Giovanni Anceschi
Davide Boriani
Gianni Colombo
Gabriele De Vecchi
Grazia Varisco
Alberto Martini
Corrado Cagli
Bruno Capacci
Fabrizio Clerici
Guido Biasi
Sergio Dangelo
Gianni Dova
Lucio del Pezzo
Domenico Morelli
Lucilla Meloni
Mariastella Margozzi
Mario Ursino
Marcella Cossu
Elena di Majo
Matteo Lafranconi
'Gli Ambienti del Gruppo T - Le origini dell'arte interattiva'. Un nucleo significativo di Ambienti realizzati dagli artisti del gruppo milanese in occasione di mostre storiche degli anni '60. Rispetto ai lavori cinetici e programmati, gli Ambienti creano uno spazio attivo per il fruitore e ne determinano la percezione. Fino al 12 febbraio la mostra 'Surrealisti italiani attraverso le collezioni' propone 30 di dipinti e 7 sculture degli anni del dopoguerra. 'Dipinti e i disegni di Domenico Morelli' presenta un rinnovato allestimento di opere conservate nei depositi delle collezioni ottocentesche.
Gli Ambienti del Gruppo T
Le origini dell'arte interattiva
14 dicembre 2005 - 1 maggio 2006
La Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea per la prima volta presenta al pubblico un nucleo significativo degli Ambienti realizzati dagli artisti del Gruppo T (Milano 1959), Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco, in occasione di mostre storiche degli anni sessanta quali Miriorama 1, Nuove Tendenze, Lo spazio dell'immagine, la XXXV Biennale di Venezia, Vitalita' del negativo nell'arte italiana, e un cospicuo gruppo di opere cinevisuali e programmate.
Il Gruppo T, presente insieme ad altri gruppi italiani e stranieri alla mostra Arte programmata del 1962, dal 1964 realizza ambienti "immersivi e interattivi" che creano uno spazio attivo, mobile, provvisorio, legato al comportamento del fruitore, chiamato a vivere un'esperienza polisensoriale che investe tutto il suo essere e non solo la vista o il tatto. Il tema dell'interattivita', presente nelle opere prodotte dal 1959 al 1964, trova negli Ambienti un ulteriore momento di sviluppo. Rispetto ai lavori cinetici e programmati manipolabili dall'osservatore con intervento manuale o meccanico, gli Ambienti modificano l'orizzonte di attesa del fruitore e ne determinano la percezione, attraverso l'idea dell'accadimento e l'attesa dell'imprevisto.
Alla suggestiva ricostruzione del Grande oggetto pneumatico. Ambiente a volume variabile (1960), esposto nella mostra d'esordio del Gruppo, Miriorama 1 alla Galleria Pater di Milano (di proprieta' della B&B Italia), seguono: Spazio + linee luce + spettatori (Boriani 1964), Ambiente a shock luminosi (Anceschi 1964), Ambiente per un test di estetica sperimentale (Anceschi e Boriani 1965), Strutturazione a parametri virtuali (De Vecchi 1967), Dilatazione spazio-temporale di un percorso (Varisco, 1969), tutti recenti acquisti della Galleria Nazionale. Saranno esposte, oltre allo Spazio Elastico (Colombo 1967) messo a disposizione dall'Archivio Colombo, la Camera stroboscopica 3 (Boriani 1967), acquisita dalla Galleria gia' dagli anni sessanta, e la Camera distorta abitabile (Boriani, De Vecchi 1970), depositata dagli artisti nel 1970, oggi restaurata e finalmente fruibile in occasione di questa mostra. L'Ambiente cronostatico (Boriani, De Vecchi 1974) e', infine, messo a disposizione dalla B&B Italia. Gli oggetti cinevisuali esposti provengono dalla collezione della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e dalla Collezione Feierabend depositata presso il MART di Trento e Rovereto.
La mostra e' curata da Mariastella Margozzi e Lucilla Meloni.
L'allestimento e' stato progettato e curato dall'architetto Federico Lardera - Art Consultant Studio Cerri e Associati con Yuri Mastromattei
La progettazione della ricostruzione di tutti gli Ambienti e' curata sempre da Federico Lardera
Il restauro della "Camera distorta abitabile" e' stato progettato e realizzato dalla Ditta di restauro Mercuri & Talarico di Roma con la consulenza di Federico Lardera e la direzione lavori di Mariastella Margozzi
Il catalogo d'inizio mostra e' quello curato da Lucilla Meloni "Gli Ambienti del Gruppo T", gia' edito nel 2004 dalla Silvana Editoriale di Milano.
Durante la mostra sara' pubblicato, inoltre, sempre a cura della Silvana Editoriale, un catalogo specifico su tutte le opere esposte, curato da Mariastella Margozzi, che documentera' fotograficamente l'allestimento in corso.
La Mostra si avvarra' di un cospicuo apparato documentario e didattico, messo a disposizione dagli archivi degli artisti.
Oltre agli artisti stessi, che hanno gentilmente concesso opere e materiali, i prestatori che hanno contribuito alla realizzazione dell'evento sono: VAF-Fondazione Volker W. Feierabend presso il MART di Trento e Rovereto; B&B Italia; Archivio Gianni Colombo.
