Villaggio Globale
Roma
via Monte Testaccio, 22 (ex-Mattatoio)
06 5757233 FAX 06 5757233

Traidentiti
dal 3/12/2005 al 3/12/2005

Segnalato da

Silvia Sbordoni




 
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3/12/2005

Traidentiti

Villaggio Globale, Roma

Rassegna di video arte. Le memorie del passato e del presente che si intrecciano e si incontrano nello sguardo di tredici video artisti. Ricerche che vanno dal documentario alla piu' intima espressione del proprio io, alla creazione di spazi del pensiero senza tempo. Nell'ambito del progetto 'Eta' Nomade' a cura di Giovanna Dalla Chiesa.


comunicato stampa

Rassegna di video arte

Video proiezioni, visioni che si susseguono nello spazio del Villaggio Globale, luogo di identita' molteplici. Le memorie del passato e del presente che si intrecciano e si incontrano nello sguardo di tredici video artisti. Ricerche che vanno dal documentario alla piu' intima espressione del proprio io, dall’ancestrale musicalita' dell’essere, alla creazione di spazi del pensiero senza tempo.

Nell’ambito del progetto “Eta' Nomade" a cura di Giovanna Dalla Chiesa:

“ L'antico Campo Boario di Roma, nel quartiere di Testaccio, luogo delle feste e dei principali commerci dell' Impero Romano, ospito' dalla fine dell' Ottocento il Mattatoio -opera dell'architetto emerito del Comune di Roma Gioacchino Hersoch - che abbandonata la sua veste di Macello degli animali nel 1975, divenne uno spazio libero di accoglienza per comunita' e soggetti autonomi di diversa etnia e provenienza ( Rom Kalderasha, Curdi, ed altri gruppi di immigrati).

La completa riqualificazione dell'area, prevista dal comune di Roma, da alcuni anni ne sta gradualmente trasformando l'assetto in una nuova Citta' delle Arti, di cui la Facolta' di Architettura della Terza Universita' e un' ala del Museo di Arte Contemporanea di Roma prima, la nuova ala dell' Accademia di Belle Arti ora, e ben presto la Citta' dell' Altra Economia - destinata ad incrementare gli aspetti dell'autopromozione sociale, del commercio e dell'assistenza solidale ed ecosolidale - costituiranno i nodi strategici: un polo culturale ricco e aggiornato, dove studio e cultura potranno convivere con il divertimento ed un nuovo approccio alle realta' politiche e sociali, che il problema della globalizzazione impone, ormai, ad un'idea di sviluppo davvero compatibile.

Nel passaggio dal momento teorico a quello pratico ed organizzativo, il progetto ha trovato nella sede in questione, appena terminati i primi lavori di restauro e non ancora iniziati quelli che porteranno alla costruzione della nuova ala dell' Accademia, il suo campo ideale di attuazione e, nella forma dello stage-evento, il modo piu' consono di dar vita ad una sorta di immenso cantiere all'aperto, dove il pubblico potra' incontrare direttamente i giovani artisti al lavoro, in una performance continuata, che contri-buira' ad arricchire di giorno in giorno il panorama delle opera esposte anche con incontri, dibattiti, proiezioni, letture teatrali e di poesia, danza, musica e performances.

Ciascun partecipante e' responsabilizzato anche nei confronti degli altri, in modo da eliminare ogni rendita di' posizione individuale. Per questo la concezione dell’ allestimento elimina qualsiasi barriera di spartizione, valorizzando la totalita' del suggestivo ambiente, dove da cielo a terra si collocano opere in simultaneo dialogo fra di loro, attraversando i confini delle diverse discipline. Ma anche gli incontri, i dibattiti, le attivita' seminariali che si svolgeranno al suo interno, svilupperanno quell’ ampiezza di sguardo che abbraccia insieme Filosofia, Antropologia, Psicologia, Scienze Sociali ed Economiche e Pensiero Scientifico coinvolgendo sulle tematiche principali che guidano il progetto - la teoria dell' Alterita' dei filosofo Emmanuel Le'vinas, e la teoria del Dono dell' antropologo Marcel Mauss - non solo lo spettatore abituale di fenomeni artistici, ma ogni persona interessata alla partecipazione, per avvicinarla ed introdurla ad un' idea di 'cittadinanza totale '.

Il dialogo che il progetto ha inteso stabilire anche con le comunita' limitrofe dei Curdi, dei Rom, dei Vetturini romani e del Centro Sociale ' Villaggio Globale ’, spingendolo sino alla collaborazione, e' l’ occasione per aprire un varco verso il futuro, segnalando la trasformazione urbana, sociale ed artistica, che questo transito comporta, la lenta migrazione non solo delle comunita', ma di ogni persona verso una nuova identita' che si specchi e si' alimenti consapevolmente nell' alterita'.

Un esteso banco di prova e di esperienze, non piu' solamente estetiche o artistiche, ma etiche e sociali, aperte al divenire della vita nel nuovo millennio ed all'intreccio di relazioni fra popoli ed etnie,e che questo progetto s'incarica ancor piu' di segnalare, tramandandone la memoria, le identita', le consuetudini ed il costume."

Gli artisti in mostra:
Luca Ingrassia - Sergio Maria Capilupi - Padiglionezero 20’
Vincenza Policardi - Spirit Music 3’
Mr.B.D. - The Mask
Missking - The side of the house that is in shadow 45’’ / Natural born snowman 1.54’’
Silvia Sbordoni - r M_oo 2.48’’
Fabio Giorgialberti - Spesso capita di dover scendere nel sottosuolo 1.08’’
Arianna Salati - Necessita'
Lia Mancuso - www.missurando.iti
Giulio Leonardi - Uno 5’
Giulio Leonardi - Elisa Catini - Due di 2 10’
Alessandra Casalena - Incidente/ Malattia

Domenica 4 dicembre 2005 alle ore 18,00

Villaggio Globale
via Monte Testaccio, 22 (ex-Mattatoio) - Roma

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