Happening. Come in un'istallazione in cui lo spettatore si fonde e si confonde con la creazione dell'artista, il pubblico sara' immortalato dall'obbiettivo di Luca Carra' mentre danzera' sulle note di un'orchestra dal vivo.
Gianfarioli e Luca Carra'. Mostra happening
Dopo l’esposizione del 1973, “7 progetti per 7 giorniâ€, realizzata a quattro mani con Françoise Sagan e dopo la mostra “Poetry Blow Up†dello scorso febbraio in collaborazione con Gerard Malanga, esponente della “Factory†di Andy Warhol, con “BallandoBallano†Gianfarioli si cimenta in un nuovo progetto che vede la collaborazione di un importante interprete di un’espressione artistica altra alla pittura: la fotografia.
L’occasione di vedere per una sera solamente le opere dell’architetto e designer milanese ispirate al mondo della danza, si trasforma in un evento che ha il sapore dell’happening.
Come in un’istallazione in cui lo spettatore si fonde e si confonde con la creazione dell’artista, gli invitati alla mostra saranno infatti immortalati dall’obbiettivo di Luca Carrà mentre danzeranno sulle note di un’orchestra dal vivo.
Le fotografie realizzate durante la serata saranno successivamente esposte in una mostra dedicata a Luca Carrà , curata da Gianfarioli e sponsorizzata dall’“Associazione Arte Isa Marianecci†in occasione del prossimo salone del mobile a Milano.
In un percorso intimo che sonda l’anima dei soggetti raffigurati e che distorce e comprime il testo che si fonde con il colore e la sinuosità delle figure, sulle opere di Gianfarioli scorrono la trama e l’ordito della memoria del ritratto, di un luogo a lui caro, del ripetersi ossessivo di una frase, di un verso poetico o, più semplicemente, di una sillaba, una cifra. Le grandi tele che ritraggono i ballerini ad altezza naturale, o le più piccole e spesse “carte cotteâ€, mentre fissano il movimento del corpo nella tensione di un istante, diventano ritratti della memoria, immagini che ognuno, attore o spettatore, porta dentro di sé.
“BallandoBallandoâ€, mostra voluta da Silvana e Urbano Alessio e patrocinata dall’â€Associazione Arte Isa Marianecciâ€, è dedicata alla memoria di Luigi “Pupi†La Rosa Gravina di Montevago (1951-1994), straordinario ed eccentrico talento che, nel decennio tra il 1984 e il 1994, si è occupato di ricerca e promozione di arte povera, concettuale e d’avanguardia, fondando il “Centro culturale 5/55†di Roma.
Il ricavato della vendita delle opere esposte sarà devoluto a Vidas, associazione di volontariato che da 23 anni si occupa di assistenza domiciliare ai malati terminali di cancro sul territorio milanese.
I fondi così raccolti saranno utilizzati per proseguire il prestigioso progetto della costruenda Casa Ospedale Vidas, un ricovero protetto su modello Hospice, in grado di accogliere ogni giorno, e in una struttura adeguata, il 12-15% dei 180/190 malati di cui l’associazione si prende cura e che, per i più svariati motivi, vivono soli o in condizioni socio-ambientali critiche.
Ufficio stampa: Gilberto Sacchi
Inaugurazione: 26 ottobre ore 20:00 (presenti gli artisti)
Circolo della Stampa
Palazzo Serbelloni, corso Venezia 16 - Milano