Orsola Maddalena Caccia
Fede Galizia
Giovanna Garzoni
Bernardo Strozzi
Vincenzo Campi
Adolfo Petrazzi
Edita Walterovna Broglio
Pasquarosa
Lalla Romano
Alison Knowles
Martha Rosler
Jana Sterbak
Odinea Pamici
Iaia Filiberti
Manuela Carrano
Martina Corgnati
Donne e cibo nell'arte. Dalla natura morta ai disordini alimentari. Nell'universo artistico femminile l'interesse su questa tematica e' intenso e comprende una produzione espressa in molte forme: pittura, scultura, performance, video, fotografia e installazione. Il percorso espositivo si compone di un'ampia sezione antica con nature morte dipinte da artiste fra il XVI e il XVIII secolo, segue con lavori di autrici delle avanguardie storiche e del ventennio, fino alla contemporaneita'.
Dal 1 dicembre 2005, presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta, si terra' la mostra Le immagini affamate. Donne e cibo nell'arte. Dalla natura morta ai disordini alimentari, a cura di Martina Corgnati.
Da una trentina d'anni a questa parte, l'emergere di una linea "femminile" nella cultura artistica contemporanea ha determinato un nuovo interesse scientifico su alcune tematiche fino a quel momento piuttosto trascurate. Tra queste, il cibo occupa senz'altro un posto di rilievo: essenziale per la vita, da sempre associato alla cultura femminile soprattutto dal punto di vista dei rituali di preparazione, nella societa' odierna ha acquisito un valore cruciale a causa della sempre piu' grave emergenza legata ai disordini alimentari, anch'essi collegati perlopiu' alle donne.
Questa rassegna si propone di affrontare, per la prima volta in Italia e con una certa pretesa di completezza, la complessa relazione tra donne e cibo. Nell'universo artistico femminile l'interesse su questa tematica e' intenso e comprende una nutrita produzione espressa in tutte le forme possibili, dalla pittura alla scultura, dalla performance al video, dalla fotografia all'installazione.
Il percorso espositivo si compone di un'ampia sezione antica, con nature morte dipinte da donne artiste fra il XVI e il XVIII secolo (Orsola Maddalena Caccia, Fede Galizia, Giovanna Garzoni), e opere "di genere" (eseguite, queste ultime, da artisti uomini) che includono rappresentazioni di donne impegnate nella preparazione o nella vendita del cibo o, piu' raramente, a tavola o nell'atto di mangiare. Fra gli autori presenti, Bernardo Strozzi, Vincenzo Campi, Adolfo Petrazzi. Si prosegue con una sezione dedicata alle artiste delle avanguardie storiche e del ventennio, da Meret Oppenheim, autrice di numerosi feticci erotico-alimentari, alle italiane, come Edita Walterovna Broglio, Pasquarosa, Lalla Romano. L'ultima parte della mostra e' rivolta ai linguaggi contemporanei e alle figure che raccontano del cibo, dei suoi abusi, del suo piacere e della sua ossessione. Fra le protagoniste di questa sezione, "al femminile", artiste straniere come Alison Knowles, Martha Rosler, Jana Sterbak, e italiane, tra cui Odinea Pamici e la giovane Iaia Filiberti.
Immagine: Manuela Carrano, Saro' buona, 2005, tecnica mista (cioccolato, seta, spilli), cm 130x60x45
Il catalogo che accompagnera' la mostra, edito da Musumeci, sara' in italiano e francese.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa: Andrea Andruet, tel. 0165.273246, e-mail a.andruet@regione.vda.it
Servizio Attivita' Espositive: tel. 0165.230545, e-mail u-mostre@regione.vda.it
Ufficio stampa
Matilde Meucci, tel. 050 36985 cell 349 2381566 e-mail matilde.meucci@libero.it
Inaugurazione 1 dicembre 2005 alle ore 18
Museo Archeologico Regionale, Piazza Roncas n. 12, Aosta
Tutti i giorni dalle 9 alle 19
Ingresso intero euro 3,00 - ingresso ridotto euro 2,00 - in abbinamento con l'ingresso alla mostra Wolfgang Alexander Kossuth euro 5,00