Ernesto Treccani
Aligi Sassu
Bruno Cassinari
Giuseppe Migneco
Ennio Morlotti
Marina Pizziolo
Cassinari, Migneco, Morlotti, Sassu e Treccani. L'esposizione si propone di ricostruire i rapporti artistici e di amicizia che hanno legato i cinque artisti che, nella seconda parte del secolo scorso, presero dimora in Brianza. Esposti 40 dipinti: 8 per ciascuno. A cura di Marina Pizziolo.
Cassinari, Migneco, Morlotti, Sassu e Treccani
A cura di Marina Pizziolo
A Villa Filippini, un’accurata scelta di capolavori realizzati da cinque
maestri che proprio in Brianza presero dimora e lavorarono dando vita a un
cenacolo culturale, finora poco indagato.
Dal 2 ottobre si terrà la mostra “Il cenacolo verde. Cassinari, Migneco, Morlotti, Sassu e
Treccani in Brianzaâ€, che presenta 40 dipinti di questi cinque maestri (otto
per ciascuno) – da La collina (1946) di Treccani a Tramonto in Brianza
(1967) di Cassinari, da Ciclisti al traguardo (1951) di Sassu a Un traguardo
immaginario (1969) di Migneco, fino a una serie di opere di Morlotti degli
anni del suo soggiorno a Imbersago - che nella seconda parte del secolo
scorso presero dimora in Brianza, in quello stretto triangolo territoriale
che racchiude Missaglia, Sirtori, Monticello e Colle Brianza, dando vita a
un cenacolo culturale, finora poco studiato.
Curata da Marina Pizziolo, in collaborazione con Carlos Julio Sassu Suarez,
col patrocinio della Regione Lombardia e della Provincia di Milano, e
promossa dall’Associazione Culturale “Amici dell’Arte di Aligi Sassu†e
dalla Città di Besana in Brianza, l’esposizione pone al centro della propria
indagine la Brianza, patria elettiva da sempre di intellettuali e artisti,
che tra le sue colline hanno cercato e trovato la concentrazione e la pace
necessarie a dar forma e colore alla propria creatività . E questa è stata
anche la scelta fatta dai cinque artisti, scelta che è all’origine di
stagioni pittoriche che hanno trasformato i luoghi della Brianza in
‘metaluoghi’.
Come afferma la curatrice nel suo testo in catalogo, “Di volta
in volta, in potenti allestimenti di una tragedia storica, basti pensare ai
paesaggi di Mondonico dipinti con profonda affinità poetica da Cassinari e
Morlotti negli anni di guerra, quando gli artisti erano sfollati da Milano.
Oppure in echi malinconici, misura del vuoto in cui si muovono i rimasti, i
sopravvissuti all’onda immane del destino. E pensiamo alle colline briantee
dipinte nell’immediato dopoguerra da Cassinari, Morlotti e Treccani. Oppure
ancora in scenari di un oltre, rappresentazione di quella “realtà dietro le
coseâ€, ricercata dietro lo specchio illusorio dell’acqua e della terra. E
pensiamo alle splendide Imbersago, quelle dense “veroniche di materiaâ€,
secondo le parole di Arcangeli, che hanno siglato la ricerca informale di
Morlotti negli anni cinquantaâ€.
L’esposizione si propone di ricostruire i rapporti artistici e di amicizia
che hanno legato questi maestri, restituendo allo stesso tempo il senso di
presenze ormai storiche che hanno saputo consegnare la Brianza alla storia
dell’arte, e paragonando i percorsi dei cinque pittori, dalle opere del
periodo di Corrente alla loro ultima stagione.
La storia e la testimonianza degli artisti ci rivelano che si trattò di una
circostanza tutt’altro che fortuita. Fu un incontro premeditato. E le
ragioni di questo incontro affondano in quella straordinaria fioritura
culturale che prese vita a Milano verso la fine degli anni trenta, intorno
alla rivista “Correnteâ€, fondata dal giovanissimo Ernesto Treccani. “E noi
ci si sente lombardi / e noi si pensa / a migrazioni per campi / nell’ombra
dei sottopassaggiâ€: aveva scritto Vittorio Sereni, in quella silloge di
poesie, Frontiera, che rappresenta uno dei momenti più alti della vicenda
editoriale di “Correnteâ€. Intorno alla fine degli anni sessanta i nostri
cinque artisti finiscono per prendere dimora, nel caso di Sassu stabilmente,
o altrimenti per lunghi periodi, in Brianza, dando vita a uno straordinario
cenacolo culturale, finora mai indagato.
Accompagna la mostra un catalogo pubblicato da Bellavite Editore.
Immagine: Ennio Morlotti, Vegetazione, 1957, olio su tela, 80 x 75 cm, collezione Antonio Stellatelli
Villa Filippini
Besana in Brianza (MI)
Orari: da venerdì a domenica, 10-13; 14-19; da martedì a domenica per
gruppi, su prenotazione.
Ingresso: intero: 5 €; ridotto: 3 € (studenti e gruppi); gratuito per
bambini minori di 8 anni e per adulti maggiori di 65 anni.
Informazioni:
Associazione Culturale “Amici dell’Arte di Aligi Sassuâ€
tel. 0362 900227 cell. 335 5782415
info@amicialigisassu.it
Prenotazioni e visite guidate:
Ufficio Cultura – Micaela Doni
tel. 0362 996108
Ufficio stampa:
CLP Relazioni Pubbliche
Via Fontana 21 - Milano
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