Arturo Carlo Quintavalle presenta il volume 'Percorsi di Autocoscienza nell'Anima', viene proiettato il film 'Con l'universo nel cuore' di Ginetto Campanini e sono in mostra alcune opere. L'accento e' portato sulla capacita' di Hsiao Chin di rappresentare, con forme colorate apparentemente semplici, il proprio mondo introspettivo e metafisico sempre legato, in un vortice dinamico, con l'Essere Infinito del cosmo.
Giovedì 29 settembre 2005 ore 18,30
Arturo Carlo Quintavalle presenta il volume
Hsiao Chin
"Percorsi di Autocoscienza nell'Anima"
a cura di Maurizio Vanni, Carlo Cambi Editore
e il film di Ginetto Campanini
"Con l'universo nel cuore", dedicato all'artista.
Giovedì 29 settembre alle ore 18,30, si terrà alla Fondazione Marconi, la presentazione di Arturo Carlo Quintavalle del volume di Maurizio Vanni, "Hsiao Chin. Percorsi di Autocoscienza nell'Anima", pubblicato da Carlo Cambi Editore in occasione della mostra personale di Hsiao Chin al Guandong Museum of Art di Canton inauguratasi lo scorso 26 agosto. La presentazione sarà accompagnata dalla proiezione del film, "Con l'universo nel cuore", di Ginetto Campanini dedicato alla vita di Hsiao Chin e da una mostra di opere recenti su carta.
Nel volume, "Hsiao Chin. Percorsi di Autocoscienza nell'Anima", Maurizio Vanni descrive la poetica intimista e pittorica che porta l'artista ad affrontare temi come l'Anima, "l'attività cosciente dell'uomo e il principio di vita di ogni essere vivente" e il Tutto, la fonte universale che genera e che emana energia creatrice. In un indagine sul significato filosofico e religioso del Tutto e dell'Anima, l'autore vede nell'arte di Hsiao la capacità di ascoltare, di penetrare all'interno di tutte le cose, toccando "l'anima della vita". L'accento viene quindi portato sulla capacità di Hsiao Chin di rappresentare, con forme colorate apparentemente semplici, il proprio mondo introspettivo e metafisico sempre legato, in un vortice dinamico, con l'Essere Infinito del cosmo. Il limite umano viene assorbito dal Tutto e l'energia creatrice Divina riesce quindi a manifestarsi in modo armonioso ed unico.
Il film "Con l'universo nel cuore" di Ginetto Campanini è un bellissimo viaggio di esplorazione fra Oriente e Occidente seguendo la vita e il percorso artistico di Hsiao Chin. L'artista, si racconta dalla nascita del movimento di arte astratta TON FAN (alla metà degli anni '50) fino alle opere della maturità , ripercorrendo le vicende che lo hanno influenzato sia a livello personale che artistico: gli anni difficili di Taiwan, la fuga in occidente, (prima a Barcellona e poi a Milano), il periodo vissuto negli Stati Uniti negli anni '60, la ricerca delle sue radici spirituali nel Taoismo e nel Buddismo negli anni '70, ed infine la rappresentazione del dolore del lutto con il ciclo "La Grande Soglia" degli anni ‘90. Il film di Campanini, durata 57 minuti, in lingua italiana con sottotitoli in inglese, ci racconta la vita dell'artista intrecciando la sua poetica con le forme e i colori della sua pittura.
Figlio di Hsiao Yu-mei, un pioniere della musica moderna cinese e fondatore nel 1927 del Conservatorio di Shanghai, Hsiao Chin nasce a Shanghai nel 1935. Dopo aver frequentato la facoltà di Belle Arti a Taipei fonda il gruppo Ton Fan di arte contemporanea, vincendo nello stesso anno una borsa di studio a Barcellona. Alla fine degli anni '50 si trasferisce a Milano, dove stabilisce contatti con artisti d'avanguardia (Fontana, Crippa, Manzoni). E' il fondatore di tre movimenti internazionali d'arte dei quali lui stesso ne rappresenta una sintesi felice: nel 1961 nasce Punto, volto a considerare l'arte come mezzo di trascendenza dei limiti umani rispetto all'infinito; nel 1978 compare Surya (Sole), una ricerca della trascendenza partendo da una umile consapevolezza dei limiti umani; ed infine Shakti (Energia), del 1989, movimento artistico che attinge l'energia creativa dall'Universo stesso. Dopo soggiorni a Londra, Parigi e New York, nel 1971 torna Milano e incomincia a dedicarsi all'insegnamento (prima all'Istituto Europeo di Design di Milano, poi all'Accademia di Belle Arti a Urbino e dal 1985, fino al 1997, insegna incisione all'Accademia di Brera a Milano). Nel 1988 lo studio Marconi gli dedica una prima grande retrospettiva. La maturità artistica e poetica viene raggiunta da Hsiao Chin a partire dagli anni '90 con quattro grandi cicli di opere chiamate: il "Passaggio alla Grande Soglia", sublimazione della morte della figlia Samantha, "Verso il Giardino eterno", "L'inizio della Rinascita" ed "Evoluzione cosmica".
