista, neanche lo smog riesce ad intossicarlo e non lo
uccidono neanche le perniciose condizioni di vita delle nostre città di
frontiera. Frontiera tra il bene ed il male, fra come si potrebbe vivere e
come si è costretti a farlo. Città come laboratori genetici dove si
costruiscono e si testano le future generazioni di uomini. Così lontani da
quella sana dimensione biologica che ha visto progredire i nostri avi. I
cittadini delle metropoli, oggi devono, ogni giorno, conquistare il proprio
spazio vitale per affermare la propria personalità . Devono trovare la loro
uscita di sicurezza, la propria via di fuga.
Con loro, anche ognuno di noi deve vincere la battaglia dell'annientamento,
dell'oblio dell'io, dell'invasione della comunità in ogni nostro anfratto,
la battaglia quotidiana contro quella informe moltitudine pronta a lottare
sino a soffocare ogni nostro faticoso respiro.
Immagine: Alba Amoruso, Downtown, tempera 100x150
Inaugurazione Domenica 24 Luglio 2005 h.19,30
Chiostro di San Francesco - Teggiano (SA)