Circolo Culturale Bertolt Brecht. Spazio2
Milano
via Giovanola, 21/c
02 6425119 FAX 02 6425119
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Massimiliano Contu
dal 9/10/2005 al 21/10/2005
02 6425119
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Segnalato da

Circolo Culturale Bertolt Brecht




 
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9/10/2005

Massimiliano Contu

Circolo Culturale Bertolt Brecht. Spazio2, Milano

Frammenti Contemporanei. L'artista sceglie il tono della denuncia, adottando il linguaggio della figurazione per raccontare il male di vivere nelle citta' d'oggi. Il luogo e' la metropoli americana, con grattacieli da cui svettano le insegne pubblicitarie con le parole d'ordine della societa' moderna.


comunicato stampa

Frammenti Contemporanei

Ciclo: Indagini su un artista al di sopra di ogni sospetto

A cura di Lorenzo Argentino

Testo critico di Cinzia Bollino Bossi

La città con le sue luci, le sue abitudini, i suoi ritmi vitali è entrata di prepotenza nell’arte contemporanea, scardinando il sistema dei generi fino a prima in atto e generando visioni ora appassionate, ora accusatorie. Massimiliano Contu sceglie il tono della denuncia, adottando il linguaggio della figurazione per raccontare il male di vivere nelle città d’oggi.

La scelta stilistica di Contu distorce il realismo immobile di Hopper in una stilizzazione che talora sfocia nella deformazione anatomica, a sottolineare ancora di più il senso di solitudine e di perdita di identità dei personaggi dei suoi quadri, quasi manichini dalla postura rigida e bloccata, lo sguardo assente, gli abiti anonimi. Le tinte sono piatte, i colori squillanti, i contorni nitidi, in una pittura che sintetizza al massimo le proprie risorse per concentrarsi sul messaggio.

Il luogo, lo scenario di queste solitudini è la metropoli americana, con grattacieli da cui svettano le insegne pubblicitarie e le parole d’ordine della società moderna, esibite a mo’ di slogan: il logo dell’hamburger convive con scritte che urlano profitto, denaro, soldi. Lo skyline è tutto un consiglio per gli acquisti, e la denuncia di Contu è chiara e inappellabile: il benessere vuoto, le luci, i fuochi d’artificio che illuminano la notte poggiano su solitudini, spersonalizzazione, povertà.

In uno dei dipinti forse più rappresentativi in questo senso, I paria, la prospettiva dal basso accentuata chiude il cielo sopra la mano che in primo piano lamenta la fame e sembra sostenere il peso di tutti i consumi. L’America (l’Occidente), non è più in grado di fornire cultura e valori. Si limita ora a crogiolarsi nei rutilanti e conosciuti nomi della ricchezza, dimenticando che le città sono fatte da uomini, da relazioni, da esperienze e non solo da marchi e da superstore. Le città potrebbero (dovrebbero) avere indicazioni stradali utili a raggiungere luoghi che non si chiamino desolazione o solitudine. Se così fosse, Contu potrebbe usare i suoi colori sgargianti per raccontare altre storie. Quelle di un’umanità che ha imparato a vivere meglio.
Cinzia Bollino Bossi

Inaugurazione: lunedì 10 ottobre alle ore 19.00

L'incontro con l'artista Paolo Schiavocampo è previstp per mercoledì 26 ottobre, alle ore 18,30 presso lo Spazio 2/Via Giovanola 21/c.

Circolo Culturale Bertolt Brecht
Spazio 1/Piazza San Giuseppe, 10 - Milano
Tel/fax 02 6425119
Orari: lunedì/mercoledì/venerdì dalle ore 18 alle ore 20 e su appuntamento.

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