Tra figurativo e surreale. Lo spazio rivela l'uomo e la sua presa di posizione nei confronti della natura, delle dimensioni abitative e culturali, tra le quali il pittore inserisce contenuti psicologici.
Opere pittoriche
Vittorio La Spina nasce a Napoli l'11 maggio 1957. Studia all'Istituto d'Arte di
Napoli, iniziando una ricerca sulla pittura surrealista di ispirazione Daliniana,
partecipa ad alcune collettive riscuotendo i favori di giurie e critica.
Dalla fine degli anni settanta viene attratto dalle tematiche romantiche di vari
pittori dell'800, fa sue le trasparenze soffuse di luce e il delicato fraseggio di
toni caldi che caratterizzano quel periodo artistico. Dal 1977 al 1978 vive ed opera
a Firenze dove partecipa a manifestazioni artistico-culturali e respira e attinge i
toni poetici di grandi paesaggisti toscani che arricchiscono di nuovi impasti
cromatici la sua tavolozza.
Nel 1986 espone al San Diego Center ofthe Arts (California).
La vicenda figurativa di questo pittore è tutta incentrata sull'evidenza del brano
poetico e sulla dose sentimentale che media la comunicazione. Lo spazio aggettivo
rivela l'uomo e la sua presa di posizione nei confronti della natura, delle
dimensioni abitative e culturali, tra le quali assume atteggiamenti rivelatori di
contenuti psicologici.
Una fioritura improvvisa, un cane che punta la preda, il sottobosco, l'angolo del
terrazzo, l'architettura spontanea che rivela l'estro del maestro muratore, l'angolo
dell'attesa e quello del riposo, in cui vagano i pensieri, la strada assolata, la
campagna, che attrae con l'incanto di un'armonia dalla quale deriva lo stato di
grazia di una fanciulla, figlia della più fiorita delle stagioni, sono richiami
sentimentali. Sono brani d'interiorità , che si espande e si fa gioia, esultanza, per
un improvvisa illuminazionedalla quale il fruitore resta attratto. La investiga infatti e ne percepisce le luminose trascrizioni con ìe quali il pittore rappresenta moti psichici e sincronia
di eventi. Le opere di La Spina ci portano nel loro interno, ci coinvolgono in
sondaggi, in riflessioni sulla solidità di una realtà , che resiste al tempo
cronologico e si arricchisce del dono della poesia alla quale
sempre affida il senso della sua inesauribile vitalità .
Vernissage: sabato 8 ottobre 2005, dalle 18.30
Galleria Tartaglia Arte
Via XX Settembre, 98 c/d - Roma
Orario dal lunedì al sabato 10-14 /15,30-19,30
Ingresso libero