Museo Nazionale di Palazzo Venezia
Roma
via del Plebiscito, 118
06 699941, 06 6780131
WEB
Il '700 a Roma
dal 9/11/2005 al 25/2/2006
martedi' - domenica ore 8.30 - 19.30 la biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso Lunedi'
06 82077304
WEB
Segnalato da

Patrizia Bracci



approfondimenti

Anna Lo Bianco
Angela Negro



 
calendario eventi  :: 




9/11/2005

Il '700 a Roma

Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Roma

La sorpresa e l'incanto di un viaggio nel passato. Una mostra che non intende essere solo un'esposizione di arte antica ma anche un percorso che, attraversando il secolo, dal sonoro linguaggio tardo barocco approda alla modernita'. Un'esposizione che nasce da un progetto ambizioso, riunire cioe' circa 230 opere di tutto il mondo. Molte di queste tornano a Roma per la prima volta; altre sono state restaurate per l'occasione.


comunicato stampa

La sorpresa e l'incanto di un viaggio nel passato

Circa 230 opere in questa mostra ospitata dal Museo Nazionale di Palazzo Venezia, posta sotto la€™Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il Patrocinio della Presidenza del Consiglio

a€œSe vuoi conoscere degli uomini, questo A¨ il vero sito, uomini di straordinari talenti, e di nobilissimi requisitia€¦la libertA in altri stati e in altre repubbliche non A¨ che una€™ombra rispetto alla libertA di Roma... Qui si gode il privilegio di pensare in maniera tutta propriaa€. CosA-, nel 1756, Winckelmann definiva il clima della cittA eterna. Roma riveste allora un ruolo fondamentale come capitale della cultura e crocevia da€™Europa in cui sono alla€™avanguardia le arti e la ricerca della€™antico, ma anche il fervido dibattito delle idee, la€™apertura alle scienze, al bene sociale.

a€œIl a€˜700 a Romaa€ A¨ quindi una mostra che non intende essere solo una€™esposizione di arte antica ma anche un percorso che, attraversando il secolo, dal sonoro linguaggio tardo barocco approda alla modernitA . Una€™esposizione che nasce da un progetto ambizioso, costruito in tre anni di ricerca di un comitato scientifico internazionale riunendo opere di tutto il mondo. Molte di queste tornano a Roma per la prima volta; altre sono state restaurate per la€™occasione con uno sforzo organizzativo straordinario.

Questo volto sempre piA¹ variegato della cittA puA² essere raccontato solo attraverso una molteplicitA di testimonianze con le quali A¨ costruita la mostra: dipinti, sculture, pezzi archeologici, arredi, costumi, libri e disegni. Oggetti diversi, accostati fra loro da legami evidenti anche al grande pubblico.

Non una mostra erudita e onnicomprensiva, ma costruita mettendo a fuoco le grandi tappe culturali del secolo in cui gli oggetti piA¹ vari coesistono in piena sintonia. Antico e moderno convivono nella cittA come dimostrano mirabilmente i due famosi dipinti di Pannini, Veduta di Roma Antica e Veduta di Roma moderna, eccezionalmente prestati dal Metropolitan Museum di New York, che introducono alla mostra con vedute della cittA , disegni di architettura e ritratti di personaggi, nobili e borghesi insieme.

In un percorso cronologico e tematico si A¨ voluto scandire in sezioni a soggetto lo svolgersi della cultura del secolo. Si parte cosA- dalla€™enfasi tardo barocca che gradualmente si stempera in grazia e ragionevolezza secondo i dettami della€™Arcadia, seguiti da artisti sia italiani sia stranieri, soprattutto i tanti francesi presenti a Roma. Per documentare questo passaggio A¨ stata scelta una€™opera eccezionale, mai esposta in Italia: il grande dipinto con Apollo che incorona il marchese Pallavicini, mecenate e protagonista del mondo delle arti, dipinta dal suo protetto Carlo Maratti, conservata nella dimora patrizia di Stourhead, in Gran Bretagna. Lo stesso linguaggio spazia dalla scultura con la€™Apostolo S. Tommaso di Pierre Le Gros del County Museum di Los Angeles alle arti decorative rappresentate dalla magnifica Culla di casa Pallavicini, per approdare alla grande pittura di Giaquinto con le Storie di Enea del Quirinale e Benefial. La sua grandiosa S. Margherita che ritrova la€™amante morto alla€™Aracoeli volge il tema sacro in gran teatro.

