Spazio Aperto
Bologna
Piazza Costituzione 3
WEB
Enrica Borghi
dal 2/3/2000 al 31/3/2000
WEB
Segnalato da

Giuditta Bonfiglioli



approfondimenti

Enrica Borghi



 
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2/3/2000

Enrica Borghi

Spazio Aperto, Bologna


comunicato stampa

La mostra personale dedicata ad Enrica Borghi inaugura la stagione espositiva dell'anno 2000 nello Spazio Aperto della Galleria d'Arte Moderna di Bologna. Attivo dal 1997 il progetto Spazio Aperto si è distinto come punto di vista privilegiato da cui scrutare le nuove ricerche dell'arte contemporanea nazionale ed internazionale. All'interno di un luogo istituzionale e qualificato, l'attività di Spazio Aperto si è distinta nella promozione di giovani artisti e nella proposta delle ricerche e dei linguaggi più sperimentali ed interessanti. Anche per quest'anno sono in programma importanti rassegne, che andranno ad arricchire il calendario espositivo della Galleria d'Arte Moderna.
Nel mese di aprile verrà presentata una mostra dedicata a Francesco Vezzoli, mentre nel periodo successivo, da maggio alla fine di ottobre, lo Spazio Aperto ospiterà la grande rassegna OMBRA DELLA RAGIONE. L'IDEA DEL SACRO NELL'IDENTITÀ EUROPEA, cui seguirà un'esposizione di Grazia Toderi. A conclusione delle rassegne verranno pubblicati, come di consueto, i "Quaderni di Spazio Aperto", che costituiscono un'ampia documentazione dal punto di vista iconografico del lavoro svolto dagli artisti nello spazio.

Enrica Borghi è nata nel 1966 a Premosello Chiovenda (No), ha studiato all’Accademia di Belle Arti Brera di Milano, vive e lavora a Novara.
Ha cominciato a partecipare a mostre personali e collettive dal 1992 utilizzando la fotografia e materiali di recupero diversi e in particolare ha esposto sottovesti di biscotti e biancheria intima di caramelle nel 1996 alla galleria Falzone a Mannheim e abiti di carta (sacchetti, etichette, involucri di caramelle…) e la prima serie di "Veneri" ricoperte di unghie finte, bigodini, automatici nella galleria Alberto Peola di Torino. Nello stesso anno partecipa a numerose collettive che fanno il punto sulla giovane ricerca a Milano, Genova e Torino, l’anno successivo espone a "Trash. Quando i rifiuti diventano arte" al Palazzo delle Albere di Trento, alla Biennale dei giovani artisti dell’Europa del Mediterraneo a Torino, ad "Aperto 97" al Trevi Flash Art Museum di Trevi e negli ultimi due anni a Firenze, Nizza e alla XIII Quadriennale di Roma. Le mostre personali più recenti sono "Grande soirée" alla galleria Claudia Gian Ferrari Arte Contemporanea (Milano) e "La Regina" al Castello di Rivoli(To).
Enrica Borghi incentra la sua ricerca artistica sull’uso dei materiali di recupero derivati dal mondo della quotidianità e, particolarmente, della quotidianità femminile e, insieme sugli stereotipi della bellezza, sia classica sia muliebre. Sono ormai note le sue sculture con le "Veneri", nelle quali l’artista ha utilizzato i calchi in poliuretano a grande tiratura posti sul mercato per arredare interni o giardini; ready-made sui quali è intervenuta applicando come una "patina" o una seconda pelle fatta di unghie finte brillantemente laccate o di bigodini per la messa in piega , come sono noti i suoi fantastici abiti confezionati con le borsine in plastica per la spesa o le carte di caramelle o, ancora, le bottiglie di plastica dell’acqua minerale.
La mostra che Enrica Borghi realizza appositamente per lo Spazio Aperto prende quale protagonista proprio il riciclo delle bottiglie e dei tappi di plastica dell’acqua minerale per dare corpo ad una riflessione ironica e disincantata che finge l’allestimento di una mostra di alta gioielleria rifacendosi in particolare ai mitici negozi di Tiffany o di Cartier: infatti nella "manica lunga" lo spazio è stato allestito con luci soffuse e teche preziose che presentano anelli, colliers, bracciali, parures, sculture che l’artista realizza utilizzando con fantasiosa creatività e abilissima manualità bottiglie plastiche di colori differenti, e che, per completare la mise-en-scène, vengono sorvegliati da una (finta) guardia giurata.
Con i tappi di forme e colori differenti, invece, nella vasta sala di accesso Borghi ha creato una sorta di diadema/mandala, un lavoro inedito dal titolo "Danubio Blu", lavoro che acquista la forza di una accorata preghiera per il disastro ecologico che ha tragicamente colpito questo fiume così caro all’immaginario europeo.
Non poteva naturalmente mancare anche una "Venere", inedita anch’essa, che accoglie all’ingresso dello Spazio, elegantissima nella sua guaina di unghie bianco/perlato e sfumature rosa cangiante, mentre l’acconciatura, costituita da frammenti di spazzole per capelli in ferro, assume l’aspetto compatto e aggressivo di un riccio.

Il catalogo, che verrà pubblicato dopo la mostra nella collana "Quaderni di Spazio Aperto", conterrà, oltre ad una puntuale documentazione fotografica del lavoro di Enrica Borghi realizzato per Spazio Aperto, un testo critico di Rosa Martinez.

Sede: Spazio Aperto
Ente organizzatore: Galleria d'Arte Moderna di Bologna,
Piazza Costituzione 3, 40128 Bologna, Italia.
Tel. Central. 051.502859. Segret. 051.502264. Fax. 051.371032
Periodo: 3 - 31 marzo 2000
Inaugurazione: venerdì 3 marzo alle ore 18.30
Orari: 10 - 18, chiuso lunedì
Ingresso: L. 8000; ridotto L. 4000

Ufficio stampa GAM: Giuditta Bonfiglioli
tel 051 502859; fax 051 371032

IN ARCHIVIO [2]
Francesco Vezzoli
dal 6/4/2000 al 30/4/2000

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