In mostra 23 dipinti, 11 disegni, 17 oggetti oltre a 51 porcellane di manifattura napoletana. Le opere testimoniano la ricchezza e l'articolazione di un patrimonio artistico accumulato nel corso di secoli, sopravvissuto alle difficili condizioni politiche e ai numerosi cambiamenti dinastici.
Dipinti e disegni lombardi, oggetti e porcellane
La mostra, organizzata dall’Apic di Cremona sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio e il contributo della Regione Lombardia e della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, si realizza grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano e con prestiti del Museo di Capodimonte: un incontro fortunato che consente di presentare a Cremona una serie di capolavori assoluti della storia dell’arte in quanto opere di indiscutibile valore scientifico e culturale.
La mostra, organizzata dalla Soprintendenza Specaile per il Polo Museale di Napoli e con saggi in catalogo di Mina Gregori e Nicola Spinosa, presenta nell’insieme 23 dipinti, 11 disegni, 17 oggetti oltre a 51 porcellane di manifattura napoletana.
Tra i dipinti in mostra, vi sono opere di Andrea Mantegna, la Sant’Eufemia del 1454 proveniente dalla collezione del cardinale Stefano Borgia; di Sofonisba Anguissola, con il bellissimo Autoritratto alla spinetta; di Boccaccio Boccaccino, tra cui l’Adorazione dei pastori, che e' considerata una tra le sue opere piu' significative; di Polidoro Caldara, detto da Caravaggio, tra cui l’Andata al Calvario: uno dei tre bozzetti preparatori per la grande tavola raffigurante l’Andata al Calvario, eseguita per la chiesa dell’Annunziata ai Catalani di Messina e ora anch’essa a Capodimonte. E ancora, opere di Giovan Battista Moroni, Bernardino Campi, Callisto Piazza e moltri altri.
Tra gli oggetti spiccano meravigliosi esempi di scultura del Cinquecento, come i busti dello scultore di fiducia di casa Farnese, Guglielmo della Porta, il Busto di Macrino, in bronzo e il Busto di Paolo III (Alessandro Farnese), in armo bianco di Carrara. Non mancano poi oggetti singolari come le Teste di martora in cristallo di rocca, gioielli molto in voga nel Cinquecento che venivano applicati sulle stole di pellicce di martora per rivestire e impreziosire la testa dell’animale. Manifatture realizzate per la prima volta a Milano.
Le porcellane di Capodimonte e della Real Fabbrica di Napoli sono infine capolavori pregiatissimi della celebre manifattura settecentesca con esempi di vasellame e di statuine realizzate dal capo-modellatore della manifattura Giuseppe Gricci, al quale si deve tutta la produzione plastica di Capodimonte. Figure che riproducono la gente comune: dai venditori ambulanti agli abitanti di Napoli, ai mendicanti, ai domatori di fiere e ai personaggi della Commedia dell’Arte, tra cui naturalmente Pulcinella e Colombina, e che, per quanto trovino un precedente in quelle realizzate da Kaendler ed Eberlein a Meissen, si distinguono per la varieta' dei soggetti e il sorprendente realismo.
La ricchezza delle raccolte di Capodimonte, frutto dell’intelligente collezionismo dei Farnese e, in seguito, della corte dei Borbone, e' stata integrata ed estesa, fino ai giorni nostri, da ulteriori acquisizioni, spesso di interi nuclei. Le opere testimoniano la ricchezza e l’articolazione di un patrimonio artistico accumulato nel corso di secoli, sopravvissuto alle difficili condizioni politiche e ai numerosi cambiamenti dinastici.
Proprio in virtu' della capacita' rappresentativa di cui godono le collezioni del Museo di Capodimonte nei confronti di una cultura non ristretta all’ambito napoletano, ma piu' ampiamente diffusa in Italia e in Europa, capace di sottolinearne le originalita' e, nello stesso tempo, i rapporti e le influenze reciproche, la mostra cremonese costituisce, da un lato, occasione di maggiore conoscenza di un patrimonio prezioso e, dall’altro, opportunita' di approfondimento dei legami e dei percorsi che fanno oggi scoprire nelle collezioni napoletane presenze lombarde ed anche cremonesi.
Mostra promossa da:
Associazione Promozione Iniziative Culturali di Cremona
In collaborazione con:
Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano
Museo di Capodimonte
Museo civico Ala Ponzone di Cremona
Con il patrocinio e il contributo di:
Regione Lombardia
Culture, Identita' e Autonomie della Lombardia
Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona
Mostra otganizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Napoli
Catalogo con saggi di Mina Gregori e Nicola Spinosa
Catalogo Silvana Editoriale
Vernice per la stampa: Martedi' 25 Ottobre 2005, ore 11.30
Inaugurazione: Martedi' 25 Ottobre 2005, ore 17.30
Per informazioni e accrediti
Ufficio Stampa Arthemisia Milano
tel. 02 6596888
fax 02 6598300
e-mail press@arthemisia.it
Museo civico Ala Ponzone
via Ugolani Dati, 4 - Cremona
Orari: Dal Martedi' al Sabato, ore 9-19
Domenica e festivi, ore 10-19
Giorni di chiusura: Lunedi', 25 Dicembre 2005 e 1' Gennaio 2006
Biglietti:
Intero: € 9,00
Ridotto: € 7,00 (militari, ragazzi fino a 18 anni, studenti universitari, ultrasessantenni, comitive di almeno 15 persone con prenotazione obbligatoria, possessori di: biglietto ferroviario in arrivo a Cremona, tessere TCI e FAI, disabili, visitatori di mostre contemporanee collegate).
Ridotto speciale: € 5,00 (scuole e possessori di Apic Card).
Ingresso libero: bambini fino a 6 anni, accompagnatori di scolaresche o di comitive di almeno 15 persone.
Il biglietto di ingresso alla mostra da' diritto ad una riduzione per la visita al Museo civico Ala Ponzone.
Informazioni e prenotazioni:
APIC Cremona
tel. 0372 31222
e-mail: apic@digicolor.net
Sito web: http://www.cremonamostre.it