Dichiarazioni del Presidente del Parlamento europeo al termine della visita ufficiale sull'isola
Nicosia, 6 ottobre 2005
Josep Borrell: "BISOGNA RILANCIARE AL PIU' PRESTO LA RICERCA DI UNA SOLUZIONE PER CIPRO"
Questo è il senso d'urgenza espresso dal Presidente del Parlamento europeo al termine della visita ufficiale a Cipro dal 4 al 6 ottobre (vd comunicato del 4 ottobre).
In tale occasione, Josep Borrell ha incontrato le più alte autorità della Repubblica di Cipro, i responsabili di tutti i partiti politici e i rappresentanti della comunita turco-cipriota. Martedì il Presidente ha tenuto un discorso davanti al Parlamento cipriota (cf. http://www.europarl.eu.int/president/defaultfr.htm).
Josep Borrell ha insistito sul fatto che "dal 3 ottobre l'Unione europea si trova ad una svolta nella sua storia. Dobbiamo cogliere questa opportunità offerta dai negoziati con la Turchia per prendere nuove iniziative al fine di tentare di regolare il problema della separazione dell'isola".
Al termine della sua visita egli si è persuaso che "ogni giorno che passa rende la soluzione sempre più complessa. Non si può più aspettare".
Il Presidente ha ricordato che "dal primo maggio 2004 i ciprioti greci e turchi sono divenuti tutti cittadini dell'Unione europea. Essi appartengono alla stessa famiglia, la famiglia europea" .
"All'interno di una stessa famiglia è necessario fare di tutto per regolare i conflitti tra i propri membri. Talvolta - ha ancora aggiunto- pare che la famiglia cipriota sia separata da un muro, il quale però non deve divenire un ostacolo psicologico, poichè questi sono i muri più difficili da far cadere".
"Ora,- ha proseguito il Presidente- "ciò che manca a Cipro è la fiducia reciproca e questa non tornerà a meno che non riprendano immadiatamente tutti i contatti tra le due comunità , compreso al vertice".
Dopo aver ricordato le prese di posizione del Parlamento europeo in merito ai negoziati con la Turchia e alla "questione di Cipro", il Presidente del Parlamento europeo ha insistito sul fatto che "ogni soluzione non può che venire dall'ONU. E' necessario che le discussioni vengano riprese partendo come base dal piano Annan. Certo, l'Unione europea può contibuire a tutti questi sforzi, ma non dovete attendervi una soluzione miracolosa da parte sua. Il Parlamento europeo vi parteciperà pienamente, l'ho detto alle due comunità : siamo a loro disposizione".
Dopo aver inoltre spinto perchè " venga infine spezzato il circolo vizioso delle rigide discussioni che rendono difficile il dialogo, benchè ciò esista già a diversi livelli".
Il Presidente ha dichiarato alla stampa durante la sua visita alla città fantasma di Varosha* "è impressionante, totalmente anacronistico. Non è possibile che vada oltre: noi siamo al cuore stesso dell'Unione europea"
All'interno dei colloqui che si sono tenuti, Josep Borrell ha parimenti dibattuto dei punti forti dell'attualià della comunità : il periodo di riflessione sull'avvenire dell'Europa, le prospettive finanziarie, la risposta dell'Unione europea alla globalizzazione e il dibattito sul sistema sociale.
* La città di Varosha, situata nella parte nord dell'isola, venne evacuata in 24 ore da 35 000 ciprioti greci a metà agosto del 1974. Uno status quo è stato negoziato tra l'ONU e la Turchia. Alcuni soldati sotto l'egida dell'ONU sono di base nella città per controllare che questo venga rispettato.
Parlamento europeo
Direzione generale IV - Informazione e Relazioni Pubbliche
Corso Magenta, 59 - 20123 Milano Tel.: +39/02/4344171 Fax: +39/02/434417500