Contro le retoriche sull'importanza di radici e rizomi, sulla compattezza di identita' e memorie, l'autore, Massimo Canevacci, incontra i sincretismi culturali, l'oltre ogni sintesi universalistica di filosofie, religioni e morali: focalizzando snodi frammentari che liberano dislocazioni e incroci attraverso un soggetto che sperimenta la moltitudine dell'io.