Librerta'. La mostra ha la caratteristica di offrire un repertorio di oggetti che si riferiscono alla 'memoria', vale a dire a quelle cose della vita comune di ogni giorno che costituiscono una serie di ricordi, di riflessioni, di tracce di un passato che risulta essere quanto mai vivo e presente.
Mostra personale
L'agire di Antonella Prota Giurleo parte dal suo essere donna e dal senso che per lei hanno le relazioni con le altre persone e con il mondo. Per la mostra di Lima, che costituisce momento di inaugurazione della 5ª Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, l'artista ha lavorato sul tema della predilezione femminile per la lettura, realizzando due installazioni, una performance e una rappresentazione fotografica.
Le installazioni hanno origine dalle risposte di più di cento donne alla domanda: "Se il piacere di leggere fosse un colore, quale sarebbe?" In “Il colore della lettura†i colori indicati trovano forma in 108 collages (cm 20 x 30); in “Leggere, passione femminile†i colori sono dipinti su teli stesi come fossero un bucato.
Il desiderio di visualizzare luoghi e posizioni della lettura viene indagato in “Dove leggono le donneâ€, convocazione di Arte postale alla quale hanno aderito 108 partecipanti da diversi paesi del mondo.
Il titolo della mostra è una parola inventata, Librertà , che esplicita il nesso tra libertà e libri, tra libertà e cultura.
Nadir Morosi, direttore dell'Istituto italiano di Cultura di Lima, così scrive nel testo di presentazione: "La mostra di Antonella Prota Giurleo, ha la caratteristica di offrire al fruitore un repertorio di oggetti che si riferiscono alla "memoria", vale a dire a quelle cose della vita comune di ogni giorno che costituiscono una serie di ricordi, di riflessioni, di tracce di un passato che risulta essere quanto mai vivo e presente. .."
Donatella Airoldi, nell'analisi critica dell'opera dell'artista, scrive: “Antonella Prota Giurleo ci porta a comprendere come degli strappi legati alla carta o al tessuto possano trovare equilibrio e gioia di vivere. Mappe colorate, fili, stoffe parlano di sottili vissuti. Il bucato un lavoro che vive di aria e di luce riesce a farci vedere donne antiche mentre chiacchieravano nello stendere i loro teli al sole.
E' come se la compresenza dei sentimenti opposti fosse qui esplicitamente rappresentata: gioia e dolore, espansione e ripiegamento, pianto e riso. E gli oggetti, nel loro significato simbolico, diventano parola e racconti, quasi inesauribili nei loro rimandi associativi."
Patrocina:
Ministero degli Affari Esteri, Accademia della Crusca, Ministero per gli Italiani nel Mondo, Provincia di Milano, Ambasciata d’Italia - Lima e con l’alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Organizza:
Istituto Italiano di Cultura di Lima
Auspicio:
Comune di Breia (VC), Comune di Cesano Boscone (MI), Comune di Corsico (MI), Comune di Sormano (CO), Camera del Lavoro di Milano, Azienda Jakala Promoplan, Casa Editrice Iperborea di Milano, Filatura di Grignasco (NO), Maria Teresa Sormani, Autotrasporti Francesco Soriani, Banco Wiese Sudameris (Lima – Perù), Instituto Cultural Italo Peruano de Arequipa (Perù).
Inaugurazione: Lunedì 24 ottobre 2005 - Ore 19
Auditorio Istituto Italiano di Cultura
Av. Arequipa 1075 – Santa Beatriz, Lima
Orario di visita: da lunedì a sabato 9 - 13 / 15 – 20.00