Galleria San Fedele
Milano
piazza San Fedele, 4 (Auditorium via Hoepli, 3a)
02 86352233 FAX 02 86352236
WEB
Due mostre
dal 28/9/2005 al 8/10/2005
02 86352233 FAX 02 86352236
WEB
Segnalato da

San Fedele Arte




 
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28/9/2005

Due mostre

Galleria San Fedele, Milano

Sergio Lovati. Ogni volta mi sfugge (e mi porta lontano); in mostra una serie inedita di lavori fotografici che riflettono sul tema identita'/relazione. Il Mondo Attorno: Pierpaolo Curti presenta una serie di dipinti in cui riflette sul rapporto fra uomo tecnologico e pre-tecnologico, Devis Venturelli presenta la sua produzione video di matrice autobiografica.


comunicato stampa

Sergio Lovati

Ogni volta mi sfugge (e mi porta lontano)

A cura di Silvio Wolf

La mostra Ogni Volta mi sfugge (e mi porta lontano) di Sergio Lovati, chiude il percorso, iniziato un anno fa, del Premioartistivisive San Fedele 2004-2005 dal tema: Il senso del corpo. Inizia ora la nuova edizione 2005-2006 che rifletterà su: Il viaggio.

Si tratta dunque del momento conclusivo di un'iniziativa in cui la Galleria San Fedele ha voluto manifestare la sua attenzione al mondo artistico giovanile e riflettere, insieme ai giovani, su alcune tematiche che possano costituire momento di crescita umana e culturale.

Nel mese di maggio 2005, con la consegna della statua creata espressamente da Lucio Fontana nel 1951 per il concorso, la giuria ha premiato Sergio Lovati.

In mostra una serie inedita di lavori fotografici che riflette sul tema identità/relazione. Lovati cattura per strada il volto di persone inconsapevoli di essere ritratte nell'indifferenza del loro percorso quotidiano. In seguito, il giovane artista pone in relazione questi sguardi in una decina di dittici, accomunando storie di vita che fino ad allora non si erano mai incontrate. Dal flusso caotico di una strada, dal procedere inarrestabile del tempo, emergono in questo modo incontri, reti di relazioni, spazi possibili di condivisione. La vita nasce in questi spazi dove un dialogo è creato, in quei luoghi in cui, come il giovane Lovati, riusciamo a fermarci, a sostare, nel desiderio di partecipare a quell¹Incontro sui cui si fonda il mistero della vita. Chiude il percorso espositivo l¹opera premiata, l¹installazione Ogni Volta mi sfugge (e mi porta lontano) da cui prende il nome la mostra.

Entrando in una stanza buia, lo spettatore si trovava di fronte a uno specchio. L'immagine riflessa era trasmessa a distanza differita su di uno schermo per cui, dopo alcuni secondi di attesa, lo spettatore poteva ri-vedere, ri-trovare la propria immagine. Tuttavia, non in modo continuo, a causa delle pause, delle riprese, delle soste prolungate... Se poi nella stanza entrava un altro spettatore, l¹immagine del primo poteva sovrapporsi a quella del secondo, creando una rete di relazioni, di incontri. Le persone sembravano intrecciare le loro vite, sovrapporre le loro esperienze, creare spazi di relazione.

Con il contributo di FONDAZIONE CARIPLO

Catalogo in galleria. Testi: Giuseppe Guzzetti, Andrea Dall'Asta S.I., Silvio Wolf

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Pierpaolo Curti e Devis Venturelli

Il Mondo Attorno

a cura di Angela Madesani

Il San Fedele ospita presso lo SPAZIOAPERTO Pierpaolo Curti e Devis Venturelli, giovani artisti che si sono classificati al secondo posto ex aequo del Premioartivisive San Fedele.

Se l'opera presentata in concorso da Curti era un'installazione, in mostra presenta, invece, una serie di dipinti. Il suo cammino si dipana attorno ad alcuni momenti portanti, dove la riflessione sul rapporto sociale e culturale fra uomo tecnologico e pre-tecnologico è sicuramente centrale. Rapporto che è precipuo nel nostro particolare momento storico. Le sue opere, di notevole raffinatezza esecutiva, hanno per soggetto la terra, i campi. Una realtà che Curti lodigiano conosce particolarmente bene e alla quale è affezionato. Certo, mangiamo pomodori grandi come meloni, fragole enormi, mele lucide e meravigliose, ma i nostri figli sono, nel migliore dei casi, afflitti da allergie sin dalla nascita. La nostra terra è inquinata e pericolosa. Il biologico diventa business. L'homo sapiens è divenuto homo tecnologicus: la situazione ci sfugge di mano. Curti registra questi dati, in attesa di capire dove andremo a finire. Nulla di apocalittico, soltanto la partecipazione e lo sdegno dovuti. Pensiamo di potere dominare tutto, di dettare le nostre leggi, forse occorrerebbe fermarsi un istante a riflettere, se non altro per prendere coscienza.

Devis Venturelli presenta la sua nuova produzione video, dove la riflessione è soprattutto di matrice autobiografica. La sua è una ricerca volutamente povera, artigianale, dove tutto è tenuto rigorosamente sotto controllo da Venturelli stesso, con una meticolosa idea progettuale che gli viene dalla sua formazione di architetto. Il rapporto è con il suo mondo circostante: con l'anima gemella, con il cimitero della sua città, con la nonna sul letto di morte. Ma questi rapporti, apparentemente solo intimi, si estendono al macrocosmo, diventano esperienze universali, si fanno una sottile riflessione sui riti della società in cui viviamo. L'impegno sociale non è urlato, gridato, ma schivo, come la sua persona. Non alza la voce, piuttosto costruisce con pazienza un discorso sul senso delle cose e degli eventi e sulla loro relazione, il tutto ritmato dalla musica. Dove al centro è sempre l'uomo con le sue verità spesso solo apparenti e le sue evidenti contraddizioni.

Si ringrazia FONDAZIONE CARIPLO

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Immagine Sergio Lovati

San Fedele Arte
Via Hoepli 3a-b Milano

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