Galleria d'arte Il Vicolo
Genova
salita Pollaiuoli, 37r
010 2467717
WEB
Concetto Pozzati
dal 5/10/2005 al 19/11/2005
010 2467717
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Galleria d'arte Il Vicolo




 
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5/10/2005

Concetto Pozzati

Galleria d'arte Il Vicolo, Genova

Frammenti di memoria. Una cinquantina di disegni e collage su carta che attraverano i diversi temi degli ultimi anni, dal ciclo dei burattini, a quello delle torture, alle cartoline. L'artista dal 1960 scrive su numerose riviste specializzate, interessandosi ai problemi di critica e teoria dell'arte viste dalla parte del pittore.


comunicato stampa

Frammenti di memoria

L’artista presenta una cinquantina di disegni e collage su carta, attraversando i diversi temi affrontati negli ultimi anni, dal ciclo dei burattini, a quello delle torture, alle cartoline.

L'artista:
Concetto Pozzati nasce nel 1935 a Vò di Padova. Nel 1949, trasferitosi a Bologna, dove risiede attualmente, frequenta il locale Istituto d'Arte. Si interessa di architettura e di grafica pubblicitaria.
Nel 1955 è a Parigi per perfezionarsi nello studio della pubblicità nell'atelier di Sepo, con il quale nel 1960 fonda a Bologna la Scuola d'Arte Pubblicitaria dedicata a suo padre, Mario Pozzati. Insegna grafica pubblicitaria fino al 1967.
Dal 1967 insegna all'Accademia di Belle Arti di Urbino, che poi dirige fino al 1973. Successivamente insegna a Venezia, Firenze e infine a Bologna come titolare della cattedra di pittura all'Accademia.
E' accademico di San Luca e dal 1993 al 1996 è stato Assessore alla Cultura di Bologna.
Nel 1998 è direttore artistico della Casa del Mantegna di Mantova.
Nella sua lunga carriera ha avuto numerosi incarichi da musei italiani e stranieri per allestire rassegne d'arte contemporanea e dal 1960 scrive su numerose riviste specializzate, interessandosi ai problemi di critica e teoria dell'arte viste dalla parte del pittore.

Dal 1955 partecipa alle principali manifestazioni nazionali ed internazionali quali:
Quadriennali di Roma del 1959, 1965, 1974 e 1986; Biennali di Venezia del 1964, 1972, 1982; alla Biennale di S. Paolo del Brasile e Biennale di Tokio nel 1963; Biennale di Parigi e Documenta di Kassel nel 1969.
Partecipa inoltre alle rassegne italiane di Mosca, Belgrado, Bucarest, Copenhagen, Rotterdam, Ginevra, Città del Messico, Marsiglia, Vienna, Barcellona, Bremen, Johannesburg, Chicago, Parigi, Londra, Atene, Zurigo, Bradford, Kyoto, Tolosa, Francoforte, Berlino.
Tra le mostre antologiche più significative a lui dedicate si segnalano: "Pozzati 1958-1968" presso la Pinacoteca e l'Università di Parma al Palazzo della Pilotta, 1968; Palazzo Grassi, Venezia, 1974; Palazzo delle Esposizioni di Roma, 1976; Galleria d'Arte Moderna, Palazzo Forti, Verona, 1986; San Paolo del Brasile, 1987;Istituto Italiano di Cultura, Parigi, 1989; Galleria Comunale d'Arte Moderna, Bologna, 1991; Palazzo Massari, Ferrara e Pinacoteca dei Concordi, Rovigo, 1997; Palazzo della Pilotta, Parma e Artcurial Centre d'Art Contemporain, Montecarlo.

Il catalogo:
“Concetto Pozzati – Frammenti di memoria”
testo di Luciano Caprile; edizioni IL VICOLO.

“La tecnologia sempre più avanzata tende a cancellare la memoria. Invece la memoria è necessaria a spiegarci perché noi siamo fatti così”. Questo ragionamento di Concetto Pozzati guida da sempre i suoi gesti che trovano l’immediato approdo nel collage di carta su carta, nella pinzatura di fogli dalla folgorante freschezza narrativa. (...) Le sue “pere” escono dai cassetti, dagli armadi e, nella loro plastica finzione, conquistano di prepotenza la ribalta. (...) Ma da qualche tempo la scena si è arricchita di altri interpreti che si affacciano anche nelle opere appena citate. Si tratta di teste che acquisiscono talora il corpo di burattini e interagiscono con gli elementi storici di Pozzati, come per l’appunto la “pera”, e non solo. Perché le teste? Perché i burattini? Perché il mondo è un teatrino incivile dove la finta socializzazione non produce una migliore e più veloce comunicazione, ma un silenzioso disagio. Il burattino, per il ruolo dichiarato da una consuetudine rinsaldata nei secoli , può dire ciò che vuole e Pozzati si avvale di una simile prerogativa legata a queste figure grottesche per mettere alla berlina il mondo, per sottolineare l’importanza non della globalizzazione dell’arte ma della sua tribalizzazione, ovvero di un suo stretto rapporto con la storia di un luogo e della sua gente. In tal modo egli denuncia il trionfo della superficialità e l’appiattimento culturale che accompagna i passi della nostra vita.

La grafica:
Accompagna il catalogo una serigrafia a tiratura limitata, edizioni d'arte Il Vicolo.
“Burattini della memoria” cm 21x11 serigrafia a 4 colori, edizioni IL VICOLO 2005

Inaugurazione giovedì 6 ottobre dalle ore 18,30 alle ore 22,00 alla presenza dell'artista

Galleria d’arte Il Vicolo, vicolo tre - Salita Pollaiuoli, 23r - Genova.

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