Milleritrattintrentametriquadri. Da Guttuso a Sofia Loren fino a quello recentissimo di Nikita Mikhalkov. Le immagini fotografiche sono distribuite su 28 pannelli in una originale modalita' tematica: primi piani, la sciarpa rossa, qualcosa di rosso, ritratti in nero con oggetto, ritratti a luce calda, i 'tarocchi', l'alfabeto dei francesi a Roma, insieme a loro, ritratti in esterno e 36 immagini dedicate a Troisi.
Se e' vero che bisogna diffidare da chi ti parla senza guardarti negli occhi e' altrettanto vero che Pino Settanni questo pericolo non lo corre. Da quasi quarant’anni, da quando giovanissimo ha iniziato la sua carriera di fotografo, non ha fatto altro che incrociare il suo sguardo con quello dei personaggi che ha ritratto. E non solo attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica perche' chiunque incontri Pino Settanni ha l’impressione di sentirsi scrutare con molta attenzione ed altrettanta simpatia. E’ da sempre il modo di guardare degli artisti che hanno saputo fissare sulla tela o sulla pellicola non l’immagine di una persona ma la sua personalita', il modo in cui si confronta con il mondo e con gli altri.
I ritratti esposti nella Galleria del Cortile, ritratti che coprono un arco di circa vent’anni (1984-2005) da Guttuso a Sofia Loren fino a quello recentissimo di Nikita Mikhalkov, sono soltanto una parte degli innumerevoli ritratti che Pino Settanni ha eseguito. Sono ritratti di personaggi famosi del mondo dell’arte, dello spettacolo e della cultura ma anche di persone “comuni" che lo hanno incuriosito proprio perche' di comune avevano ben poco. Ciascuno di questi ritratti rivela la straordinaria capacita' del loro autore di osservare non le persone ma dentro le persone e di rappresentarne, quasi con amore, non solo i tratti esteriori ma quelli piu' intimi e veri.
Le immagini sono distribuite su 28 pannelli in una originale modalita' tematica: primi piani, la sciarpa rossa, qualcosa di rosso, ritratti in nero con oggetto, ritratti a luce calda, i “tarocchi", l’alfabeto dei francesi a Roma, insieme a loro, ritratti in esterno e 36 immagini dedicate a Troisi. Molti personaggi sono riuniti in un unico pannello esclusivamente per le analogie - una sciarpa rossa ad esempio - che li accomunano nei ritratti. “E’ una maniera - dice Pino Settanni - di fare incontrare persone, a volte molto diverse tra loro, persone che forse non si sarebbero mai incontrate, unite cosi' insieme da un inconsapevole legame".
La mostra e' accompagnata dal catalogo “Mille ritratti" con la presentazione di Lina Wertmuller Job edito dalla Del Gallo Editore - Spoleto
Galleria del Cortile e Archivio Sante Monachesi
Via del Babuino 51 00187 Roma
Orario: dal lunedi' al venerdi' dalle 15.30 alle 19.30. Sabato per appuntamento.