Aprimi subito vuole essere una testimonianza informativa sulla condizione di un "tipo di immagine" che attraversa la scena internazionale. L'immagine in questo caso è portatrice di complessi edipici, di sguardi diversi e di derive, di cui l'artista, nel corpo -a- corpo con il Reale, si fa interprete e interpretato. Egli stesso (si) sottopone il suo armamentario a queste plusvalenze.
Aprimi subito vuole essere una testimonianza informativa sulla condizione di un "tipo di immagine" che attraversa la scena internazionale.
L'immagine in questo caso è portatrice di complessi edipici, di sguardi diversi e di derive, di cui l'artista, nel corpo -a- corpo con il Reale, si fa interprete e interpretato. Egli stesso (si) sottopone il suo armamentario a queste plusvalenze. L'immagine non è greve: essa sembra vivere il disincanto di chi si trova in situazioni d'ipertrofismi della produzione, tecnologici o puramente propagandistici , oppure relativi al "sé conflittuale" dei rapporti interpersonali. L'artista operante in tale ambiente ( con in più l'accumulo storiografico degli eventi, della cultura, dei morti ) ha un humour poeiano che gli permette di guardare sotto la superficie del mondo per parlare del " suo mondo".
Questo fabbricatore d'immagini che opera con la pittura ( nonostante tutto la più "semplice" e anche la più misteriosa delle arti; forse quella più vicina alla poesia ) è lì a dirci, anzi a mostrarci, il senso di meraviglia e di terrore che il mondo ha su di noi.
I cinque artisti qui presentati, due italiani, una spagnola, un'americana di origine australiana e un argentino, sono fra i rappresentanti più avvertiti a livello internazionale di un modo di fare pittura all'interno dell'ambiente ipertestuale designato.
Inaugurazione - venerdi' 15 dicembre, ore 18
Orario - tutti i giorni - dalle 16 alle 19,30
Galleria Estro - Via San Prosdocimo, 30 - Padova - Tel e fax 0498725487