Marcorossi Artecontemporanea
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Franco Guerzoni
dal 28/9/2005 al 29/10/2005
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Ufficio Stampa Spirale Arte



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Franco Guerzoni
Alberto Fiz



 
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28/9/2005

Franco Guerzoni

Marcorossi Artecontemporanea, Milano

Nero Fumo. Ultimi lavori. Le tavole nere dell'artista evocano le cromie opache della fuliggine e del carbone, mostrando la morbidezza di una materia che ritiene la luce, la cattura e la rilascia attraverso chiarori improvvisi. Il bianco emerge da squarci delle velature nere, luce e buio si inseguono in un contrasto che enfatizza le diverse luminosita'.


comunicato stampa

Nero Fumo

A cura di Alberto Fiz

Giovedì 29 settembre SpiraleArte artecontemporanea presenterà a Milano gli ultimi lavori di Franco Guerzoni. Le tavole nere dell’artista evocano le cromie opache della fuliggine e del carbone, mostrando la morbidezza di una materia che ritiene la luce, la cattura e la rilascia attraverso chiarori improvvisi. Il bianco emerge da squarci delle velature nere, luce e buio si inseguono in un contrasto che enfatizza le diverse luminosità. Inizia così un altro viaggio dell’artista, una nuova ricerca legata al ciclo Smoke, presentato nel 2004 a Verona in occasione della personale Sipari tenutasi a Palazzo Forti, che ben indagava il dialogo istituito tra ombra e luce.
La personale milanese presenta inoltre una sezione intitolata “La stanza dei Dolmen e dei Menhir” dove si osserva una particolare attenzione per la composizione interna all’opera: porzioni di campi e quadrature sembrano voler ricondurre a una riflessione metalinguistica, all’opera d’arte che parla di sé, con una cornice interna che diviene discorso sulla selezione del visibile. La tavola di Guerzoni diviene allora una stanza nella cui ombra riportare e racchiudere l’esterno, uno spazio nel quale, come in un piccolo museo, poter custodire la preziosità della notte. Catturano l’osservatore i Dolmen e i Menhir, i bassorilievi scavati nelle tavole che stregano lo sguardo con le loro prospettive prive di punti di fuga.

Completano la mostra piccole tavolette di gesso che recano incisioni, graffiti che il tempo ha scelto di lasciare come traccia del suo trascorrere e sulle quali altri segni intervengono nella speranza di restaurare ciò che è stato usurato.

Franco Guerzoni è nato nel 1948 a Modena, dove vive e lavora. Fin dai primissimi anni Settanta si dedica alla ricerca dei sistemi di rappresentazione dell’immagine attraverso l’uso del mezzo fotografico, in un contesto di forte influenza concettuale e di un intenso scambio di idee con giovani artisti modenesi quali Franco Vaccari, Claudio Parmiggiani, Giuliano Della Casa, Carlo Cremaschi, il fotografo Luigi Ghirri e altri che praticano un lavoro di ricerca sui nuovi linguaggi.
Appartengono a questo filone Archeologia, la prima personale di Guerzoni a Bologna, curata da Renato Barilli nel 1973, la collettiva milanese Blow-Up del 1976, ancora a cura di Renato Barilli, e la collettiva Foto-grafia, del 1977 a cura di Arturo Carlo Quintavalle.
Negli stessi anni l’artista presta grande attenzione al mondo archeologico, del quale indaga gli aspetti di stratificazione culturale, affascinato dall’idea di antico come perdita, senza lasciarsi tentare dal desiderio di ricostruirlo. Elabora parallelamente libri – opera che affrontano i temi del viaggio, della riproduzione dell’immagine e delle sue molteplici letture. Risale ai primi anni Ottanta la svolta artistica che lo vede impegnato nel passaggio dall’amore per la pagina del libro alla realizzazione di grandi carte parietali gessose, coinvolte in un’idea di geografia immaginaria. Sono di questo periodo la mostra milanese Cosa fanno oggi i concettuali?, realizzata nel 1986 alla Rotonda della Besana per la cura di Renato Barilli, e Scavi superficiali, del 1987, curata da Paolo Fossati alla Galleria Civica di Modena.
Guerzoni approda alla fine degli anni Ottanta a una ricerca sulla superficie intesa come profondità, che dà luogo a grandi cicli di opere quali Decorazioni e rovine, presentate in una sala personale alla Biennale di Venezia del 1990, e Restauri provvisori, in mostra alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna, a cura di Pier Giovanni Castagnoli. Un’ampia retrospettiva dell’artista, con testimonianze di trent’anni di ricerca, è stata coordinata da Paola Jori nel 1996 in occasione della mostra personale presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, mentre sono del dicembre 1999, a Palazzo Massari di Ferrara, la personale Orienti, curata da Pier Giovanni Castagnoli. Nel 2004 presenta Sipari. a Palazzo Forti di Verona, curata da Fabrizio D’Amico e Giorgio Cortenova, a Reggio Emilia l’installazione Pitture Volanti al Broletto, curata da Pier Giovanni Castagnoli, contemporaneamente a Bianca e Volta alla Casa dell’ Ariosto, sempre a Reggio Emilia, curata da Fabrizio D’Amico. E’ del 2005 l’installazione Pagine Furiose realizzata all’Istituto Italo Francese di Bologna.
Sue opere sono presenti in raccolte pubbliche e private, in Italia e all’estero.

Spirale Arte artecontemporanea
C.so Venezia 29 Milano

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