Le presenze italiane e straniere si mescolano in una cittA che si mette continuamente in scena alternando spettacoli teatrali, mascherate, feste spettacolari e cerimonie religiose. A dimostrarlo bastano il dipinto di Pannini con una fiabesca Rappresentazione al teatro Argentina del 1747, giunto dal Louvre e dello stesso autore la Estrazione del lotto a Piazza Montecitorio, curiosa e brulicante commistione di popolo e dame e ancora la€™abito da sposa con lungo strascico di manifattura romana. Ma le feste risentono anche del gusto esotico che investe anche le arti decorative. Lo indicano i disegni con Maschere alla cinese tratte da un corteo in via del Corso del pittore francese Vien proveniente dal Petit Palais di Parigi e la coppia di Vedute di Roma curiosamente realizzate in lacca cinese di collezione privata.

La€™antico, da sempre polo di attrazione della cittA , dal chiuso delle collezioni private passa ai musei pubblici. Il primo museo nasce proprio a Roma nel 1734 ed A¨ il Capitolino. Tra i pezzi archeologici presenti in mostra il colossale Fauno di rosso antico, ancora nel museo e il Mosaico con lotta di fiere dei Musei Vaticani, entrambi risalenti al II secolo d.C.

Nella seconda metA del secolo la€™antico, pur rimanendo polo da€™attrazione, assume anche una valenza di mercato per un pubblico cosmopolita sempre piA¹ vasto: antiquari, collezionisti, grand tourists di ogni estrazione sociale. CosA- ai a€œmilordia€ inglesi in viaggio di formazione, ritratti da Batoni come il mondanissimo Conte di Leicester, esposto in mostra dalla esclusiva Collezione di Holkham Hall, mai visto in Italia, si affiancano variegate comitive di viaggiatori come quella capeggiata da Charles De Brosses, a Roma nel 1739, che cosA- si esprime: a€œNon so se vi sia alcun altra cittA in Europa piA¹ piacevole, piA¹ comoda e dove mi piacerebbe di abitare se non questa, senza fare eccezione nemmeno per Parigia€.

Ancora antico e moderno si confrontano in due solenni sculture in marmo: la Polimnia del Louvre, restaurata nel 700 da Agostino Penna, a fronte della famosa Velata di Palazzo Barberini, realizzata a metA secolo dal veneto Corradini.

Dalla storia come norma ideale interpretata dalla Maddalena di Canova e dai dipinti di Drouais, si passa al sentimento visionario di alcuni disegni di Piranesi e di due bellissimi fogli di FAOssli, provenienti dal Museo di Zurigo, ispirati alla Divina Commedia.

Sulla€™onda di questa componente eroica la mostra chiude con la scultura di Vincenzo Pacetti, Napoleone che solleva la€™Italia, del Museo di Fontainebleu. Un percorso cosA- ricco di spunti e di opere, circa 230, nasce da un taglio espositivo sintetico e didattico per esprimere un secolo che, nella propria vocazione divulgativa, apre alla modernitA .

Con il Sostegno di: Compagnia di San Paolo, Federazione Italiana Tabaccai, Gioco del Lotto - Lottomatica

Con il Contributo di: Ericsson, Mercedes Benz

Con il Contributo Tecnico di: ATAC, Etro, La Repubblica, Progress Fineart, Radio Dimensione Suono 2

Catalogo: Silvana Editoriale

Organizzazione: ZA¨tema Progetto Cultura srl

Ufficio Stampa ZA¨tema Progetto Cultura
Patrizia Bracci
tel. 06 82077337-305
http://www.zetema.it

Palazzo Venezia
via del Plebiscito, 118 - Roma

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