Rembrandt Harmenszoon Van Rijn
Adriaen Van Ostade
Albrecht Durer
Giacomo Franco
Marc Chagall
Alberto Burri
Sonia Delaunay
Giovanni Fattori
Edvard Munch
Emil Nolde
Pablo Picasso
Kathe Kollwitz
Incisioni antiche e moderne. Tra le opere in mostra sono presentate incisioni di Rembrandt Harmenszoon Van Rijn, Albrecht Durer, Marc Chagall e Alberto Burri.
Incisioni antiche e moderne
''La donna che legge'', ma non solo.
Al di là del gioco di parole, e del titolo dell?acquaforte di Rembrandt datata 1634 presente nella mostra di incisioni antiche e moderne che si inaugura il 9 novembre da Valeria Bella, leggendone attentamente il catalogo si rintraccia, nella scelta dei fogli (83 in tutto), un filo conduttore comune e alcune rarità.
Ad esempio le stampe coeve di Adriaen Van Ostade (1610-1685) che ritraggono momenti di vita quotidiana nell?Olanda del 1600 da ''I paesani in cammino'' al superbo foglio de ''Il venditore di occhiali'', e di cui si legge per l?appunto, nel resoconto di William Pelletier, il collezionista che le acquistò, quanto fu funambolesca la ricerca di questi esemplari.
Altro maestro nel catturare il quotidiano è Albrecht Dürer, presente con il bulino ''Il cuoco e la moglie'' (1496/97) e con la silografia ''San Gerolamo nella cella'' (1511), in cui il Santo è raffigurato in un interno carico di umanissimi dettagli.
Cosa di più terreno e umano se non il gioco? E soprattutto il ''Gioco del calcio'', raffigurato nella curiosa stampa di Giacomo Franco, databile dopo il 1591, che rappresenta le due squadre veneziane dei Castellani e dei Nicolotti alle prese con la palla. Si scopre così che il celebre sport vanta ben più antichi natali di quanto potessimo immaginare.
Anche tra i ?moderni? si rintraccia il lato umano, quello della memoria nella ''Casa a Peskowatik'' di Marc Chagall (1922), quello del lavoro e della vita ?agra? nella Maremma di Giovanni Fattori, quello dell?amore nelle sue diverse forme ne ''Il seduttore'' di Edvard Munch (1913) e nel ''Doppio ritratto'' di Emil Nolde (1937), quello bohémien de ''I saltimbanchi'' di Pablo Picasso (1905), sino a quello tremendo della fame e della povertà nelle litografie di Käthe Kollwitz.
E per risollevare l?animo dalle fatiche terrene, non manca il lato del sogno, astratto e coloratissimo, delle litografie di Alberto Burri e di Sonia Delaunay.
Inaugurazione: 9 novembre
Valeria Bella Stampe
Via S. Cecilia 2 (ingr. da Via S. Damiano) - Milano