Principali mostre antologiche dedicate a Hsiao Chin: A Journey back to the Source, opere dal 1958 al 2004, Guangdong Museum of Art, Guangzhou – dal 26 agosto al 11 settembre 2005; Hsiao Chin, Museo Villa Colloredo Mels, Recanati – dal 19 giugno al 21 agosto 2005; The Journey of Hsiao Chin's Painting 1958-2004, Shanghai Art Museum, Shanghai – dal 24 dicembre 2004 al 10 gennaio 2005; le retrospettive all'Istitut Mathildenhöhe di Darmstadt in Germania nel 1998, al Taiwan Dimension Endowment of art nel 1996 e al Central Academy of Fine Arts di Beijing nel 1994.
Arturo Carlo Quintavalle, allievo di Carlo Ludovico Ragghianti alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Collaboratore di "SeleArte", ha insegnato storia dell'arte in diverse università americane, tra cui la University of Chicago, e dal 1964 ha la cattedra di storia dell'arte all'Università di Parma, dove ha fondato e dirige il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC), la massima raccolta italiana di disegno progettuale, fotografia, fumetto, grafica e disegno di moda. Tra i più accreditati studiosi di storia dell'arte medievale, da decenni Quintavalle si interessa infatti anche ai diversi aspetti della comunicazione visuale contemporanea, oltre che delle ricerche artistiche specifiche. Tra i suoi libri più noti di storia dell'arte medievale si ricordano: "La Cattedrale di Modena", 1964; "Wiligelmo e la sua scuola", 1967; "Romanico padano, civiltà d'Occidente", 1969. Ha curato numerose e importanti esposizioni di arte contemporanea, con particolare interesse per gli artisti della sua generazione, come Mario Schifano, Emilio Tadini ecc. Oltre che curatore di vari cataloghi di mostre, è autore dei volumi "Pubblicità . Modello, sistema, storia", 1977; "Messa a fuoco. Studi sulla fotografia", 1983; "Muri di carta", 1993; "Il rosso e il nero. Figure e ideologie in Italia 1945-1980", 1999. Collabora con scritti di critica d'arte al "Corriere della Sera" e al settimanale "Panorama".
Ginetto Campanini, nasce a Tortiano (Parma) il 25 giugno 1953. Si laurea in scienze sociali nel 1979 e nei primi anni '80 lavora nell'audiovisivo sperimentando nuove tecnologie e tecniche narrative. Nel 1987 crea un proprio studio di produzione cinetelevisiva. Regista e produttore, realizza numerosi reportages, film d'arte, documentari di carattere sociale, scientifico e naturalistico per network nazionali. Ha collaborato per la realizzazione di vari musei, ed è consulente per la conservazione e valorizzazione del patrimonio audio-visivo dell'Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna.
Maurizio Vanni, dopo aver conseguito la laurea in Art Management a Saint Louis nel Missouri, e un Master in "Arte e tecnologia scientifica. Simulazione e interattività ", si laurea a Firenze in Storia dell'Arte specializzandosi in Museologia. Attualmente cura tre collane di arte contemporanea per Carlo Cambi Editore -Titani, Prometeo ed Eventi-. Ha tenuto e curato più di 400 esposizioni d'arte in Italia e all'estero di importanti artisti quali Annigoni, Picasso, de Pisis, Marino Marini, Squillantini, Virgilio Guidi, Cipolla, Kostabi, Sironi, ecc. E' appena rientrato dalla Cina dove ha presentare nel museo d'arte contemporanea di Guangdong la mostra e il libro "Percorsi di autocoscienza nell'anima" sull'artista Hsiao Chin.
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Fondazione Marconi Arte Moderna e Contemporanea
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Orario d'apertura: da martedì a sabato ore 10,30 – 12,30 e 15,30 – 19