Alchimie della creazione. La mostra presenta una selezione di 60 stampe in bianco e nero su carta cotone - in parte stampate con procedimento chimico, in parte mediante processo digitale - realizzate secondo un percorso creativo che comincia con un'associazione di forme.
Alchimie della creazione
a cura di Angelo Andreotti
La mostra, curata da Angelo Andreotti, presenta una selezione di 60 stampe in bianco e nero su carta cotone - in parte stampate con procedimento chimico, in parte mediante processo digitale - della fotografa ferrarese, realizzate secondo un percorso creativo che comincia con un’associazione di forme: da una bella testa pelata e sferica si passa, per associazione di idee, ad una bolla, una pancia, una palla, un uovo, il ripiano di vetro di un tavolino diventa un cerchio in cui chiudere una figura, una piccola piscina rotonda uno spazio in cui muovere dei corpi nell’acqua... Questo inseguire le forme è cominciato nel 1998 ed è diventato il principale filone di ricerca nella produzione fotografica di Beatrice Pavasini. All’interno di questo processo produttivo prendono corpo le immagini fotografiche esposte in mostra, che da semplice gioco iniziale di linee si connotano come inconscio percorso della creazione, dando vita nell’ultimo periodo di lavoro dell’artista a fotografie incentrate sui “moti energeticiâ€, esito della produzione delle ultime settimane.
Beatrice Pavasini si definisce come “un’artigiana che utilizza la tecnica fotografica per creare immaginiâ€. La macchina fotografica è per lei uno strumento che le consente di “congelare†lo sguardo, e la stampa fotografica le permette di mostrare al mondo il suo modo di vedere. L’artista ha fatto di questa sua attitudine a sentirsi in sintonia con il processo fotografico il suo lavoro. Gestisce a Pontelagoscuro “studiobluâ€, una porzione della sua casa in cui lo spazio è diviso in una sala posa in cui, fra le altre cose, ritrae da anni chi si reca a trovarla, una camera oscura in cui concretizza le sue visioni e di altri suoi colleghi meno disposti a perdersi nell’alchimia dello sviluppo e della stampa b/n, ed una zona “informatica†in cui utilizza e sperimenta i nuovi processi di stampa digitali. Fotografa e stampatrice, Beatrice Pavasini si sente più simile ai fotografi del secolo scorso, ritrattisti che scattavano e poi stampavano le proprie immagini. E’ il piacere di vedere la bellezza in ogni cosa, spesso semplicemente cambiando il punto di vista, che le fa amare la fotografia.
Dal 1997 ad oggi Beatrice Pavasini ha preso parte alle seguenti esposizioni personali e collettive: ''Monica Casadei, il teatro e la danza'' (1997), Teatro Fondamenta Nuove, Venezia; ''Ligabue, immagini di teatro danza'' (1997), Teatro Comunale, Ferrara, Teatro La Pandurera, Cento (FE), Teatro Comunale, Reggio Emilia; ''Di casa in casa'' (1999), c/o abitazioni private, Ferrara; ''Corpi&Corpi – Tendenze e contaminazioni nella fotografia femminile'' (2001), Pinacoteca Civica “Galileo Cattabrigaâ€, Bondeno (FE); ''Debora al Oskar Kogoj’s Gallery'' (2001), Lobo Loco, Ferrara; Fiori (2003), Galleria Fotografica Libreria Dante, Palermo; ''Il nudo fotografico e il sogno della pittura dall’Accademia al digitale 1870-2004'' (2004), Area Museale di Ca’ La Ghironda, Centro d’Arte Moderna e Contemporanea, Ponte Ronca di Zola Predosa (BO), Galleria d'Arte Moderna “Carlo Rizzardaâ€, Feltre (BL); ''Il talento delle donne'' (2004), Imbarcadero del Castello Estense, Ferrara; ''Seno Guerriero'' (2005), Pinacoteca Civica “Galileo Cattabrigaâ€, Bondeno (FE).
La mostra di Beatrice Pavasini è il terzo appuntamento per l’anno 2005 del progetto ''Viavai. Pontespositivo'', dopo le precedenti esposizioni di Salvino Campos e Joe Oppedisano. Il percorso espositivo di quest’anno, tutto incentrato sul linguaggio fotografico e sulla dislocazione delle mostre su più spazi pubblici e privati, ha riscontrato un notevole successo, con oltre 12.000 visitatori in 19 settimane di apertura negli spazi di Porta degli Angeli, Casa dell’Ariosto, Casa Cini e Zuni Arte Contemporanea.
L’esposizione, ad ingresso gratuito, sarà aperta dal giorno 8 Ottobre al giorno 13 Novembre, con i seguenti orari: Casa dell’Ariosto, dal martedì al sabato ore 10.00/13.00 e 15.00/18.00, domenica, ore 10.00/13.00, lunedì chiuso; Zuni Arte Contemporanea, dal venerdì al mercoledì, ore 18.00/02.00, giovedì chiuso, ingresso consentito ai soli soci ARCI.
Inaugurazione: Venerdì 7 Ottobre alle ore 18.00
Sedi:
Casa dell’Ariosto
Via L. Ariosto 67 - Ferrara
Zuni Arte Contemporanea
Via Ragno 15 - Ferrara