Spazio Espositivo Santa Verdiana - SESV
Firenze
p.zza Ghiberti, 27
055 2625982 FAX 055 6241253
WEB
Rotte Metropolitane 2005
dal 17/11/2005 al 23/11/2005
055 2625921 FAX 055 624 12 53
WEB
Segnalato da

SESV




 
calendario eventi  :: 




17/11/2005

Rotte Metropolitane 2005

Spazio Espositivo Santa Verdiana - SESV, Firenze

Tre mostre collettive incentrate sullo stimolare una riflessione attiva sul tema della relazione e dell'incontro e che metteranno in evidenza tre sfumature diverse con cui il singolo soggetto all'interno della spazio pubblico tenta di stabilire un rapporto con l'altro e quindi con cui si manifesta alla collettivita'. Progetto a cura di Lorenzo Bruni.


comunicato stampa

Collettiva

Progetto a cura di Lorenzo Bruni

Strani incontri
Sandro Bottari, Zoe Gruni, Eugenia Vanni, Enrico Vezzi
Intervento dei nipoti dei fiori

Si inaugura la mostra collettiva venerdi' 18 novembre Galleria SESV, spazio espositivo di Santa Verdiana all'interno della Facolta' di Architettura di Firenze; lo stesso giorno verra' inaugurato lo spazio di relazione della GalleriaSESV, che sara' attivo dal mese di novembre 2005 a quello di gennaio 2006, e il progetto del gruppo Arabeschi di Latte, FruitfulfFlorence, che consistera' in una serie di appuntamenti, comunicazioni ed azioni all' interno della citta' per tutta la durata della manifestazione.

Questa prima mostra collettiva, del ciclo di tre che si terranno sempre alla GalleriaSESV, mette in evidenza l'incognita dell'incontro. Il misto di paura e desiderio, di attrazione e repulsione, per la conoscenza dell' altro definisce e guida le narrazioni, rarefatte e in sospensione, che questi artisti sperimentano, concretizzano e condividono con le loro opere. In questo modo i racconti o i processi che attuano questi giovani artisti, e che ripropongono agli altri soggetti spettatori, hanno a che fare piu' con l'attesa che con le sue conseguenze, cosi' l' atmosfera che vi domina a' quella di mistero ancora sul limite tra il rallegrarsi e il pentirsi per quel fatto che ancora deve avvenire e che forse non avverra' mai. Queste opere ci raccontano di questo equilibrio instabile in cui gli artisti stessi, da cittadini, si trovano nel giudicare e percepire i possibili fatti casuali con cui hanno a che fare quotidianamente all'interno dello spazio pubblico.

L'incontro su cui si interroga Enrico Vezzi, attraverso fotografie, sculture, quadri e video, a' sempre quello tra lui come soggetto ed il luogo stesso che va a violare, provando la sua esistenza prima di tutto a se stesso. In lui la carica di sorpresa e stupore a' come concentrata in uno strano animale-scultura, presente anche nei suoi quadri, e che a' una sorta di metafora del soggetto ignorato e incomunicante che viene oltrepassato senza troppe difficolta' dagli altri passanti che come lui vagano tra le strade e campagne tra l'idilliaco e l'anonimo. Per Eugenia Vanni il momento dello spaesamento, dell'incognita dell'incontro, piu' che essere vissuto sulla sua pelle e poi narrato e condiviso viene direttamente instillato nei fruitori stessi calandoli in contesti quotidiani che vengono stravolti attraverso minime alterazioni. Disseminare il cortile del SESV di elementi catarifrangenti e strane indicazioni o un faro che illumina e segue all'improvviso un passante in una strada qualsiasi della citta' sono interventi semplici quanto risolutivi nella percezione dell'abitudinario. Sandro Bottari ricerca sempre con le sue opere una presenza-innesco per stabilire un confronto, che in questo caso consiste nel sorriso-riso beffardo del pagliaccio che saluta la folla nella sua parata in citta'. Il gesto reiterato all'infinito, all'interno del video in loop, diviene una strana didascalia o un giudizio alla musica che lo accompagna: bandiera rossa. Come accade per l'opera di Bottari anche per quella di Zoe Gruni l'essere presente alle cose e farne esperienza per il soggetto non puo' prescindere dal riflettere e prendere sempre nuova coscienza dell'idea di passato personale, di storia collettiva e dell'idea di infanzia e di futuro. Gruni, con i suoi disegni di corpi ripiegati in loro e avvolti da una forte silenzio e solitudine, si interroga sul tema dell'identita' e della riconoscibilita' dell'io da parte degli altri. Nel suo ultimo video la calma beata e sorniona della piazza di una piccola citta' e' scossa da strane presenze arcaiche di iuta, che portano con loro una strana atmosfera sia felliniana che da bosco di bomarzo con cui reinscenano e rompono "l'ideale perduto" della vita dei piccoli centri in cui "si conoscono tutti come una grande famiglia".

Questa mostra ci pone di fronte all'equivoco dell'interpretazione dei fatti e alla tensione data dall'aspettativa, cosa che verra' sottolineata anche dall'azione che si terra' la sera stessa dell'inaugurazione compiuta dal gruppo di giovani artisti Nipoti dei Fiori.

Attimi o oggetti pieni di tensione sono al centro dei racconti delle opere dei giovani artisti presenti a questa prima mostra all'interno del progetto Rotte Metropolitane 2005 che nasce dall'esigenza di interrogarsi sul tema della relazione, sulla sua esigenza e sulla necessaria riflessione della mancanza di spazi di incontro come le piazze nella fruizione e percezione da parte del cittadino delle nostre metropoli. Questi artisti non rispondono pero' sottolineando il problema, o facendo vedere i problemi del soggetto gettato nella sua solitudine proprio percha'© a' in contatto con tutto e tutti attraverso i mezzi di comunicazione, ma alla fine presente a nessuno. Le opere in mostra testimoniano gia' una soluzione, anche se parziale e personale, attuata dai giovani artisti, o meglio sono delle pratiche che attuano e che condividono con gli altri stabilendo cosi' gia' una nuova dimensione dello spazio collettivo.

Il progetto ROTTE METROPOLITANE 2005, promosso dall'Archivio Giovani artisti del Comune di Firenze, consiste in un ciclo di tre mostre collettive incentrate sullo stimolare una riflessione attiva sul tema della relazione e dell'incontro e che metteranno in evidenza tre sfumature diverse con cui il singolo soggetto all'interno della spazio pubblico tenta di stabilire un rapporto con l'altro e quindi con cui si manifesta alla collettivita'. Le mostre evento si terranno nella Galleria SESV (spazio espositivo di Santa Verdiana della Facolta' di Architettura di Firenze).

In questo luogo inoltre sara' attivo dal mese di novembre 2005 a quello di Gennaio 2006 uno spazio di lavoro in cui verra' realizzata la rivista di RM2005, un ciclo di incontri conferenze con personalita' legate alla formazione o diffusione del lavoro di giovani artisti.

All'interno degli "spazi di formazione" della citta' (SACI, Accademia di Belle Arti, LABA, ISIA, CANGO), durante questo periodo, saranno presentati le opere di artisti che riflettono sul concetto di traduzione in immagine dello spazio urbano.

Inaugurazione della mostra: venerdi' 18 novembre alle ore 18

Galleria SESV, spazio espositivo di Santa Verdiana all'interno della Facolta' di Architettura di Firenze piazza Ghiberti 27

Orari: dal lunedi' al venerdi' dalle ore 9 alle ore 19

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