Elena Arzuffi
Marco Baroncelli
Clara Brasca
Carmine Calvanese
Chiara Castagna
Davide Coltro
Arjen de Leeuw
Daniele Girardi
Ernesto Jannini
Dimitris Kozaris
Adriano Nardi
Elena Nemkova
Flaviano Poggi
Luisa Raffaelli
Francesco Totaro
Enrico Baj
Claudio Costa
Ken Friedman
Maurice Henry
Fiammetta Strigoli
Rassegna di opere di artisti contemporanei appartenenti a generazioni differenti che evidenzia le diverse declinazioni del disegnare. Il disegno, quando usato come protogenesi di un'opera, anche nel caso di un'opera fotografica, in un bozzetto, in uno storyboard, nel progetto di una performance, trattiene l'idea nel suo prender forma, il sogno e la memoria di un 'esperimento' anche destinato a fallire.
La quotidianita' dell'utopia
A cura di Fiammetta Strigoli
Il 10 dicembre 2005 alle ore 18.30 la Galleria La Giarina inaugura, a cura di Fiammetta Strigoli, "Disegnitudine. La quotidianita' dell'utopia", un'ampia rassegna di opere realizzate da artisti contemporanei, appartenenti a generazioni differenti, con l'intento di porre in evidenza diverse declinazioni del disegnare.
Il disegno, il segno strutturato, cosi' vicino alla calligrafia alla scrittura, emergendo come medium o come parametro utile a stabilire il senso di una progettazione individuale, di una distinzione caratteriale nella continua necessita' dell'uomo di autoidentificarsi, di fissare la propria presenza di se' e di qualunque altro oggetto, propone il suo ruolo di centralita' come frutto primitivo di una visione intuitiva, di una splendida concentrazione sorda a qualsiasi "rumore", dichiarando il desiderio dell'artista di non rinunciare a costruire con leggerezza, di non rinunciare all'utopia. Tuttavia, nell'arte della contemporaneita', il disegno, spesso, non vive la sua realta' soggettiva, ma convive con mondi contigui come la pittura e meno prossimi come la fotografia e la computer grafica. Ogni tratto in un bozzetto, in uno storyboard, nel progetto di una performance, assume valenze che vanno di la' dal risultato definitivo, poiche' il disegno, quando usato come protogenesi di un'opera, anche nel caso di un'opera fotografica, trattiene l'idea nel suo prender forma, trattiene in se' il sogno impossibile, la memoria di un "esperimento" anche destinato a fallire.
L'artista, alieno dal dettato di nozioni quali ordine, limite, separazione, crea mondi, inventa il proprio universo illusorio e fantastico, sognato e idealizzato, lo disegna e lo concretizza: istintivamente le immagini transitano nella coscienza e nella memoria, e attraverso lo strumento del disegno, trasformate da esperienza interiore ad esperienza esteriore - una realta' sconosciuta che affiora dal proprio se', fisico e spirituale.
Il segno strutturato sollecita percezioni visive, sensazioni, insiste sul senso d'alterazione, di spostamento della realta', e' testimonianza di un atto creativo che va oltre il dato reale nell'intento di elaborare universi ulteriori in una sorta di fuga dal tempo, dallo spazio, dalla storia, dal mondo...
Gli artisti di "Disegnitudine. La quotidianita' dell'utopia" nella sezione dedicata sia agli emergenti che ai gia' interpreti della contemporaneita': Elena Arzuffi, Marco Baroncelli, Clara Brasca, Carmine Calvanese, Chiara Castagna, Davide Coltro, Arjen de Leeuw, Daniele Girardi, Ernesto Jannini, Dimitris Kozaris, Adriano Nardi, Elena Nemkova, Flaviano Poggi, Luisa Raffaelli, Francesco Totaro; nella sezione dedicata agli storici: Enrico Baj, Claudio Costa, Ken Friedman, Maurice Henry.
Immagine: Maurice Henry, Senza titolo 1972, olio su tela cm 54 x 64
VERNISSAGE: SABATO 10 DICEMBRE 2005
Galleria La Giarina Arte Contemporanea - Interrato dell'Acqua Morta 87 - 37129 Verona
Orario dal martedi' al sabato 15.30 - 19.30, mattino, lunedi' e festivi su appuntamento