Centro Cultural Pontificia Universidad Catolica del Ecuador
Quito
WEB
Claudia Losi
dal 5/10/2005 al 5/11/2005
WEB
Segnalato da

UesseArte



 
calendario eventi  :: 




5/10/2005

Claudia Losi

Centro Cultural Pontificia Universidad Catolica del Ecuador, Quito

Balena Project. L'opera e' il pretesto per il compimento di un viaggio che intreccia le geografie del reale con i percorsi dell'immaginario e del mito. La balena diviene il motivo per molteplici invenzioni che trasformano la meraviglia in relazioni, in gesti e in cose. Il senso del progetto consiste nello spostamento della 'mole' di un corpo che e' insieme fisico e impalpabile.


comunicato stampa

Curatori: in Ecuador Ines Flores, in Italia: Giorgina Bertolino, Francesca Comisso, Nicoletta Leonardi, Lisa Parola, Luisa Perlo

In un tempo lontano le balene nuotavano tra gli Appennini, in un mare che ha lasciato ora il posto al cielo. Così Claudia Losi (Piacenza 1971) spiega come è nata l’idea della sua Balena alle donne di Guamote, coinvolte nella tappa ecuadorense del progetto.

Realizzata in tessuto di lana secondo la morfologia e le dimensioni reali della mediterranea Balena Physalus (23 metri di lunghezza per 4 metri d’altezza), è stata cucita nei Lanifici Botto tra le colline del biellese in Piemonte. Proprio come un’antica mirabilia, l’oggetto si carica di suggestioni, raccoglie sguardi e gesti, suscita racconti e fa riemergere ricordi tanto più quando è mostrato lontano dal mare.

La Balena di stoffa, nata nell’ambito dell’arte contemporanea ed esposta per la prima volta nello spazio di Viafarini a Milano (febbraio 2004), è il pretesto per il compimento di un viaggio che intreccia le geografie del reale con i più ampi e flessibili percorsi dell’immaginario e del mito.

Copia fedele e dettagliata di un animale vero, diviene il supporto per il sogno e il fantastico, il motivo per molteplici invenzioni che trasformano la meraviglia in relazioni, in gesti e in cose. Sotto un tendone da circo, nei Giardini pubblici di Porta Venezia, a Milano, si è svolta ai suoi fianchi la lettura di un “Diario di bordo” (aprile 2004).

A Torino, lungo il fiume, sui Murazzi del Po, la sua pelle vuota è stata animata da una performance prodotta nell’ambito di un workshop multidisciplinare (luglio 2004). Riempita d’aria e dunque trasformata in grandezza, ha accolto nella Piazza Garibaldi di Lerici, in Liguria, i racconti di un cantastorie e si è arricchita di “speciali compagni di viaggio”: i pesci e i balenotteri in stoffa realizzati dai bambini di Lerici e Sarzana nel corso di un laboratorio didattico (settembre 2004). E ancora a Torino, nel Corso di Laurea in Graphic e Virtual Design del Politecnico (marzo 2005), Balena Project è stata oggetto di un workshop in cui gli studenti hanno elaborato progetti per il trasporto, la comunicazione, il merchandising, tra i quali kit e materiali ad uso dei bambini che in parte prenderanno forma nella nuova tappa in Ecuador.

Il senso del progetto consiste proprio nello spostamento della “mole” di un corpo che è insieme fisico e impalpabile, grazie a un movimento dato per passioni individuali e collettive: “Solo così - annota l’artista - può farsi ragione di sogni e di utopie”.

Questa dunque la ragione della nuova partenza, il trasferimento da un continente a un altro, la “migrazione” della Balena in Ecuador. Come già in Italia, anche questa tappa è l’esito di una ricognizione lenta e meditata con cui l’artista ha preparato il terreno della condivisione di Balena project.

Claudia Losi ha infatti conferito al tempo sognante dell’attesa - quello che vede la balena, insieme ad altri carichi, un container vicino all’altro, attraversare paesi, mari e oceani prima di giungere in Ecuador - una densità fatta di incontri e di scambi tradotti in pratiche. Un viaggio che parte dalle montagne di Guamote, dove “Immaginarsi il mare a 3000 metri senza averlo mai visto…” è lo spunto assunto dall’artista per collaborare con un gruppo di tessitrici coinvolte nelle attività del Codep di Riobamba, e che prosegue a Guayaquil, in un percorso che si sviluppa grazie alla partecipazione di gruppi di donne, di bambini, di studenti e di artigiani.

La realizzazione di un corredo di oggetti - piccole balene di stoffa dai vari usi, origami di carta e altri oggetti forniti in kit alle scuole - da mostrare alla fine del viaggio accanto alla Balena, è l’occasione per l’utilizzo creativo di pratiche, saperi e materiali propri del territorio: lana, cotone, tinture, balsa, fibre vegetali.

Come già nei “ricami collettivi” avviati a partire dal 1998, Losi fa del lavoro artistico l’occasione per innescare una microeconomia sostanziata sia dalla forma del compenso che dalla produzione, sia pure su scala limitata, di oggetti commerciabili.

