Tre mostre collettive incentrate sullo stimolare una riflessione attiva sul tema della relazione e dell'incontro e che metteranno in evidenza tre sfumature diverse con cui il singolo soggetto all'interno della spazio pubblico tenta di stabilire un rapporto con l'altro e quindi con cui si manifesta alla collettivita'. Progetto a cura di Lorenzo Bruni.
Collettiva
Progetto a cura di Lorenzo Bruni
Strani incontri
Sandro Bottari, Zoe Gruni, Eugenia Vanni, Enrico Vezzi
Intervento dei nipoti dei fiori
Si inaugura la mostra collettiva venerdi' 18 novembre Galleria SESV, spazio espositivo di Santa Verdiana all'interno della Facolta' di Architettura di Firenze;
lo stesso giorno verra' inaugurato lo spazio di relazione della GalleriaSESV, che
sara' attivo dal mese di novembre 2005 a quello di gennaio 2006, e il
progetto del gruppo Arabeschi di Latte, FruitfulfFlorence, che
consistera' in una serie di appuntamenti, comunicazioni ed azioni all'
interno della citta' per tutta la durata della manifestazione.
Questa prima mostra collettiva, del ciclo di tre che si terranno sempre alla
GalleriaSESV, mette in evidenza l'incognita dell'incontro. Il misto di
paura e desiderio, di attrazione e repulsione, per la conoscenza dell'
altro definisce e guida le narrazioni, rarefatte e in sospensione, che
questi artisti sperimentano, concretizzano e condividono con le loro
opere. In questo modo i racconti o i processi che attuano questi
giovani artisti, e che ripropongono agli altri soggetti spettatori, hanno
a che fare piu' con l'attesa che con le sue conseguenze, cosi' l'
atmosfera che vi domina a' quella di mistero ancora sul limite tra il
rallegrarsi e il pentirsi per quel fatto che ancora deve avvenire e che
forse non avverra' mai. Queste opere ci raccontano di questo equilibrio
instabile in cui gli artisti stessi, da cittadini, si trovano nel
giudicare e percepire i possibili fatti casuali con cui hanno a che fare
quotidianamente all'interno dello spazio pubblico.
L'incontro su cui si interroga Enrico Vezzi, attraverso fotografie, sculture, quadri e
video, a' sempre quello tra lui come soggetto ed il luogo stesso che va a
violare, provando la sua esistenza prima di tutto a se stesso. In lui la
carica di sorpresa e stupore a' come concentrata in uno strano
animale-scultura, presente anche nei suoi quadri, e che a' una sorta di
metafora del soggetto ignorato e incomunicante che viene oltrepassato
senza troppe difficolta' dagli altri passanti che come lui vagano tra le
strade e campagne tra l'idilliaco e l'anonimo. Per Eugenia Vanni il
momento dello spaesamento, dell'incognita dell'incontro, piu' che
essere vissuto sulla sua pelle e poi narrato e condiviso viene
direttamente instillato nei fruitori stessi calandoli in contesti
quotidiani che vengono stravolti attraverso minime alterazioni.
Disseminare il cortile del SESV di elementi catarifrangenti e strane
indicazioni o un faro che illumina e segue all'improvviso un passante
in una strada qualsiasi della citta' sono interventi semplici quanto
risolutivi nella percezione dell'abitudinario. Sandro Bottari ricerca
sempre con le sue opere una presenza-innesco per stabilire un confronto,
che in questo caso
consiste nel sorriso-riso beffardo del pagliaccio che saluta la folla
nella sua parata in citta'. Il gesto reiterato all'infinito,
all'interno del video in loop, diviene una strana didascalia o un
giudizio alla musica che lo accompagna: bandiera rossa. Come accade per
l'opera di Bottari anche per quella di Zoe Gruni l'essere presente
alle cose e farne esperienza per il soggetto non puo' prescindere dal
riflettere e prendere sempre nuova coscienza dell'idea di passato
personale, di storia collettiva e dell'idea di infanzia e di futuro.
Gruni, con i suoi disegni di corpi ripiegati in loro e avvolti da una
forte silenzio e solitudine, si interroga sul tema dell'identita' e
della
riconoscibilita' dell'io da parte degli altri. Nel suo ultimo video la
calma beata e sorniona della piazza di una piccola citta' e' scossa da
strane presenze arcaiche di iuta, che portano con loro una strana
atmosfera sia felliniana che da bosco di bomarzo con cui reinscenano e
rompono "l'ideale perduto" della vita dei piccoli centri in cui
"si conoscono tutti come una grande famiglia".
Questa mostra ci pone di
fronte all'equivoco dell'interpretazione dei fatti e alla tensione
data dall'aspettativa, cosa che verra' sottolineata anche dall'azione
che si terra' la sera stessa dell'inaugurazione compiuta dal gruppo di
giovani artisti Nipoti dei Fiori.
Attimi o oggetti pieni di tensione sono al
centro dei racconti delle opere dei giovani artisti presenti a questa
prima mostra all'interno del progetto Rotte Metropolitane 2005 che
nasce dall'esigenza di interrogarsi sul tema della relazione, sulla sua
esigenza e sulla necessaria riflessione della mancanza di spazi di
incontro come le piazze nella fruizione e percezione da parte del
cittadino delle nostre metropoli. Questi artisti non rispondono pero'
sottolineando il problema, o facendo vedere i problemi del soggetto
gettato nella sua solitudine proprio percha'© a' in contatto con tutto e
tutti attraverso i mezzi di comunicazione, ma alla fine presente a
nessuno. Le opere in mostra testimoniano gia' una soluzione, anche se
parziale e personale, attuata dai giovani artisti, o meglio sono delle
pratiche che attuano e che condividono con gli altri stabilendo cosi' gia'
una nuova dimensione dello spazio collettivo.
Il progetto ROTTE
METROPOLITANE 2005, promosso dall'Archivio
Giovani artisti del Comune di Firenze, consiste in un ciclo di tre mostre
collettive incentrate sullo stimolare una riflessione attiva sul tema
della relazione e dell'incontro e che metteranno in evidenza tre
sfumature diverse con cui il singolo soggetto all'interno della spazio
pubblico tenta di stabilire un rapporto con l'altro e quindi con cui si
manifesta alla collettivita'.
Le mostre evento si terranno nella
Galleria SESV (spazio espositivo di Santa Verdiana della Facolta' di
Architettura di Firenze).
In questo luogo inoltre sara' attivo dal mese
di novembre 2005 a quello di Gennaio 2006 uno spazio di lavoro in cui
verra' realizzata la rivista di RM2005, un ciclo di incontri conferenze
con personalita' legate alla formazione o diffusione del lavoro di
giovani artisti.
All'interno degli "spazi di formazione" della citta'
(SACI, Accademia di Belle Arti, LABA, ISIA, CANGO), durante questo
periodo, saranno presentati le opere di artisti che riflettono sul
concetto di traduzione in immagine dello spazio urbano.
Inaugurazione della mostra: venerdi' 18 novembre alle ore 18
Galleria SESV, spazio espositivo di Santa Verdiana
all'interno della Facolta' di Architettura di Firenze
piazza Ghiberti 27
Orari: dal lunedi' al venerdi' dalle ore 9 alle ore 19