L'Icasticita' delle fenditure. ''La presenza del segno non conclude ma sottolinea la corporeita' delle masse cromatiche, e la dialettica (...) del colore (...) produce continue sterzate ottiche, crepacci dell'attenzione...''Mario Lunetta
L'Icasticità delle fenditure
A distanza di due anni dall’ultima mostra romana, dell’artista calabrese Bruno Varacalli venerdì 23 settembre 2005 e fino al 19 ottobre alla galleria – Monogramma - di via Margutta 57, si aprirà sotto il titolo complessivo “l’icasticità delle fenditure†l’attesa mostra che l’artista presenterà con una
dozzina di tecniche miste realizzate fra il 2004 e il 2005.
Nato a Ciminà , paese della Calabria ionica meridionale Varacalli è vissuto a lungo a Milano dove è avvenuta la sua formazione interdisciplinare prima di trasferirsi a Roma città ove tuttora vive.
Mario Lunetta nella prefazione al catalogo scrive:
“… La presenza del segno non conclude ma sottolinea la corporeità delle masse cromatiche, e la dialettica in moto del colore che si avvita in territori sconfinati produce continue sterzate ottiche, crepacci dell’attenzione, spaesamento senza speranza.
Varacalli dosa i suoi filtri intellettuali con grande consapevolezza. Scrive infatti di se, programmaticamente: “… dal dubbio emerge l’autoriflessivo conflitto di scavare. Ecco il punto:
scavare attraverso il segno intelligibile che diviene neofilìa e traccia che disintegra ogni immobilità â€.
Appunto: la divisa smisurata di Varacalli può davvero essere posta sotto il segno del conflitto implacato del continuo scindersi degli elementi, del loro agglutinarsi e disperdersi in un flusso violentissimo di nascita- morte di presenza- assenza, dentro un vuoto vulcanico, da cratere in eruzione…â€.
monogramma Arte Contemporanea
Via Margutta 57 - Roma