'MM Anno Divino - Viaggio sacro/profano tra sobrietà ed ebbrezza' intende coinvolgere, scegliendo il tempo fra il declinare a conclusione del Duemila Anno Giubilare e l'incipit del nuovo Millennio, un pubblico internazionale all'interno di una riflessione sulla molteplicita' e profondita' dei nessi che, nella storia e nella civilta' degli uomini, legano il vino ai suoi significati simbolici.
Viaggio sacro/profano tra sobrietà ed ebbrezza.
A cura di Anna Cochetti.
"MM Anno Divino - Viaggio sacro/profano tra sobrietà ed ebbrezza" intende coinvolgere, scegliendo il tempo fra il declinare a conclusione del Duemila Anno Giubilare e l'incipit del nuovo Millennio, un pubblico internazionale all'interno di una riflessione sulla molteplicità e profondità dei nessi che, nella storia e nella civiltà degli uomini, legano il vino ai suoi significati simbolici.
"Sobrietà ed ebbrezza", "norma e trasgressione" costituiscono le coordinate, all'interno di un "viaggio sacro/profano", di una riflessione necessariamente provocatoria condotta con i linguaggi e i materiali dell'arte contemporanea, in un percorso tematico complesso e coerente attraverso Pittura, Scultura, Installazioni, Video, Performance, Poesia, articolato su una densa molteplicità di livelli e valenze forti di relazioni ed interconnessioni nonché su una feconda pluralità di soluzioni linguistico-formali, che si snoda lungo il filo evocatore degli interventi di 24 artisti italiani (di cui una decina d'area o di formazione marchigiana) e stranieri, storicizzati, emergenti e giovani, la cui ricerca ha mosso, a partire dalla relazione Natura/Cultura, dalla sapienza esperienziale della terra alla coscienza critica e alla consapevolezza ecologica, dalla dimensione cosmologico-antropologica, mitico-rituale e magico-sacrale, alla interrogazione filosofica, all'elaborazione estetica e letteraria.
Se 24 sono le stazioni, tante quante gli artisti, tre sono le tappe del "viaggio sacro/profano" - Jesi, Roma, Waiblingen - suggerite dallo "strano caso" di Federico II di Svevia, che vede il suo destino partire dalla città tedesca di Waiblingen per legarsi indissolubilmente a Jesi, città natale; a Roma, al tempo stesso memoria imperiale e sede papale; alle altre città e terre italiane, tra Occidente e Oriente; così da potersi assumere la vicenda federiciana stessa come paradigma per la riflessione sul confronto millenario tra "sacro" e "profano".
La Mostra - che si avvale del supporto dell'ASS.I.V.I.P. e di Moncaro-Terre Cortesi - trae occasione dallo splendido restauro di Palazzo Balleani, nel centro storico della città d'arte di Jesi, sede della nuova Enoteca Regionale delle Marche e luogo deputato per Convegni e Manifestazioni di prestigio che coniugano lo studio e la diffusione di conoscenze sulla cultura vitivinicola ed eno-gastronomica di qualità , al Turismo colto del Sistema Museale Regionale, alla Cultura storica della città e della Regione. All'inaugurazione, presentazione e degustazione dei vini d'eccellenza delle Colline di Jesi e delle Marche, vincitori di premi internazionali, a cura dell'ASS.I.V.I.P. e Moncaro - Terre Cortesi.
Catalogo in mostra.
Inaugurazione - sabato 16 dicembre - ore 17.00
Orario - tutti i giorni - dalle 16.00 alle 20.00 - sabato e domenica - dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
Palazzo Balleani Enoteca Regionale - Via Federico Conti, 5 - Jesi (AN) - Tel. 073157162