Il cromatismo sospeso di Paolo Salvadori accostato alle impermanenze di Ignazio Fresu, assieme agli avvolgimenti fibrosi di Enzo Correnti e alle intuizioni visive di Antonio De Rose, formulano nella loro reciproca relazione un'inedita interpretazione dello spazio che condividono.
Paolo Salvadori, Ignazio Fresu, Enzo Correnti e Antonio De Rose
Se quattro artisti decidono di riunirsi in un medesimo luogo, che le loro opere ridefiniranno rispetto alla nostra percezione, noi stessi siamo invitati ad arricchire il nostro linguaggio con vocaboli nuovi, per accedere a quattro possibilità parallele della realtà che essi ci offriranno, come quattro letture differenzianti la presunta unità del reale.
Il cromatismo sospeso di Paolo Salvadori accostato alle impermanenze di Ignazio Fresu assieme agli avvolgimenti fibrosi di Enzo Correnti e alle intuizioni visive di Antonio De Rose, formuleranno nella loro reciproca relazione un’inedita interpretazione dello spazio che condivideranno.
La concertazione delle loro intenzioni, tuttavia, non manifesterà necessariamente una volontà di incontro, esaurendosi in una sintesi ricercata. E’ più probabile, invece, che i loro linguaggi resteranno l’uno fronte all’altro, in una dignitosa quanto fruttuosa distanza, restando fedeli alla propria fisionomia.
L’arte come “opera a fronte†rimane allora il pretesto per riunire, in una medesima frazione dello spazio-tempo, dimensioni espressive talmente distanti da offrirci un panorama insolito della realtà , che rimane essa stessa “opera aperta†rispetto alla nostra percezione, sollecitata dagli indizi che questi quattro artisti introdurranno nei suoi tessuti, per tentare di tradurne il senso.
Sala Italo Geloni
Piazza della Repubblica - Calcinaia (PI)