Half Barbarous/ Half Civilized. Frederic Pradeau sposta la percezione dall'oggetto in se' al processo e all'elemento costitutivo che lo rende visibile, in relazione ai suoi stessi momenti realizzativi. 1 Year Speaks Clear some Years'Peaks Clear. Padraig Timoney espone una serie di opere formalmente e tecnicamente diverse evidenziandone il processo creativo e la struttura.
Frederic Pradeau e Padraig Timoney
Gallery A: Frederic Pradeau - ''HALF BARBAROUS / HALF CIVILIZED''
Il relazionarsi con gli oggetti può essere rassicurante come forma traslata di affermazione della propria personalità . Un oggetto è portatore di celate caratteristiche che possono svelare la personalità di chi lo possiede ed i sistemi sociali che sottendono alla sua commercializzazione.
Nel modo e nelle forme a loro più adatte, Pradeau è interessato in parte ad analizzare alcuni rapporti legati alla percezione degli oggetti. Essa talvolta può essere ingannevole: affascinare con la presenza ammiccante degli oggetti e, nel frattempo, contenere una negazione o nascondere problematiche che allontanano dalla loro stessa presenza fisica.
Va da sé che anche la sola rappresentazione di un oggetto può offrire momenti di analisi sia per la modalità espressiva usata che per l’immagine ed i significati ad essa connessi.
E’ esemplificativo come Frédéric Pradeau sposti la percezione dall’oggetto in sé al processo e all’elemento costitutivo che lo rende visibile, in relazione ai suoi stessi momenti realizzativi: un tappeto fatto di polvere, intessuto mediante un processo industriale o una bottiglia di Coca Cola che contiene alcool prodotto attraverso la distillazione della popolare bevanda con un procedimento durato circa due mesi.
Gallery B: Padraig Timoney - “ONE YEAR SPEAKS CLEAR SOME YEARS’ PEAKS CLEARâ€
La Galleria Raucci/ Santamaria presenta una personale di Padraig Timoney. L’ Artista Irlandese, esponendo una serie di opere formalmente e tecnicamente diverse tra loro, allontana dalla lettura del lavoro la comune matrice e sposta l’attenzione verso le singole opere, il processo creativo e la struttura dell’arte. Il complesso sistema nella diversità dei media e della pittura, nello zapping storico e formale propri dell’artista, priva l’opera dallo stile come unico referente espressivo. Ciò ridistribuisce all’opera la forza creatrice e ridefinisce i contenuti dell’arte e del suo sistema. Timoney crea tecniche che precisano l’estetica dei lavori e che si legano alla struttura ed al contenuto dell’opera come un ipertesto volto ai linguaggi derivati o in formazione della cultura contemporanea.
L’opera non esplica unicamente solo i suoi contenuti, ma fa sì che questi amplificandosi si comprendano nella diversità delle loro espressioni. Esse indagano come le immagini siano registrate e codificate dalla memoria e definiscono le tre polarità : positivo – negativo – neutro, implicite alla struttura di ogni cosa. Questa inclinazione non afferma l’univoca verità ma ci offre delle possibilità nella comprensione delle diverse affermazioni. Timoney si muove agilmente, con perizia tecnica e formale annullando la condizione temporale dell’opera sia in relazione alla storia dell’arte sia agli stessi momenti creativi in cui sono stati realizzati i lavori. Questi metodi annullano in parte i discorsi sulla strategia del lavoro degli artisti incrinando politicamente la lettura del sistema e delle spiegazioni che giustificano il metodo e eludono l’importanza dell’opera.
Galleria Raucci/Santamaria
Corso Amedeo di Savoia 190 - Napoli