Palazzo d'Accursio
Bologna
piazza Maggiore, 6
051 204640
WEB
L'Occhio di Ercole
dal 19/1/2001 al 18/2/2001
051 203040
WEB
Segnalato da

Francesca Puglisi




 
calendario eventi  :: 




19/1/2001

L'Occhio di Ercole

Palazzo d'Accursio, Bologna

La mostra nasce da un'intesa e dalla collaborazione di due artisti, provenienti da citta' entrambe designate come capitali della cultura per l'anno 2000: Bologna (Roberto Legnani) e Reykjavik (Marisa Arason). Nel lavoro di Legnani si coglie l'interesse per l'artista Francis Bacon. Legnani sfida l'idea di rappresentabilita' concentrandosi su tutto ciò che paradossalmente si dice ma non si vede e viceversa.


comunicato stampa

La mostra nasce da un'intesa e dalla collaborazione di due artisti, provenienti da città entrambe designate come capitali della cultura per l'anno 2000: Bologna (Roberto Legnani) e Reykjavik (Marisa Arason). Nel lavoro di Legnani si coglie l'interesse per l'artista Francis Bacon, che dell'urlo e della distorsione del corpo coglieva sulla tela il movimento, e l'attenzione per le indagini fotografiche d'inizio '900, tese a ricercare la percezione del movimento tradotto sulle due dimensioni dell'immagine fissa. Legnani sfida l'idea di rappresentabilità concentrandosi su tutto ciò che paradossalmente si dice ma non si vede e viceversa. Usa come veicolo d'immagine il corpo dell'atleta, del danzatore, dell'attore, scartando spietatamente ogni elemento ingombrante mentre fa emergere dalla camera oscura il gesto puro, colto solo nella sua essenza.
Marisa Arason ha racchiuso nei suoi lavori la voce e la presenza del mare, interiorizzando in tal modo la sua esperienza insulare. Le sue immagini cercano e trovano l'energia di farsi discorso mentre esprimono una sorta di orazione rivolta al mare, di cui le parole sono i segni della visibilità.


PRIMA DEL 2000
MASSIMO SCIACCA

Nato a Bologna nel 1965, dopo il diploma Massimo Sciacca si trasferisce per due anni a Londra dove frequenta un corso di comunicazione di massa e si avvicina alla fotografia documentaria. Di nuovo in Italia, collabora come free-lance per vari quotidiani e periodici nazionali ed esteri. Copre diversi avvenimenti: dai primi giorni di guerra nella ex Jugoslavia alla rivoluzione albanese. Nel 1993 si reca per la prima volta in Bosnia Herzegovina dove tornerà spesso, nei tre anni successivi, per documentare la vita dei giovani artisti sotto assedio. Realizza diversi reportage: l'assedio di Mostar, il conflitto in Kurdistan, i disordini in Albania del 1997 (ricevendo un premio dal World Press Photo contest di Amsterdam), l'insurrezione studentesca in Indonesia e la divisione di Cipro, la guerra in Kosovo e la crisi a Timor Est. Ha ricevuto il premio Fuji 1999 per il fotogiornalismo. Dal 1998 fa parte dello staff di fotografi dell'agenzia Contrasto.

"Questo progetto nasce da un'affermazione d'identità. Negli ultimi dieci anni ho scattato migliaia di fotografie all'interno dei cosiddetti centri sociali bolognesi, raccogliendo nel tempo degli "appunti visivi" su questo nuovo mondo in costante crescita culturale e artistica. Un mondo venuto alla luce dall'esigenza di aggregazione e di confronto da parte delle migliaia di studenti che ogni anno raggiungono Bologna, non solo per frequentare una determinata facoltà, ma anche e soprattutto per realizzare le loro idee creative nei più svariati campi culturali: dalla musica al teatro, dal cinema alla letteratura, alle arti visive in genere. Questi "spazi alternativi" sono stati, e sono tuttora, la culla di un fenomeno culturale inarrestabile, che ha generato artisti riconosciuti ed apprezzati a livello internazionale... sono spazi creati dal nulla, a volte occupati, altre volte concessi, per essere poi restaurati ...per un uso comune artistico. In questi dieci anni questi giovani studenti hanno dato vita ad uno dei movimenti culturali tra i più interessanti ed innovativi d'Europa, un laboratorio di idee sempre aperto, in continua evoluzione. Penso sia importante, con questo progetto, riconoscere il valore di tutte le opere che sono state (auto)prodotte in questa Bologna città di cultura. Alternativa... (M. Sciacca)


MOVEMENT, SOUND AND TIME
ROBERTO LEGNANI

Roberto Legnani è nato a Bologna nel 1963. Comincia a dedicarsi alla fotografia nel 1987, collaborando con un'agenzia fotografica bolognese facendo servizi giornalistici e sociali. Oltre ad essere fotografo di moda, è fotografo di scena per alcuni lungometraggi, tra cui Alta Marea di Lucien Segura. E' direttore della fotografia in Road Joke (lungometraggio) di Davide Rossi, La Vecchia Ballerina (video) e La Gente di Oz (lungometraggio) di Mohamed Zineddaine, Ai Confini della Realtà (cortometraggio) di Rafael Nunez e in alcuni spot pubblicitari.
Dal 1997, al seguito di compagnie teatrali e di danza, approfondisce uno studio fotografico personale sul corpo ed il movimento. Fra le sue esposizioni: Movimento in Immagine, Immagini in Movimento (Londra, Brixton) e Uno studio sul corpo in movimento (Bologna, Teatro San Martino)

Sala d'Ercole di Palazzo D'Accursio
Orario: martedì - domenica, ore 10 - 19
Chiuso lunedì


Bologna 2000 Ufficio Stampa, 8 Via Castiglione, 40124 Bologna Italia
Tel. +39 051 2912514 Fax +39 051 2912517

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