Il “fare” nel progetto ecuadorense segue il filo di tre direzioni tematiche che si intrecciano una all’altra: la sollecitazione di un immaginario, sul mare e sulle balene, un’impronta sul sociale, attraverso questo e altri progetti che, nello scambio e nel dialogo con i saperi e la cultura locale, possono creare delle nuove possibili occasioni produttive e, infine, una riflessione ambientale. “Portare una balena in giro per il mondo, – scrive infatti- farla arenare in luoghi anche molto inconsueti, traina con sé tutta una serie di riflessioni sulla tutela dell’ambiente e soprattutto sull’avere cura e rispetto come attitudini fondamentali del rapporto non solo con la natura ma anche verso la comunità allargata di cui si dovrebbe fare parte”.

I due appuntamenti di Guayaquil (di fronte alle Galapagos, uno dei posti di ritrovo delle balene durante la stagione degli amori in settembre, il più importante porto dell’Ecuador dove nel 2004 è stato inaugurato il MAAC, Museo Antropológico y de Arte Contemporáneo Malecón Simón Bolivar y Loja) e di Quito (la seconda città capitale più alta del mondo, dichiarata dall’UNESCO nel 1978 “patrimonio dell’umanità”) sono promossi da La Marrana arteambientale di Montemarcello che prosegue così nella promozione dell’arte contemporanea italiana, attraverso il sostegno e l’organizzazione di mostre che abbiano sempre un rapporto con l’ambiente e gli aspetti naturali.

Claudia Losi – Note biografiche

Nata a Piacenza nel 1971. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna e laureata alla Facoltà di lingue e letterature straniere, sempre a Bologna. Nel 1998 partecipa al Corso Superiore di Arte Visiva della Fondazione Antonio Ratti di Como, visiting professor Hamish Fulton. Nel 2000 è selezionata dalla giuria italiana per l’International Studio Program P.S.1-New York.

Nel 2003 partecipa al progetto europeo RADAR, Creative Human Lab in European Cities, Culture 2000 Framework Program in Venezia (a cura di Angela Vettese). La sua prima personale è nel 1997 (Piacenza, Galleria Placentia Arte, Licheni), cui fanno seguito quelle del 1998 e 2000 alla L.F.A.C. di Torino (Claudia Losi, a cura di G. Bertolino, e Marmagne, (a cura di G. Scardi); nel 2001 all’istituto Italiano di Cultura di Washington (Walkscape, con M. Meschiari) e a Roma, presso la galleria Primo Piano; nel 2002 espone presso la Galleria Lindig in Paludetto, a Norimberga e a Imola, presso la Rocca Sforzesca (Tre Regni, a cura di R. Daolio); nel 2003 espone a Milano, presso Monica De Cardenas (Mari).

Infine, nel 2004, in Viafarini, Milano, prende inizio il tour di Balena project - animazione (a cura di A. Pioselli e G. Scardi), che prosegue con un workshop a Torino, ai Murazzi del Po (a cura di a.titolo).

Balena Project trova la sua prima concretizzazione di balena gonfiata a grandezza naturale in occasione della mostra a Lerici “Balena Project e altre storie” a cura di Gabi Scardi (settembre 2004).

Nel 2005 la GAM – Galleria Arte Moderna di Bologna le dedica un’ampia personale.

Partecipa a diverse mostre collettive, in particolare, negli ultimi anni: Los Angeles Raid Project “Ti voglio bene” a cura di Gabi Scardi (marzo 2005), Torino, Palazzo Bricherasio, Biennale Internazionale per la Fotografia, Innatura; Monfalcone, Galleria d’Arte Contemporanea, Ratio; Rovereto, MART-Museo di Arte Contemporanea di Trento e Rovereto, Il racconto del filo. Cucito e ricamo nell’arte contemporanea a cura di Giorgio Verzotti e Francesca Pasini; Piacenza, Officina della Luce, ex Centrale Emilia, Cover Theory; Milano, PAC, Utopie Quotidiane; Milano, Ex tipografia GEA, AssabOne; Francavilla al Mare, Pescara, Museo Michetti, Adriatico. Le due sponde, Premio Michetti; Roma, “S8Zero” - Palazzo delle Esposizioni, Italian Studio Program 2000/2002-P.S.1 italian bureau selection; Nailsworth, Gloucestershire, Inghilterra, Cairn Gallery, The Old Stamp Office, The Equinox; Tirana (Albania), National Fine Arts Gallery, Onufri 1999.

Ufficio stampa: uessearte tel. 031 269393 fax 031 267265

Immagine: Claudia Losi, La grande Balena di "Balena project"

Inaugurazione: 6 ottobre

Centro Cultural Pontificia Universidad Catolica del Ecuador
Quito - Ecuador

IN ARCHIVIO [1]
Claudia Losi
dal 5/10/2005 al 5/11/2005

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede