All'interno del ciclo di esposizioni dal titolo 'Avvistamenti', la Galleria d'Arte Moderna di Torino propone per il mese di Febbraio una mostra di Mario Airo'. Lo scopo dell'artista e' la ricerca di uno spazio mentale in cui la liberta' diviene una condizione realizzabile.
La stanza dove Marsilio sognava di dormire - e altri recconti.
All'interno del ciclo di esposizioni dal titolo 'Avvistamenti', la Galleria d'Arte Moderna di Torino propone per il mese di Febbraio una mostra di Mario Airo'. Lo scopo dell'artista e' la ricerca di uno spazio mentale in cui la liberta' diviene una condizione realizzabile.
L'artista sostiene infatti che l'immagine sia un veicolo capace di legare a sè impressioni sensoriali, emozionali e intellettuali, che si rinnovano a ogni ricordo, e che suscitano un trasporto altrettanto concreto quanto oquello provocato dalla realtà circostante. L'unica differenza è che il mondo visionario, romantico e volatile, che spesso attinge dalla letteratura, dal cinema e dalla musica, oltre che dalla natura (e verso il quale Airò ci conduce) è rimodellato dalla bellezza e dalla poesia.
Lo spazio interno ed esterno vengono sovente rappresentati dall'artista in modo dualistico e simbolico.
A volte l'interno, lo spazio protetto e concentrato, serve come metafora di una dimensione mentale: un territorio del sogno, dell'immaginario e di possibilità , che nella sua opera, l'artista trasforma in un luogo immerso nella penombra, denso di ombre bluastre, luci caleidoscopiche, suoni e immagini soffuse. A volte invece, lo spazio è rappresentato come delimitazione da varcare per accedere a una dimensione naturale, romanticamente emblematica dell'assoluto. L'esterno è in questo caso una meta da raggiungere e la natura l'elemento risolutivo.
Sulla riva di un fiume, Mario Airò ha ricostruito, reinterpretandolo, lo studio dello scrittore J. D. Salinger. La piccola costruzione semplicissima, contiene solamente una scrivania fornita di macchina da scrivere, una sedia, un caminetto e una libreria.
Le uniche aperture sono un lucernario che dà sul cielo e una finestra orizzontale, collocata in modo tale che chi si siede alla scrivania, non può non fissare lo scorrere dell'acqua del fiume, e si sovviene forse delle parole di Hölderin che Mario Airò ama spesso citare: "Talora appar del lontano / un'immagine / se l'uom per essa trova il / sentimento".
Mario Airò, nato a Pavia nel 1961, vive e lavora a Milano.
Orario - tutti i giorni - dalle 9.00 alle 19.00 - lunedì chiuso
Ingressi - intero £ 10,000 - ridotto £ 5,000
GAM - Galleria d'Arte Moderna - via Magenta 31 - Torino - Tel. 011 5629911