Passo Blu
Genova
vico Stella 24 rosso
320 0591361
WEB
2046 nessun luogo
dal 1/12/2005 al 29/1/2006

Segnalato da

Federica Barcellona




 
calendario eventi  :: 




1/12/2005

2046 nessun luogo

Passo Blu, Genova

Opere di 14 artisti contemporanei di diverse generazioni. Le installazioni, le fotografie e i video occupano la mostra presentando soluzioni scientifiche-sociali, futuristiche o ironiche, interattive o di design, realizzate nei materiali piu' vari.


comunicato stampa

Artisti:
Corrado Bonomi, Stefano Bortolin, Enrico T de Paris, Fazz, Massimo Festi, Piero Gilardi, Furniture of mind (Walter Vallini&Vittorio Valente), Gaia Intaglietta, Pierpaolo Koss, Grazia Mazzarello, Paolo L. Parisi, Patrizia Prisco, Joey Reboredo, Vittorio Valente

...Eppure pensavo di essere sveglio

2046 una data, un tempo, una meta, una memoria, per qualcuno uno spazio reale, per altri mentale, e probabilmente per certi il nulla. Un luogo vissuto di un futuro -non troppo lontano- ospita ricordi immaginati.
Una location che fa pensare ad un film di fantascienza, ma neanche troppo distante da quella che potrebbe diventare la casa di un futuro prossimo, fa da sfondo alle opere di 14 artisti.

Le installazioni occupano una parte importante della mostra presentando soluzioni scientifiche-sociali, come "genesi #080105" e "laboratory #240604" di Enrico T. De Paris, colorate evocazioni 1; o interattive come "star game" in acciaio e vetro di Pierpaolo Koss con la quale lo spettatore potra' cimentarsi nello sperimentare nuove rotte delle costellazioni.
Concettuali e ironiche le piante di Corrado Bonomi "il fagiolo magico" e "battista" esprimono oltre all’evoluzione dell’innaturale, la capacita' di svilupparsi e mimetizzarsi nella giungla della crescita cyborg dove anche le "zucchine" di Piero Gilardi si ritagliano uno spazio come a voler dare un segnale di vita. Cibi-fotogramma sintesi della loro stessa immagine sono proposti dalla fotografa Patrizia Prisco in "conserva", una foto-installazione dove e' proprio l’organico, paradossalmente, a farsi custode di se'.
Oggetti design, sempre al confine con la scienza, sono le opere funzionali di Vittorio Valente "contenitore di corpi" (sedia in silicone colorato) e quelle realizzate in collaborazione con Walter Vallini "furniture of mind" (lampade e poltrona) nelle quali osservando attentamente e' possibile riconoscere le forme nascoste che abitano la vita.
Centrale torna l’essere umano in "francia'' di Paolo L. Parisi: un ironico utilizzo dei colori della bandiera francese per tre teste che denunciano la necessita' di cambiare velocemente soprattutto per mostrare agli altri un’identita' sempre piu' tendente al conformismo. Identita' che sembra disintegrarsi nel volto tracciato dalla pittura mediale su plexiglas di Massimo Festi "annia tempus fugit".
Marcano una certa confusione temporale gli orologi di Fazz "bubbles time" che anziche' scandire il tempo riflettono il disordine dato dalla mancanza di memoria che caratterizza la nostra epoca.
E guardando molto piu' in la' nel tempo, Gaia Intaglietta immagina una procreazione digitale come unica possibilita' del futuro: "digital embrace" video-installazione di 3 mn proiettata sulle lenzuola bianche di un letto disfatto come un pallido riflesso di due sagome in amore trasformate in schede madri.
Grazia Mazzarello in "hongkong notte" cattura e retroillumina immagini rivelatrici degli aspetti nascosti della frequenza della luce.
In "medusa" di Stefano Bortolin i serpenti escono dalla tela creando una prospettiva tridimensionale e temporale del quadro. E Joey Reboredo con "miles' space ship" traccia l’unica possibilita' di fuga.

passo blu spazio d'arte di avanguardia
vico Stella 24 R 16123 Genova

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