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14 dicembre 2005 - 12 febbraio 2006
Sala dossier
Surrealisti italiani attraverso le collezioni della Galleria Nazionale d'Arte Moderna
La mostra "dossier", consistente in una trentina di dipinti e sette sculture, tutti di proprieta' della Galleria Nazionale d'Arte Moderna, e' stata concepita come una panoramica di artisti italiani a confronto con il fenomeno culturale del Surrealismo, con particolare riferimento agli anni del dopoguerra.
Di grandissimo rilievo, in un simile contesto, risulta l'operato di Arturo Schwarz, critico, editore e gallerista attivo nella Milano degli anni 50' e 60', e fautore della divulgazione delle idee di Breton, Eluard, Char, e , piu' in generale, dell'intero movimento surrealista francese ed europeo nella cultura di un Paese, l'Italia, ancora sofferente dell'isolamento subito negli anni 20'-40'. La meta' circa delle opere selezionate infatti proviene dalla "Donazione Schwarz", pervenuta presso la Galleria Nazionale nella seconda meta' degli anni Novanta, e divenuta, all'epoca, oggetto della mostra interna Marcel Duchamp ed altri iconoclasti, anche (1997).
Si parte da un dipinto di Alberto Martini, (L'occhio e lo spirito umano, 1930), un epigono del genere fantastico e visionario, e, attraverso la traccia di un itinerario avventuroso e conseguenziale al contempo, che include, tra le altre, personalita' come Corrado Cagli, Bruno Capacci, Fabrizio Clerici e, con un sensibile salto generazionale, Guido Biasi, Sergio Dangelo, Gianni Dova e Lucio del Pezzo, emerge un'inedita selezione di opere del ventesimo secolo, accomunate dal senso dell'immaginario interiore, variamente perseguito negli sviluppi artistici delle singole individualita'.
Di notevole interesse, in questa come in altre mostre "dossier" della Galleria Nazionale, risulta l'approfondimento conoscitivo delle motivazioni storiche e culturali a monte dell'acquisizione di particolari nuclei di opere.
La mostra e' a cura di Mario Ursino e Marcella Cossu.
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14 dicembre 2005 - 12 febbraio 2006
Dipinti e i disegni di Domenico Morelli
dal fondo della Galleria Nazionale d'Arte Moderna
La grande mostra monografica dedicata a Domenico Morelli nell'ambito delle celebrazioni per il centenario della morte del pittore napoletano (Napoli, Castel Sant'Elmo, 29 ottobre 2005 - 29 gennaio 2006) vede la Galleria Nazionale d'Arte Moderna come una delle principali istituzioni coinvolte nella realizzazione dell'iniziativa. Infatti proprio dalla Sala Morelli, che costituisce uno degli spazi di maggiore pregnanza storica e artistica all'interno del percorso delle collezioni ottocentesche della Galleria Nazionale, la mostra napoletana ha attinto opere chiave come Il Tasso legge la Gerusalemme liberata a Eleonora d'Este, Le tentazioni di Sant'Antonio, Cristo nel deserto, Mater Purissima, L'imbalsamazione di Cristo, il Ritratto di Bernardo Celentano; mentre rispettivamente dal Salone dell'Ercole e dalla Sala della Cleopatra sono state concesse in prestito all'esposizione di Napoli altre opere fondamentali quali Il Conte Lara e Il Triclinio dopo l'orgia.
Tanto indispensabile quanto impegnativo, lo smontaggio parziale della Sala Morelli costituisce tuttavia per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna la felice occasione di presentare al pubblico un rinnovato allestimento con dipinti dell'artista che normalmente- per ragioni di capienza della sala stessa- sono conservati nei depositi del museo ma che costituiscono parte integrante del fondo morelliano complessivo (circa settanta dipinti e piu' di ottocento disegni), proveniente dallo studio del pittore e pervenuto alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna poco dopo la morte dell'artista con lo storico acquisto da parte dello Stato italiano nel 1905. Fra le opere presentate, anche i bozzetti dei due capolavori della Sala attualmente esposti a Napoli: Le tentazioni di Sant'Antonio e Il Tasso ed Eleonora d'Este.
Ai dipinti sono affiancati, nello spazio dell'emiciclo di accesso alle sale del primo Ottocento, circa trenta disegni dell'artista. Selezionati per nuclei tematici relativi ai principali dipinti realizzati durante tutto l'arco della sua attivita', i disegni - a matita, a penna, ad acquarello - visualizzano nel segno nervoso e spesso anche nei colori a macchia la complessa e tormentata elaborazione dei 'pensieri' morelliani.
Sono inoltre presentati due cartoni preparatori inediti, relativi ai dipinti L'interramento dei neofiti e Cesare Borgia a Capua, espressamente restaurati in occasione della mostra con i fondi del Comitato Nazionale per le celebrazioni morelliane.
Curatori della mostra sono Elena di Majo e Matteo Lafranconi per la parte dipinti e da Rita Camerlingo per la grafica.
Immagine: Davide Boriani- Camera Stroboscopica- 1965 (Foto S. Scafoletti)
Anteprima Stampa ore 11,00
Inaugurazione ore 18,00
Ufficio Stampa:
Maura Picciau tel.: 06-32298332- fax: + 06-3221579
Galleria Nazionale d'Arte Moderna
Viale delle Belle Arti, 131 - 00196 Roma
Orari: Martedi' - Domenica (chiuso Lunedi') 9.30 - 19.00
la biglietteria chiude alle ore 18.40
Entrata:
Adulti euro 9; Ridotto: euro 6.50 Gratuita' di legge