Family, Money, Inheritance. Il suo vocabolario segnico e' frutto di incessanti sperimentazioni, disegna un mondo in cui il decorativismo, portato alle sue conseguenze estreme, e' investito di un ruolo gioiosamente sovversivo. In questa occasione il suo progetto e' un'installazione in cui wall painting e scultura si incontrano
Family, Money, Inheritance
francesca kaufmann è lieta di presentare la seconda mostra personale di Lily
van der Stokker in occasione di START, il week-end per l'arte contemporanea
durante il quale 24 gallerie milanesi apriranno congiuntamente, nei giorni 7
- 8 - 9 ottobre.
I wall paintings di Lily van der Stokker lanciano una sfida all'aura di
ufficialità associata al concetto di arte. Il vocabolario segnico di Lily
van der Stokker, frutto di incessanti sperimentazioni, disegna un mondo in
cui il decorativismo, portato alle sue conseguenze estreme, è investito di
un ruolo gioiosamente sovversivo.
Lily van der Stokker sviluppa una poetica della marginalità : l'apparente
futilità dei suoi motivi, variazioni infinite di organismi dinamici e pieni
di grazia, rivela il deciso orientamento verso un'arte appagante,
coinvolgente, inclusiva piuttosto che elitaria.
E al marginale sembrano orientate le tematiche dei motivi verbali. Al
messaggio necessitante, gridato, ufficiale, Lily van der Stokker sostituisce
riferimenti alla sfera più intima, meno pubblica dell'esistenza, squarci di
una prosaica quotidianità . I dettagli pratici, le piccole tragedie senza
tragedia - increspature minime della realtà individuale - sono sussurrati,
piuttosto che urlati a chiare lettere, edulcorati dal sinuoso controcanto
estetico, piuttosto che sottolineati da immagini che confermino il
messaggio.
Il wall painting, tradizionalmente destinato alla comunicazione pubblica,
sembra allora veicolo di una pura autoaffermazione, intima e personale. Ma
l'ambiguità delle frasi, l'incerto status di verità dei messaggi rimandano a
una dimensione collettiva, condivisibile dell'esperienza artistica, proprio
perché fondata sulla banalità , sullo stereotipo, su frasari che ci
appartengono.
Il progetto presentato da francesca kaufmann, 'Family Problems', è
un'installazione in cui wall painting e scultura si incontrano per creare un
ambiente che associa alla giocosità visiva e visionaria tematiche di pura
amministrazione domestica, le questioni economiche legate ai drammi
familiari. L'arida materialità di problemi quotidiani è inglobata in uno
spazio gioioso ed estetizzante, del tutto avulso dalla realtà . Le forme
tridimensionali insinuano il vago ricordo di mobili da cucina e un piccolo
totem riporta scritta sul retro la memoria di un trauma: "le mie due sorelle
hanno ereditato tutto, mio padre mi ha diseredato, è possibile?"
Lily van der Stokker interpreta il dipinto murale come uno spazio di
incontro tra soggettività e dimensione pubblica, un residuo di libertà che
si insinua tra le pareti del reale. Massimalismo decorativo e coraggio della
banalità si incontrano per dare vita a una seduzione ambigua e priva di
pudore.
L'artista, nata a Hertogenbosch nel 1954, vive e lavora tra Amsterdam e New York.
Inaugurazione 7 ottobre 2005 ore 12.00 Â 21.00
Sabato 8 e domenica 9 ore 12.00 Â 20.00
Galleria Francesca Kaufmann
via dell'Orso 16 - Milano