Pittore e incisore tra Parigi, Milano e Monza. Protagonista del 900: artista, scrittore, poeta e giornalista, la mostra a lui dedicata presenta al Serrone della Villa Reale una selezione di 110 dipinti; l'Arengario ospita invece la sezione dedicata alla grafica, con 60 incisioni e 30 disegni. A cura di Enrico Crispolti e Paolo Biscottini
Pittore e incisore tra Parigi, Milano e Monza
A cura di Enrico Crispolti e Paolo Biscottini
Dal 15 settembre al 13 novembre, al Serrone della Villa Reale, a cinquant’anni dalla sua scomparsa, Monza ospiterà la grande mostra dedicata ad Anselmo Bucci (1887 – 1955). Pittore e incisore tra Parigi, Milano e Monza, che celebrerà le vicende di un protagonista del Novecento, non solo artista versatile ma anche scrittore, poeta, saggista e giornalista che ha legato in molte occasioni il suo percorso umano e artistico alla città brianzola.
Curata da Enrico Crispolti e Paolo Biscottini, in collaborazione con Alberto Montrasio e Mario Fossati, l’esposizione - promossa dal Comune di Monza, col patrocinio della Provincia di Milano e il contributo e il patrocinio della Regione Lombardia, in collaborazione con la Fondazione di Monza e Brianza e Il Cittadino, bisettimanale di Monza e Brianza - presenta una ricca selezione di 110 dipinti, provenienti dalle più importanti collezioni private e pubbliche italiane e, per la prima volta, un consistente nucleo di opere custodite nello studio monzese dell’artista, in via Talamoni.
Dal 1° ottobre al 13 novembre, invece, all’Arengario Civico, si farà luce sulla sua attività di grafico e illustratore, attraverso 60 incisioni e 30 disegni.
Il progetto espositivo si suddivide in quattro sezioni; nella prima, “Bucci e Monzaâ€, si analizzerà il rapporto avuto dal maestro nato a Fossombrone nel 1887, con la città brianzola. Bucci giunse a Monza nel 1904 e lì risiedette fino al 1906, quando si trasferì a Parigi. In questi due anni, fu tra gli animatori del gruppo del “Coenobiumâ€, cenacolo culturale frequentato da pittori, scultori e letterati tra cui Eugenio Bajoni, Guido Caprotti e Leonardo Dudreville. Bucci tornò a Monza nel secondo dopoguerra e qui rimase fino alla morte, avvenuta nel 1955, diventando una delle figure culturali di riferimento, fondando il “Gruppo degli Indipendenti†con Natalia Mola, Antonio Arosio e Nicolò Segota, e adoperandosi attivamente anche nell’à mbito della critica d’arte e della letteratura.
Nella seconda sezione, “Bucci e Parigiâ€, si ripercorrerà la sua stagione parigina; a partire dal 1906, infatti, Bucci intrattiene importanti rapporti col milieu artistico della capitale francese in amicizia con molti tra i più validi esponenti di quell’ambiente e in particolare con Amedeo Modigliani. Durante questo soggiorno conosce Gino Severini, Lorenzo Viani, Pablo Picasso e con essi frequenta Montmartre. Nel 1907 espone al Salon des Arts Décoratifs, nel 1909 al Salon d’Automne, nel 1911 e nel 1913 al Salon des Indépendants. È in questo periodo che Bucci intraprende l’attività incisoria. Ritornato in Italia allo scoppio della prima guerra mondiale si arruola nel 1915 nel famoso Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti che accoglieva molti artisti futuristi tra i quali Boccioni, Erba, Marinetti, Funi, Sironi, Russolo e Sant’Elia. Malgrado la sua vicinanza ai massimi esponenti del Futurismo, Bucci non vi aderì, preferendo mantenere una propria autonomia artistica.
Importante sarà il capitolo dedicato alla sua partecipazione al movimento artistico “Novecentoâ€, auspicato da Margherita Sarfatti, e di cui fu uno dei fondatori. Nel 1923 fu presente alla prima esposizione collettiva del gruppo nella galleria di Lino Pesaro a Milano. Nonostante la sua attiva partecipazione alle varie iniziative, rivolte sia all’Italia che all’estero, Bucci si allontanò lentamente da “Novecentoâ€, separandosene in maniera definitiva alla fine degli anni Venti.
La sezione allestita all’Arengario verrà interamente dedicata alla vasta attività grafica e illustrativa dell’artista, iniziata a Parigi e sviluppatasi negli anni con la produzione di puntesecche e di litografie, con tematiche che andavano dalle scene di vita parigina come Paris qui bouge, alle scene di guerra (Croquis du front italien e Finis Austriae), fino alle puntesecche realizzate nel 1925 per illustrare Il libro della Giungla di R. Kipling.
Accompagnerà la mostra, un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale.
Anselmo Bucci (Fossombrone 1887 – Monza 1955) visse a Monza in vari momenti a partire dal periodo 1904-1906. Nel 1905 s’iscrive all’Accademia di Brera. Nel 1906 si trasferisce a Parigi insieme a Leonardo Dudreville e Mario Buggelli. Nella capitale francese ha modo di venire in contatto con numerosi artisti quali Lorenzo Viani, Pablo Picasso, Gino Severini, Amedeo Modigliani, del quale diventa intimo amico. Nel 1907 espone al Salon des Arts Décoratifs, nel 1909 al Salon d’Automne, nel 1911 e nel 1913 al Salon des Indépendants. Nel 1922 torna in Italia, mentre l’anno seguente, partecipa alla prima mostra di gruppo di “Novecentoâ€, movimento del quale fu uno dei fondatori. Del 1924 è invece la sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia. Dopo il bombardamento di Milano del 1943, in cui fu distrutto il suo studio di Largo Augusto, si trasferisce definitivamente a Monza. Nel suo primo periodo monzese fu tra gli animatori del “Coenobiumâ€, cenacolo culturale frequentato da pittori, scultori, letterati tra cui Eugenio Baroni, Guido Caprotti, Leonardo Dudreville. Nel secondo dopoguerra fonda il “Gruppo degli Indipendenti†con Natalia Mola, Antonio Arosio e Nicolò Segota. Nel 1948 partecipa alla XXIV Biennale di Venezia. Muore a Monza, nel 1955.
Catalogo: Silvana Editoriale
Serrone della Villa Reale
Viale Brianza, 2 - Monza
15 settembre – 13 novembre 2005
Arengario Civico
Piazza Roma - Monza
1° ottobre – 13 novembre 2005
Orari: da martedì a domenica 10-13 / 15-19. Chiuso lunedì
Ingresso: intero 5 euro, ridotto 3 euro (studenti, over 60, soci Fai, soci TCI, Icom, accompagnatori di gruppi min. 10 persone); ingresso libero ai minori di anni 12
Per informazioni e visite guidate su prenotazione:
Ufficio Mostre, viale Brianza 2, 20052 Monza; tel. 039.322086; fax 039.361558 eventiespositivi@comune.monza.mi.it
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