OrizzontaleVerticale. L'artista spinge il segno in una dimensione che va oltre l'astrazione, in una dimensione non fenomenica, ma per questo non meno 'vera' del reale.
OrizzontaleVerticale
Muovendo alla fine degli anni ’70 dall’esperienza astratto concreta della Pittura Pittura, Sonego ha poi sviluppato un personale linguaggio basato su un segno di forte carica gestuale, che solo impropriamente si può definire “astrattoâ€.
In linea con altre esperienze dell’attuale panorama artistico internazionale, Sonego infatti spinge questo segno in una dimensione che è oltre l’astrazione, oltre la distinzione stessa tra astrazione e figurazione dove il segno vale come testimonianza di un’esperienza esistenziale, quella dell’affondo in una dimensione non fenomenica, ma per questo non meno “veraâ€, del reale. Questo andare dentro è tanto più “catturante†nelle opere recenti: rettangoli tracciati a spruzzo sul bianco, orizzontaleverticali appunto, che suggeriscono una sorta di soglia da oltrepassare per esperire una diversa dimensione, dietro ed oltre la superficie delle cose.
Immagine: Nelio Sonego, Orizzontaleverticale. Courtesy A arte Studio Invernizzi, Milano
Fondazione Ado Furlan
Via Mazzini - Pordenone