Charles Avery
Gabriele Di Matteo
Tim Knowles
John Pilson
Marcello Simeone
Joerg Wagner
Gigiotto del Vecchio
A cura di Gigiotto del Vecchio. In mostra Charles Avery, Gabriele Di Matteo, Tim Knowles, John Pilson, Marcello Simeone, Joerg Wagner. Immaginari irripetibili, fantastici, all'interno dei quali la realta', gli elementi che caratterizzano il quotidiano hanno senso poiche' sfondi possibili di dimensioni mentali alterate: la percezione sana, normale, degli eventi e' qui sottoposta all'ulteriore sforzo di "vedere oltre", captando anomale presenze - assenze che popolano i lavori degli artisti di ghosty.
A cura di Gigiotto del Vecchio.
Immaginari irripetibili, fantastici, all'interno dei quali la realtà , gli
elementi che caratterizzano il quotidiano hanno senso poiché sfondi possibili di
dimensioni mentali alterate: la percezione sana, normale, degli eventi e' qui
sottoposta all'ulteriore sforzo di "vedere oltre", captando anomale presenze -
assenze che popolano i lavori degli artisti di ghosty. Il fantastico oltre ad
affascinare, apre l'intelletto a nuovi mondi, ad immaginare rinnovate
possibilità . In questa mostra ognuno sembra che lavori fedelmente sulla
normalità ma poi ad uno sguardo più attento ci si accorge che e' tutto
paradossale, impossibile, assurdo, misterioso. Ci sono fenomeni strani, sia
fisici che mentali in ogni opera. In mostra ci saranno i lavori di sei artisti,
tutti europei tranne John Pilson, americano, realizzati attraverso l'utilizzo di
mezzi e tecniche differenti. Pittura, installazione, disegno, fotografia, video.
Charles Avery illustra storie di nuclei familiari completamente inventati, o
comunque deviati rispetto alla canonicità dei racconti. Avery, si esprime
attraverso la pittura ed il disegno su carta. Ha esposto tra gli altri da
Entwistle a Londra e da Sonia Rosso a Pordenone. E' alla sua prima mostra a
Milano. Vive e lavora a Londra.
Gabriele Di Matteo riproduce in maniera maniacale lo stesso quadro,
perfettamente uguale, attuando un esercizio allucinato ed ossessivo della
riproduzione. Come ha scritto Giorgio Verzotti ".quello di Gabriele Di Matteo
piu' che essere un lavoro di pittura e' un'interrogazione alla pittura, un
esercizio di stile.". Gabriele Di Matteo vive e lavora a Milano, ha esposto da
Vilma Gold gallery di Londra, all'Australian Center of Contemporary art di
Melbourne, da George Philippe et Nathalie Vallois a Parigi, al Casino
Louxemburg, al Frac di Lione, da Lucio Amelio a Napoli.
Per Tim Knowles, nato a Bristol ma residente a Londra, sono la natura e il caso,
a creare il disegno. Pennini attaccati ad un palloncino e sistemati su di una
struttura su cui poggia un foglio di carta. Il vento fa muovere il pallone e di
conseguenza il pennino e viene fuori il disegno, spontaneo, misterioso, ma
soprattutto irripetibile. Ha esposto alla Chisenhale Gallery di Londra, da Zero
a Piacenza, all'Art OMI resident studio program di New York.
John Pilson e' l'unico americano in mostra. Ha partecipato a Greater New York al
PS1 ed ha recentemente esposto da Raucci e Santamaria a Napoli. Egli stravolge
le ovvie destinazioni d'uso di luoghi più che connotati quali uffici e
toilettes. Nei suoi video non si capirà mai perché un gruppo di impiegati
intenti a lavorare all'unisono alzino la testa di scatto e guardino attenti il
soffitto. Una riflessione sull'alienazione creata in posti e lavori tutti
uguali, in cui non c'è possibilità per la fantasia, dove ti piacerebbe che
avvenisse qualcosa di insolito che spezzi il ritmo monotono della routine. John
Pilson vive e lavora a New York.
Marcello Simeone. L'imprescindibile legame tra arte, vita e la poesia di un
quotidiano vissuto in maniera intensa, misteriosa, seducente, sono gli elementi
che caratterizzano più' profondamente il lavoro di Marcello Simeone. Un lavoro
basato sull'esperienza personale nella città ', con i suoi segni e le sue tracce
di emozioni, di bellezze livide e vulnerabilità '. L'opera di Marcello Simeone e'
da vivere come un film, una sceneggiatura tratta dalla vita che riflette la sua
visione del mondo. L'artista vive e lavora a Milano ed è in preparazione una sua
mostra da Analix a Ginevra.
Joerg Wagner ricostruisce le camere di appartamenti, di hotels, di posti in cui
ha vissuto e che per qualche ragione lo hanno colpito. Ricostruzioni in scala
1:1, il cui interno e' l'impressione su carta fotosensibile di quello che c'era
nella stanza. Wagner, dopo aver spostato tutti gli oggetti presenti, ricopre di
blue paper ovunque. Il soffitto, il pavimento, le pareti, poi riposiziona ogni
cosa dov'era ed accende la luce in modo che suppellettili, mobili, qualsiasi
oggetto, si impressioni sulla carta lasciandone delle ombre. Poi rimonta il
tutto in galleria. Ciò che si vedrà sarà una struttura bianca e dentro le ombre
dell'interno, la loro memoria, il loro fantasma. Joerg Wagner ha esposto da Luis
Campana a Colonia, a Basilea ad Art Unlimited, da Karlheinz Mayer a Karlsrue. E'
alla sua prima mostra in Italia. Vive e lavora a Colonia.
Luogo : Galleria 1000EVENTI, Via del Lauro, 3 - 20121 Milano tel. 02-8053920
fax. 02-8053923
Orari: Inaugurazione Giovedì 18 Gennaio dalle ore 18.30
Fino al 3 Marzo 2001, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30
Lunedì e festivi su appuntamento.