Afro
Umberto Boccioni
Carlo Carra'
Felice Casorati
Marc Chagall
Salvador Dali'
Giorgio de Chirico
Filippo De Pisis
Fortunato Depero
Fillia
Lucio Fontana
Virgilio Guidi
Renato Guttuso
Oskar Kokoscha
De Lempicka
Rene Magritte
Luigi Mainolfi
Giorgio Morandi
Pablo Picasso
Auguste Renoir
Luigi Russolo
Gino Severini
Emilio Vedova
Andy Warhol
Giorgio Barberis
I grandi maestri del '900, oltre cento importanti opere
Artisti: Afro, Umberto Boccioni, Carlo Carrà , Felice Casorati, Marc Chagall, Salvador
DalÃ, Giorgio de Chirico, Filippo De Pisis, Fortunato Depero, Fillia, Lucio Fontana,
Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Oskar Kokoscha, De Lempicka, René Magritte, Luigi
Mainolfi, Giorgio Morandi, Pablo Picasso, Auguste Renoir, Luigi Russolo, Gino
Severini, Emilio Vedova, Andy Warhol
Curata dal critico Giorgio Barberis, in collaborazione con l’esperto di settore Luca
Barsi, il perito d’arte del Tribunale e della Camera di Commercio di Cuneo Piero
Senesi, il Direttore dell’Accademia di Cuneo e La spezia
dr. Alberto Lucchini e lo Storico dell’Arte Arch. Giovanni Maria Bertoglio la
rassegna si presenta ricca di oltre cento famosissime opere.
Promosso dalla lungimirante Amministrazione della Città di Asiago (che nel 2006
ospiterà anche l’Adunata Nazionale degli Alpini), in collaborazione con la Regione
Veneto, la Provincia di Vicenza ed altre realtà pubbliche e private, l’evento
prosegue una tradizione che ha visto proporre negli anni una serie di esposizioni
antologiche quali quelle dedicate a Francesco Messina, Antonio Ligabue, Arturo
Martini e Gianfranco Ferroni: grandi personalità della storia dell’arte del XX
secolo.
Potranno così essere ammirati, nelle storiche sale del Museo “Le Carceriâ€, famosi
lavori di Picasso, Carrà , Severini, Chagall, Dalì, de Chirico, Morandi, Guttuso, De
Pisis, Fontana, Warhol , Renoir, Magritte, Lempicka, e, naturalmente, i grandi
esponenti dell’arte veneta del periodo delle Avanguardie Storiche quali Boccioni,
Russolo, Depero, Mainolfi, Vedova, Afro, Guidi ed altri; tutti i più importanti
protagonisti della musa dimenticata del secolo trascorso.
Dal cubismo allo spazialismo, con parentesi dedicate alla pop-art ed alla op-art
(della quale compare un capolavoro museale di Vasarely), oltre 70 opere ci
raccontano gli anni decisivi del mutamento artistico novecentesco: i motivi, le
tecniche, le molteplici correnti pittoriche sviluppatesi nel periodo intercorso
dalla Grande Guerra alla cosiddetta “Guerra Freddaâ€.
Le opere proposte in rassegna, grazie alla sensibilità e disponibilità di
collezionisti pubblici e privati, sono state attentamente selezionate in ordine alla
loro particolare valenza artistica e storica: ne è testimonianza il nutrito
curriculum espositivo e bibliografico presente in mostra, integrato da un video
esplicativo, da audio-guide di approfondimento estetico, da un nutrito catalogo e da
esplicazioni grafiche dedicate ad ogni settore. Un evento di eccellenza che vuole
offrire al pubblico , nonché a studiosi, esperti ed ai giovani utenti che si
avvicinano a questo mondo di segni e colori, la possibilità di vedere riunite in
un’unica rassegna le più significative evoluzioni storiche dell’arte occidentale.
La mostra si snoda attraverso un percorso scientifico che vuole mettere in luce, nei
propri tratti fondamentali, la genesi dei movimenti artistici internazionali a partire dalla decomposizione cubista per giungere, tramite possibili linee di
matrice dada o astrattista, agli influssi che la stessa ha lasciato sugli artisti
italiani e, in particolare, sulla “Scuola Venetaâ€.
Nucleo centrale i Grandi come Picasso o Kokoscha i quali, partendo dall’ analitico,
hanno ritrovato un certo equilibrio nell’uso del colore per proseguire con ricerche
personali di forte impatto per il futuro dell’Arte.
A seguire il concetto di staticità del modello spazio-tempo trasformatosi in una
dinamica ricerca della quarta dimensione legata al movimento, come evidente nei
lavori di Carrà ,Severini, Russolo, Fillia e Rossi o al “rapel a l’ordre†di de
Chirico, Chagall, Dalì, Morandi, Casorati e Guidi.
Le poetiche del gesto e del segno trovano poi i loro referenti nei lavori di Appel,
Jorn, Rotella e Spazzapan che si aprono ad un confronto informale con Hartung,
Dudreville, Lam e Morlotti.
La gestualità segnica si trasforma quindi in Fontana in un gesto-taglio che
oltrepassa lo spazio pittorico alla ricerca di una tridimensionalità astratta,
allusiva e carica di significati simbolici, mistici ed erotici. Il tutto “fermatoâ€
dalla materialità dei lavori di Messina, Sottsass e Mainolfi che si scontrano con
una revisione de “L’Urlo†di Munch del bravo Xavier Bueno.
Una sezione specifica viene poi dedicata agli esponenti del Futurismo ( che nel
Veneto trovò terreno estremamente fertile) e del romano “Gruppo Forma 1â€, naturale
conclusione degli influssi derivati dai grandi Maestri del primo ‘900. Un catalogo
vivente di Storia dell’Arte; un modo per rivedere il passato al fine di interpretare
il presente e guardare con occhio attento al futuro.
Museo le Carceri
Piazzetta Cairoli Asiago (VI)
+39 0424600203 (biglietteria) - 0424464081 (info)
orario: dal lunedì al venerdì 10-13 e 15-19; sabato e domenica 10-19
(possono variare, verificare sempre via telefono)